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Sostenibilità, Agos presenta la prima edizione della ricerca sulle abitudini green degli italiani realizzata con Eumetra

"Agos Insights. I nuovi consumi sostenibili", la ricerca realizzata con Eumetra e destinata a diventare un appuntamento annuale per monitorare le abitudini delle famiglie sul fronte green a supporto della transizione ecologica

12 Gennaio 2023

Agos, presentata la prima edizione della ricerca sulle abitudini green degli italiani realizzata con Eumetra

Gli italiani sono sempre più attenti alla sostenibilità e alle tematiche ad essa collegate ma, spesso, è ancora difficile metterla in pratica con azioni concrete. Ecco quello che emerge dalla prima edizione della ricerca "Agos Insights. I nuovi consumi sostenibili", realizzata in collaborazione con Eumetra e destinata a diventare un appuntamento annuale per monitorare le abitudini delle famiglie sul fronte green con l'obiettivo di offrire risposte adatte a supportare la transizione in chiave sostenibile.

Del resto Agos, società leader nel credito al consumo partecipata per il 61% dal Gruppo Crédit Agricole attraverso Crédit Agricole Consumer Finance e per il 39% da Banco BPM, fa della sostenibilità espressa dai valori di "green e prossimità" un punto fondante della propria strategia.

La sostenibilità si concretizza per Agos nell'impegno di accompagnare clienti e partner verso la transizione energetica e di ridurre le proprie emissioni di CO2; di essere vicina ai clienti come punto di riferimento e supporto costante; di promuovere progetti di formazione e crescita dei propri dipendenti, valorizzando le diversità e favorendo l'inclusione, nonché di realizzare iniziative a favore della collettività, come il progetto Parchi Agos Green&Smart, che si propone di rigenerare spazi verdi urbani per restituirli alla comunità.

Un impegno quello per il green che Agos condivide con la propria capogruppo Crédit Agricole Consumer Finance, intenzionata a diventare un punto di riferimento europeo per la transizione ecologica e le tematiche sostenibili, cosi come tutte le altre società di Crédit Agricole in Italia.

Ecco dunque che dalla prima edizione di questo Osservatorio, lanciato non a caso in un periodo in cui i consumi sono impattati dai rincari sul fronte energetico, emerge come l'attenzione alla sostenibilità sia si un tema attuale e sentito (lo indica in media il 90% degli intervistati), ma non sempre attuabile nel quotidiano.

"In un contesto in continuo cambiamento, Agos porta estrema attenzione alle nuove tendenze di consumo, per essere sempre in grado di formire strumenti adeguati ai consumatori e rispondere alle esigenze di clienti ed aziende partner. La conoscenza approfondita del mercato, dei trend in atto e delle sue evoluzioni di medio-lungo periodo, con particolare sensibilità al tema della sostenibilità è perciò fondamentale per la nostra azienda - afferma François Edouard Drion, Managing Director & Ceo di Agos. "Con il progetto Agos Insights, la prima Survey annuale sul mondo dei consumatori, sviluppata in collaborazione con Eumetra MR, vogliamo analizzare le novità e le prospettive future sui nuovi consumi, e offrire un'analisi approfondendo i principali temi di interesse comune tra cui lo sviluppo dell'economia circolare e del riciclo, il ruolo del singolo nella costruzione di un futuro sostenibile e quello dell'evoluzione tecnologica nelle scelte di sostenibilità dei consumatori stessi."

François Edouard Drion, Agos: "Green, nel 2022 € 300 mln di provvigioni. Puntiamo su mobilità e household equipment"

VIDEO - François Edouard Drion, Agos: "Green, nel 2022 € 300 mln di provvigioni. Puntiamo su mobilità e household equipment"

François Edouard Drion, Managing Director & Ceo Agos, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia

"Per noi è un momento importante perché Agos, con i suoi 3 milioni di clienti in Italia, ritiene fondamentale capire in profondità la domanda dei clienti e la domanda nel futuro. Questa ricerca costituisce un investimento per migliorare la nostra conoscenza della domanda dei clienti in Italia. 

"Abbiamo un'offerta green molto importante, con 300 milioni di euro di provvigioni nel 2022, vogliamo migliorare la nostra offerta sulla mobilità green e sulla parte casa, household equipment. Stiamo lavorando su un'offerta dedicata. 

"Dal 2023 ci aspettiamo di implementare l'offerta green. La nostra ambizione è diventare leader nella finanza green; siamo pronti sulla parte mobilità e anche sulla parte casa. Il 2023 sarà un motore della crescita di Agos".

Ludovico Mannheimer, Eumetra: "Sostenibilità, attenzione teorica ma non concreta. Servono aiuti da istituzioni e imprese"

VIDEO - Ludovico Mannheimer, Eumetra: "Sostenibilità, attenzione teorica ma non concreta. Servono aiuti da istituzioni e imprese"

Ludovico Mannheimer, Senior Market & Digital Researcher in Eumetra, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia

"Quello che emerge è che c'è una forte attenzione dichiarata alla sostenibilità, più del 70% degli italiani dice di essere interessato, ma quando si passa alla concretezza si scende, per difficoltà economiche, per la fatica a cambiare abitudini. Un tema molto sentito nella teoria, ma nella realizzazione concreta più faticoso.

I giovani agiscono molto di più, pur dichiarando di essere meno sensibili, probabilmente perché molti concetti li hanno già introiettati. 

Bisognerebbe riuscire a comunicare meglio e ad avvicinarci e rendere facile l'essere sostenibili. 

"Servirebbe un aiuto da parte di aziende e istituzioni per non ostacolare i comportamenti sostenibili. Cambiare abitudini faticoso e servirebbe una mano da parte del sistema produttivo e istituzionale".

Jean Marie Malherbe, Agos: "Sostenibilità, puntiamo a essere B-Corp nel 2023"

VIDEO - Jean Marie Malherbe, Agos: "Sostenibilità, puntiamo a essere B-Corp nel 2023"

Jean Marie Malherbe, Co-General Manager di Agos e Direttore Trasformazione e Sviluppo, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

"Sulla tematica della sostenibilità abbiamo deciso di integrare nel nostro piano a medio termine un pilastro che sia chiama "sostenibilità" per fare azioni concrete di trasformazione dell'azienda per essere sempre più sostenibile. La certificazione B-Corp, che è un progetto per Agos 2023, un elemento molto importante di trasformazione, che impegna tutti i dipendenti: 50 collaboratori oggi lavorano. Ma la certificazione non è una finalità ma è il primo passo per creare un'azienda diversa, un pilastro che dobbiamo pensare in tutte le parti dell'azienda a tutti i livelli. Un impegno collettivo. Oggi abbiamo deciso di intraprendere questa strada: se domani vogliamo vivere una società sostenibile, lavorando con tutti gli attori che condividono la nostra visione del mondo di domani.

"Investiamo alcuni milioni, ma non sono un costo, sono davvero un investimento, da cui ci aspettiamo tanti vantaggi economici e sociali. Un investimento necessario".

  

I comportamenti degli italiani e l'unicorno della GenZ

La transizione energetica è più facile all'interno delle proprie abitazioni: il 71% dichiara di aver modificato i propri comportamenti in casa e ben il 69% ha adattato le proprie abitudini ai fini di un maggior risparmio energetico, anche perché -in questo caso- la sostenibilità è collegata al tema della riduzione delle spese, oltre che al minor impatto ambientale, entrambi aspetti considerati rilevanti.

Gli italiani sembrano infatti essere molto interessati alle potenzialità di un miglioramento della classe energetica di casa (90%) e degli elettrodomestici (94%).

Eppure, se la grandissima maggioranza conosce la classificazione energetica con le lettere dalla A alla G (84%): non sono altrettanti quelli che si rendono conto dell'impatto dell'utilizzo degli elettrodomestici in bolletta (solo il 38% ne è consapevole) e che sono a conoscenza della classe energetica del proprio immobile (51%).

Proprio per questo emerge una forte richiesta di consulenza da parte delle aziende e dei rivenditori che dovrebbero aiutare a districarsi nel dedalo delle differenze e far capire meglio i vantaggi di una soluzione green (esigenza espressa dall'82%).

Se, tuttavia, l'impegno per modificare le proprie abitudini di comportamento e consumo in casa è diffuso sembra invece più difficile modificare il proprio quotidiano sul versante della mobilità: solo il 15% dichiara di aver individuato soluzioni più green per spostarsi. Un po' di più - il 31% - l'ha fatto nell'ambito dei propri acquisti

Uno dei freni alla modifica delle abitudini è rappresentato dal fatto che comportarsi in modo autenticamente sostenibile ha spesso un costo significativo.

Le generazioni oggi più in difficoltà sono quelle di mezzo - dai 30 ai 50 anni - alle prese con spese per la casa e per i figli, e stipendi che non sempre consentono di seguire i comportamenti più virtuosi.

Apparentemente contradditoria sembra essere la Generazione Z che, a parole, non dà particolare importanza al tema ma che risulta essere la più attiva nel cercare di comportarsi in modo rispettoso, anche quando questo costa qualcosa di più (l'86% pagherebbe di più per un prodotto sostenibile, contro il 73% di media): inutile e superfluo per i giovani ribadire l'importanza del tema, ormai già profondamente interiorizzata, ma più importante agire concretamente.

L'economia circolare emerge come modo per essere sostenibili, apprezzata dal 78% degli italiani e utilizzata quasi dalla stessa percentuale (77%), in particolare dai più giovani, che la considerano ormai una modalità di acquisto al pari delle altre.

Gli italiani: idealisti, concreti, impossibilitati e indolenti

A seguito dell'analisi, si delineano 4 grandi tipologie di italiani, con diversi atteggiamenti verso la sostenibilità in base soprattutto al grado di attenzione e di importanza attribuita al tema e alle risorse economiche a disposizione della famiglia:

Il gruppo degli Idealisti (31%) è caratterizzato da un'età giovane - è il più diffuso tra la generazione Z - e da risorse economiche a disposizione, spesso determinate dalle poche spese da affrontare. Sono i più orientati verso i temi della sostenibilità, quelli che li ritengono più importanti e che più ci stanno attenti nei comportamenti di tutti i giomi.

I Concreti sono il gruppo più numeroso (32%), prevalentemente femminile. Composto principalmente da persone delle età di mezzo - dai 35 ai 55 - si trova ad avere a che fare con spese e impegni quotidiani che spesso non permettono di attuare comportamenti sostenibili quanto si vorrebbe.

Avendo infatti figli a carico e/o genitori anziani hanno diverse spese che, pur di fronte ad un reddito buono. non permettono di affrontare i costi di molti prodotti sostenibili.

Gli Impossibilitati (21%) sono un gruppo principalmente maschile e con titoli di studio più bassi. Fanno spesso lavori operai e hanno maggiori difficoltà nel fronteggiare le spese mensili (es. bollette): in questo quadro non stupisce che la sostenibilità sia ritenuta un tema secondario. Hanno si qualche comportamento green, ma più collegato al tema della riduzione delle spese. Sono di certo i meno propensi a spendere qualcosa di più per prodotti o servizi sostenibili.

Gli Indolenti (16%) sono un altro gruppo a prevalenza maschile, come i concreti composto da molte famiglie, spesso con un buon grado di istruzione. Sta bene economicamente e ritiene importante il tema della sostenibilità, ma ha poca voglia (e forse tempo) di impegnarsi in prima persona.

Sono infatti più che disponibili a spendere di più e a utilizzare le proprie risorse per iniziative a favore della sostenibilità, ma non a cambiare i propri comportamenti.

Drion: "Vogliamo essere una fonte attendibile, comunicando i dati e approfondendo le evidenze registrate"

François Edouard Drion, Managing Director & Ceo Agos, nell'introdurre la ricerca, ha dichiarato: "Sono 35 anni che Agos lavora per seguire le tendenze di consumo e fornire strumenti adeguati alle esigenze dei consumatori di ogni ordine e grado. Lo fa con passione, attenzione, spirito di prossimità e collaborazione sia con le aziende partner sia con i clienti finali. Per questo la conoscenza del mercato, dei trend in atto e delle evoluzioni di medio e lungo periodo che interessano gli utenti ultimi del nostro lavoro, ovvero i consumatori, sono sempre state e restano fondamentali.

Lo sono ancora di più oggi, in un'era in cui siamo bersagliati da informazioni di ogni tipo, in un mondo iperconnesso dove distinguere la qualità dei dati che arrivano è sempre più difficile".

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