Sabato, 13 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Napoli, un week particolare fra Storia e Arte. Ma i turisti sono come la vacche sacre. Se ne vedono pochi

06 Aprile 2025

 Aspettando le dimissioni del ministro del turismo Santanché, apprezzando invece il beau geste di Fulvio Martusciello che rinuncia alla candidatura per le elezioni regionali in Campania per un inciampo giudiziario di una sua assistente: "Preservo il Partito dagli attacchi”. Un gesto di coerenza e di onestà morale non é da tutti. Napoli dove si spara alla giostra per i bambini, Napoli e la mala movida, da turismo basso spendente da cuoppi fritti, la Grande Cultura ci salva e ci educa. 
Europa Incanto (che diventa anche InCanto) con "OPERA4ALL", promosso dal Teatro San Carlo di Napoli e l’ISISS Magarotto di Roma. “Educare Insieme”, contrastare la povertà educativa e dare il sostegno con attività culturali dal teatro alle arti visive per l’inclusione sociale delle giovanissime generazioni. Uno dei principi della Magna Grecia era la kalokagathìa  che deriva dalle parole Kalos Kai agathos, ovvero “bello” e “buono”. La bellezza può vincere sul degrado. E Arte & Cultura diventano leve di cambiamento per chi vive in aree di disagio economico e sociale.
Yage You, occhietti a mandorla della Mongolia, di origine aristocratica, vive e lavora tra Shanghai e Londra, debutta al ex Lanificio. Antica struttura borbonica con tanto di ciminiera dalla quale Luigi Solito, sempre attento ai nuovi talenti e al recupero degli spazi in disuso, ha ricavato la sua galleria, una White Cube, non londinese, ma napoletana in Piazza Enrico De Nicola, 46. Curata dal belga Vincent Vanden Bogaard, “Dissolving Boundaries” ( questo il titolo della mostra) si ispira a al Nidana, termine sanscrito, associato alla filosofia buddista della rinascita. La serie Skeleton nelle tonalità del blu, viola, giallo, addolcita da elementi floreali, é per Yage un mettersi a nudo, andare oltre la fragilità della carne. Un’orchidea fiorisce mentre un corpo che si dissolve si trasforma in ossa. Le pitture a olio riecheggiano un po’ il manierismo alla Toulose Lautrec della Bélle Epoque. 
Il mondo di Laura ( Trisorio) é cominciato quando i genitori, collezionisti,  Pasquale e Lucia, aprirono la loro galleria. da subito, punto di riferimento e di confronto internazionale per l’arte contemporanea, assieme alla Modern Art Agency allo Studio Morra, alla galleria Lia Rumma, alla galleria. Tanta magnifica gente al Vernissage di “Continental Drift” bla Richard Nonas  recentemente scomparso. L’antropologo americano ( studiando anche i nativi)  che si fece artista. Un po’ artista di due mondi, apprezzatissimo da noi,  con lui geometrie sovrapposizione di legno e acciaio nella loro essenzialità  diventano iconici. Il “poeta” della materia: “L’antropologia mi ha dato il dono del dubbio permanente. La scultura mi ha obbligato a usarlo”, era il suo mantra. ( Assolutamente da vedere fino al 10 maggio).
Cristina Ascarelli, napoletana, autodidatta, ha chiuso con la Bélle Epoque dei Vesuvi. Lei aveva cominciato 20 anni, glieli hanno copiati tutti. Non ci rinuncia del tutto e li dipinge sull’ampia gonna della sirena che con una pennellata di colore si fa arciera e si proietta in un’altra dimensione. La mostra Across ( fusione di due linguaggi, fotografia e pittura)  di Cristina con Fabio Grimaldi ( a cura di Melania Fusaro e Ada Ferrandes) alla Galleria Spazio 57 di via Chiatamone è un continuo Wonder di naif pop e surrealismo.
Daniel Knorr, nato a Bucarest ma vive a Berlino ( non imparentato con la famiglia del famoso dado da brodo) alla  Galleria Fonti ( Via Chiaia 229) è di casa. E’ la quinta volta che espone qui. Questa volta é venuto con Minimal Change ( un’esortazione rivolta a tutti) e sostituisce il pennello con la fiamma ossidrica: ossida, accartoccia lastre di metallo e denuncia l’impoverimento delle risorse naturali Le sue opere sono sempre un buon nutrimento per chi la guarda. Come i solchi lasciati dai ghiacciai in ritirata per il surriscaldamento globale che lui riempie ( i calchi ovviamente ) di resina colorata. Come il  pupazzo di neve composto da rocce vulcaniche...
 
Januaria Piromallo é autrice di “Napoli, ti Odio!… Sveglia, ci prendono per il culo” . Illustrazioni di Kamalei von Meister

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x