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Una legge di contrasto “all’omolesbobitransfobia"

Conferenza Stampa per la calendarizzazione del "PdL Nanni", contro discriminazioni e comportamenti lesivi

09 Maggio 2022

Una legge di contrasto “all’omolesbobitransfobia"

Conferenza Stampa - Martedì 10 maggio ore 13.00, Sala Stampa "Giorno della Memoria" - via Fabio Filzi 22, Milano

Simone Verni, Consigliere Regionale M5S e Michele Usuelli, Consigliere Regionale +Europa/Radicali, convocano la conferenza stampa per annunciare la calendarizzazione della PDL 109 - “Norme contro la discriminazione determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere", a prima firma Simone Verni.

Saranno presenti: 
Davide Podavini: Presidente e Coordinatore di Coming-Aut LGBTI+ Community Center
Antonia Monopoli: Responsabile Sportello Trans Ala Milano Onlus
Gabriele Piazzoni: Segretario generale Arcigay

Quasi 10 mila firme

Pochi minuti prima della conferenza stampa, saranno consegnate al Presidente del Consiglio, Alessandro Fermi, esattamente durante la pausa della seduta d'Aula, 10 scatole contenenti quasi 10 mila firme, raccolte in questi mesi grazie alla petizione sul sito di All Out a sostegno del PDL 109.

Partecipano le associazioni che hanno sostenuto il progetto di legge e il mondo LGBTQI+

I fenomeni omolesbobitransfobici

Come già era avvenuto per la proposta di legge Zan, lo scopo è la prevenzione dei fenomeni omolesbobitransfobici, tramite una serie di proposte attive che educhino e sensibilizzino al rispetto verso tutte e tutti. 

Un’indagine condotta nel 2019 dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) mostra che l’Italia è un contesto dove il 62% delle persone LGBTI dice di evitare di mostrare in pubblico la propria affettività e il 30% di evitare spesso o sempre di
frequentare alcuni luoghi per paura di subire aggressioni.
Quasi una persona LGBTI su 2 dichiara di essersi sentita discriminata in diverse situazioni (nei luoghi pubblici, il 22%, e subito dopo a scuola e in università, il 19%).
Restando nel contesto italiano, sempre dall’indagine ISTAT, è possibile rilevare che "il 40,3% degli omosessuali/bisessuali ha dichiarato di essere stato discriminato nel corso della vita, almeno in un ambito tra quelli considerati, e cioè mentre era a scuola/università".  

Nel corso di un’inchiesta approfondita, il giornalista Simone Alliva ha raccolto testimonianze delle forme che questi vissuti prendono nelle esperienze delle persone LGBTI+ in Italia. La discriminazione si è espressa nel 24% dei casi a scuola o
all’università, nel 29,5% nel corso di una ricerca di lavoro, nel 22,1% sul lavoro; le percentuali relative agli eterosessuali sono, rispettivamente, pari a 14,2%, 31,3% e 12,7%.

I diritti fondamentali

Tra le persone LGBTI che hanno partecipato all’indagine dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali nel 2019, il 37% dichiara di essersi sentito discriminato in diverse situazioni (in particolar modo nei luoghi pubblici, il 22%). Considerando i dati per gruppo, vediamo che il 39% delle lesbiche e il 32% dei gay si è sentito discriminato, mentre tra le persone trans il 55% dichiara di aver subito una discriminazione. La categoria che più dichiara di aver subito una discriminazione è quella delle persone intersex con il 59%.
Facendo una ricerca nel database dell’indagine della FRA (disponibile online) appare che le persone LGBTI+ di età compresa tra i 15 e i 24 anni sono quelle che più evidenziano il fenomeno.
Per quanto riguarda l’Italia, il 32% delle persone LGBTI che hanno risposto all’indagine (in totale hanno risposto 9781 persone dall’Italia) dichiara di aver subito molestie per il loro orientamento sessuale, la loro identità di genere o la loro espressione di genere. Tra le lesbiche la percentuale sale al 41%, mentre per le persone trans al 48% (al 42% per le persone intersex e al 38% per i gay).
Questi dati suggeriscono che l’Italia è un contesto in cui lo spazio pubblico, la scuola, ma anche il luogo di lavoro, sono percepiti dalle persone LGBTI come luoghi potenzialmente pericolosi, che affrontano nascondendo la propria identità o addirittura evitando di uscire di casa, evitando alcune situazioni, alcune persone, e con un sentimento negativo nei confronti della scuola.

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