15 Febbraio 2023
Il Salone del Mobile 2023, punto di riferimento internazionale per il settore dell’arredo e del progetto, torna dal 18 al 23 aprile, presso Fiera Milano Rho.
La 61a edizione è stata presentata oggi alla stampa al Teatro Parenti di Milano, con l’intento di riportare il “bello” e il “ben fatto” su un palcoscenico di importanza internazionale puntando anche su una nuova tassonomia dell’evento fieristico.
Tre le importanti novità di questa edizione: l’unico livello espositivo, con gli espositori dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) ricollocati in quelli inferiori per semplificare, migliorare e valorizzare la fruizione e l’esperienza di visita; il nuovo layout di Euroluce, che, da stand-centrico, riporterà l’uomo e la fruizione della Manifestazione al centro, grazie a un percorso ad anello, smart, iper-fruibile e meglio connesso; la componente culturale, sarà integrata negli spazi della biennale della luce attraverso contenuti interdisciplinari ed esperienziali, che spazieranno dall’architettura all’arte con mostre, talk, workshop, installazioni site-specific.
La Presidente Maria Porro ha sottolineato: “La pandemia ha cambiato in modo radicale il modo di vivere i granì eventi e il cambiamento non poteva rimanere inascoltato. Noi abbiamo la nostra forza nell’essere in presenza e globale, abbiamo pensato di rilanciare sulla proposta espositiva rilanciando in attacco e cercando di dare più valore al centro del salone, essere una piattaforma di trade che accelera il business. Vogliamo dare più visibilità alle aziende".
Luca Palermo, AD di Fiera Milano ha sottolineato: “Sono certo che saranno numeri importanti, numeri che probabilmente ci riporteranno a livelli pre-Covid, perché è quello che sta succedendo ed è quello che noi stiamo osservando dal nostro osservatorio fieristico ormai negli ultimi mesi: tutte le fiere che hanno qualcosa da raccontare stanno riportando al centro e stanno ritornando ai vecchi numeri e sono certo che anche il Salone sarà in grado di portare tutto questo nel mese di aprile, che è il mese, da sempre, per antonomasia del Salone”.
Stefano Boeri, Presidente Triennale Milano, in occasione della conferenza stampa di presentazione del Salone del Mobile.Milano 2023:
“Tutte le idee presentate dimostrano come Il Salone abbia ormai introiettato una dimensione culturale e non solo espositivo commerciale, del resto il design ha queste tre anime insieme. Un bel segno per Milano e per il mondo del design internazionale. Sul ritorno del pubblico cinese: “E’ mancata tanto questa presenza, non dimentichiamoci che è uno dei mercati più importanti. Si tratta di una ripartenza vera e sostanziale”
Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura, ha rilasciato in occasione della 61esima edizione de Il Salone del Mobile.Milano, a Il Giornale d'Italia:
"Ci aspettiamo sempre molta attività e vita culturale della città, che s’innesta in questo momento industriale della città, storico è il salone e il suo rapporto con il fuori salone che verrà presentato a giorni, è un po’ la madre di tutta questa serie di incontri e momenti che alternano il mondo del business e delle fiere ai momenti culturali diffusi nella città di Milano.
Quello che è stato presentato è un palinsesto di grandissima qualità che prevede mostre e attività culturali, protagonisti del mondo dell’architettura e dell’arte contemporanea che si ritrovano intorno a una delle fiere principali del nostro paese. Credo che si respirerà un’aria di definitiva ripresa da quello che abbiamo ascoltato oggi al teatro Parenti, perché abbiamo modo di ospitare non solo i nostri grandi talenti, le nostre grandi imprese italiane, ma anche di poter accogliere finalmente il ritorno della grande industria internazionale, orientale, occidentale ed europea che sta tornando al Salone del Mobile."
Le Manifestazioni del 2023 raduneranno, complessivamente, 1.962 espositori, di cui oltre 550 giovani talenti under 35 e 27 scuole di design. Il Salone creerà mondi − il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce, il SaloneSatellite −, ne gestirà le regole – distribuzione e layout su un unico livello, percorsi estetici e culturali, spazi esperienziali e aree di sosta e riposo conferenze, workshop verticali, mostre
tematiche, bookshop, installazioni site specific – per dare ai visitatori la possibilità di un’esplorazione appassionante, soggettiva, memorabile, la sola in grado di creare connessioni (anche di business) di lungo periodo.
Quella di aprile, sarà l’edizione della biennale della luce (Euroluce, padiglioni 9-11 e 13-15), giunta al suo 31° appuntamento, che si rinnoverà nel layout espositivo, ripensato dallo studio Lombardini per garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni, semplificare il percorso di visita − che diventa ad anello irregolare e prende ispirazione dai percorsi stradali dei tradizionali borghi italiani − e, contemporaneamente, aumentare la visibilità degli espositori, assicurando a ognuno uno spazio adeguato. “The city of Lights”, sarà il concept e il fil rouge tematico della biennale.
Potenza di immaginario e concretezza di visione caratterizzeranno il contenuto culturale interdisciplinare curato da Beppe Finessi, che farà di Euroluce un felice laboratorio di emozioni e sapere. Grazie all’intervento preciso e intelligente di Formafantasma, il cuore della biennale sarà Aurore, una grande piazza e arena per esperienze immersive e riflessive e luogo dedicato a diversi talk. Dello studio anche il progetto di dodici Costellazioni, intermezzi architettonici che ospiteranno esposizioni nell’esposizione a cura di Finessi lungo l’intero percorso espositivo.
Massimo Curzi curerà e allestirà la personale di Hélène Binet, una delle autrici più significative della fotografia contemporanea, mostrando, attraverso una selezione originale di immagini, come il suo lavoro indaghi la relazione tra luce naturale e architettura. Di Martina Sanzarello sarà la cura e l’allestimento mostra che rende omaggio alla classica lampadina a incandescenza: una storia contemporanea, tra arte e design, costruita come una sequenza di lampadine che dal suo primario e pragmatico uso si trasformano in oggetti spiazzanti e piccole installazioni sperimentali. A cura di Matteo Pirola una carrellata di “stelle artificiali”: gli apparecchi luminosi che i “designer-astronomi” di oggi stanno indagando, oggetti che
presentano accadimenti luminosi, sfere orbitanti, superfici riflettenti, eclissi abbaglianti, aurore colorate allestite dallo studio From outer Space.
Michele Calzavara sarà, invece, il curatore di una rassegna d’immagini di architettura degli interni dove protagonista è la luce
artificiale: un percorso popolato di accenti e punti di luce, in cui riconoscere una fonte luminosa che abita e trasforma lo spazio in modo speciale; allestimento di questa mostra, realizzato da Berfu Bengisu Goren, avrà una natura ibrida, poiché prevede la presenza simultanea di due funzioni: lo spazio espositivo vero e proprio e uno spazio dedicato a workshop delle aziende espositrici, incontri professionali e dimostrazioni tecniche e tecnologiche.
Infine, Maurizio Nannucci, tra i più potenti interpreti della luce artificiale nell’arte contemporanea, realizzerà una grande un’installazione site-specific, una lunga scritta luminosa al neon: You can image the opposite che, idealmente esorta a “immaginare il contrario”, a un fare creativo, curioso e virtuoso.
Altro luogo significativo, vero e proprio “presidio culturale”, sarà la libreria specializzata in design, arte e illustrazione, a cui si
aggiungono anche libri di letteratura, che, in varie declinazioni, esplorano il tema della luce. Lo spazio sarà a cura di Corraini Editori mentre il progetto è dello studio Formafantasma, che l’hanno immaginato come luogo intimo, caldo, avvolgente. Nei padiglioni di Euroluce vi saranno anche un bistrot e un ristorante fine dining, progettati da Piero Lissoni in armonico
accordo con il concept dello spazio della biennale. Oltre 550 saranno i protagonisti del 24° SaloneSatellite, che troverà una sua nuova ma naturale collocazione all’interno dei padiglioni di Euroluce (pad. 13-15), dal momento che rappresenta per antonomasia il futuro del progetto. Tema di quest’anno sarà “Design Schools – Universities / BUILDING THE (IM)POSSIBLE. Process, Progress, Practice”.
Ponendo le scuole e le università di design sotto i riflettori, il SaloneSatellite vuole sottolineare il contributo indelebile che hanno dato e continuano a dare alla formazione dei nuovi designer e allo sviluppo della progettazione. Per questo, anche la disposizione degli spazi espositivi si rinnova, ponendo le 27 scuole e università che parteciperanno in un anello perimetrale che
abbraccia i singoli designer. L’allestimento, inoltre, si ispira alla luce naturale e ciò che rappresenta. Gli spazi del SaloneSatellite Award, alla sua 12a edizione, infatti, saranno contraddistinti dalla presenza di sole e luna, elementi che segneranno l’estetica di tutta la Manifestazione.
Due le piazze adibite a un’installazione speciale, con dei grandi telescopi, che permetteranno di ammirare un cielo che riflette il presente e il futuro del design. La scenografia e la grafica dell’intero allestimento prenderanno forma a partire da giochi di luce
e ombra e dalle variazioni di colore che la luce presenta dall’alba fino al tramonto. La Manifestazione, inoltre, omaggerà designer e aziende della luce con la mostra speciale “Sate-light. 1998-2022 SaloneSatellite young designers”: allestita simbolicamente sul confine fra i due spazi, presenterà gran parte delle lampade progettate dai giovani che negli anni hanno preso parte alle varie edizioni del SaloneSatellite ed entrate in produzione grazie alla collaborazione con le tante aziende che hanno scommesso su queste promesse. Infine, grande e atteso ospite del SaloneSatellite sarà Gaetano Pesce, invitato per raccontare i passi principali della sua lunga carriera e il suo apporto interdisciplinare al mondo del progetto ma anche per trasmettere ispirazione, energia e passione ai giovani talenti che lo ascolteranno.
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