24 Novembre 2025
Il cosiddetto Cartello dei Soli (Cartel de los Soles), gruppo di criminali narcotrafficanti considerato dagli Stati Uniti tra i principali responsabili del traffico illecito di droga, e "associato" al leader Nicolás Maduro, diventa oggi un'"Organizzazione Terroristica Straniera" (FTO).
A designarla come tale è il Dipartimento di Stato Usa, che già in un comunicato stampa datato 16 novembre, informava come a diventare "Organizzazione Terroristica" sarebbe stato proprio il Cartello dei Soli, "guidato da Maduro e da altri alti funzionari del regime illegittimo (...), che hanno corrotto l'esercito, l'intelligence, il parlamento e la magistratura venezuelana". La mossa dell'establishment trumpiano rappresenta l'ennesima tappa di un'escalation che non accenna a smorzarsi. Anzi, la mossa di oggi è particolarmente significativa non solo perché Maduro, oltre che essere leader di un "regime dittatoriale corrotto" - come lo dichiarano gli Usa da tempo - diventa un "capo terrorista". Ma perché questa mossa, nelle intenzioni statunitensi, giustificherebbe legalmente attacchi mirati all'interno dello Stato.
Il Cartel de los Soles si aggiunge così alla lista delle Organizzazioni messe al bando insieme al Tren de Aragua e al Cartel de Sinaloa, tutte "responsabili - continua il Segretario di Stato Marco Rubio - della violenza terroristica in tutto il nostro emisfero, nonché del traffico di droga verso Usa ed Europa". Secondo quanto confermato dallo stesso numero uno del Pentagono, Pete Hegseth, a One America News, la nuova designazione permetterebbe ora "un sacco di nuove opzioni negli Stati Uniti". Anche Trump, alla domanda se la mossa consente ora attacchi mirati contro beni e infrastrutture, ha risposto affermativamente: "Ci consente di farlo, ma non abbiamo detto che lo faremo". Maduro però nega qualsiasi coinvolgimento nella neo organizzazione terroristica.
Secondo alcuni esperti però, la mossa Usa - che Rubio definisce giustificata sulla base di una "sufficiente base fattuale" ("sufficient factual basis") e di "circostanza rilevanti" - non sarebbe totalmente legittima. Lo stesso governo chavista ha definito oggi la decisione come "ridicola invenzione" e "infame e vile menzogna", volta a "giustificare un intervento illegittimo e illegale (...) secondo il classico schema statunitense di cambio di regime". Secondo alcuni analisti, la strategia Usa potrebbe far precipitare il Venezuela in una crisi generalizzata, anche economica, dal momento che (per paura di riverberi con Washington) molti attori internazionali potrebbero decidere di smettere di operare nel Paese. "È la DEA(Drug Enforcement Administration) che agisce contro il gruppo di narcotrafficanti. Tuttavia, se si tratta di un gruppo terroristico, possono intervenire sia il Dipartimento del Tesoro, bloccando i beni negli Stati Uniti o in paesi terzi, sia il Pentagono" commenta l'analista Carlos Verissimo Storace.
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