Sabato, 27 Settembre 2025

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"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Cinque Altezze Reali al Gran Marriage di Anna Virginia Visocchi Sanseverino di Marcellinara e Corso Sestini Branca di Romanico… E io c’ero!!! E pure Melissa Satta…

Odore di fiori d’arancio anche per la showgirl accompagnata dal rampollo Carlo Beretta.

25 Luglio 2025

Un matrimonio tra storia, nobiltà e modernità: nella Chiesa del Gesù Nuovo, una volta palazzo cinquecentesco del Principe di Salerno Roberto Sanseverino, un antenato di famiglia, entrava  la sposa ( più bella cosa non c’è), un cammino simbolico lungo la navata, il pavimento di  marmo intarsiato con gli stemmi di famiglia. 
E questo é solo l’entrée. 
Ragazze in età da matrimonio siete avvisate, bisogna aspettare. Aspettare cosa? Che il ricordo di tanto uaoooo svanisca un po’.  Impossibile un matrimonio così en grandeur ma con quel tocco di chic nonchalance di cui sono capaci in pochi non si dimentica. 
Non c’era ostentazione, solo ricercatezza del dettaglio. E’ questo che fa veramente la differenza. 
Un sogno di  una notte di mezz’estate, anche Carol Lewis avrebbe difficoltà a trovare le parole giuste per descrive il Giardino delle meraviglie che ha creato Selvaggia Sanseverino di Marcellinara ( più bella cosa non c’è, numero due) nella villa di famiglia sul Miglio d’Oro. E noi invitate ci siamo sentite come Alice in Wonderland, la  vera Wedding Planner. 
Di questo e di altro saremo sempre riconoscenti a Selvaggia e ad Alberto Visocchi dal fascinoso occhio blu,  sono un po’ i nostri duchi di Kent da regno borbonico.  Bellezza e Nobiltà. C’era  tutta la famiglia reale di Borbone delle due Sicilie Carlo, Camilla con le splendide figlie Carolina e Chiara ( e stuolo di corteggiatori).  E c’era anche la sorella di Carlo Beatrice di Borbone. 
Lo sposo, il principe azzurro e biondo, Corso Sestini Branca di Romanico, é figlio della chicchissima contessa Ilaria Branca, eredi del Fernet Branca, l’amaro più “dolce" che sia perché venduto in ogni  angolo del mondo. Il fratello dello sposo Carlo alla creatività dei loro distillati piu’ pregiati ha aggiunto quella di designer di occhiali. 
Anna Virginia indossava un diadema donato dall imperatore d’Austria ai Sanseverino e un velo settecentesco di Bruge della famiglia Visocchi, intorno al quale le stiliste dei Grandi Matrimoni Reali Luisa e Lucilla Beccaria ( madre e figlia, il binomio creativo é indissolubile)  hanno fatto ricamare l’abito da sposa.  
La cerimonia ha assunto toni regali con  S.A.R. Il principe Carlo di Borbone che ha avuto il ruolo di compare d’anello e solenne benedizione e auguri del Papa Leone  XIV, letta da sua Eccellenza il Vescovo Giuseppe Sciacca che ha celebrato le nozze.
Il  parterre era un misto di aristocrazia e imprenditoria internazionale tra cui Kyra Kennedy, nipote di JFK, volto della nuova generazione americana tra cultura e filantropia; I discendenti dei Duchi di Portland, nobiltà legata alla Corona inglese; La famiglia Ferragamo, emblema del lusso italiano; Edoardo Alessandri, leader globale del wellness con Technogym; Il Principe Khaled Al-Sudairi, della dinastia reale saudita; La famiglia Schwarzenberg, tra le più antiche casate mitteleuropee; La famiglia Gargash, pionieri del settore automobilistico nel Medio Oriente; Barbara Sturm, imprenditrice nel settore skincare scientifico; Diva e Leonardo Moretti Polegato, produttori di Prosecco di alta gamma e nipoti del brand Geox; Tui Nantaya Bhirombhakdi, erede della dinastia thailandese Singha e guru dell’hospitality Luxury asiatica. 
Tra gli happy very few italiani Massimiliano Capece Minutolo del Sasso che siede in vari consigli d’amministrazione del gruppo Caltagirone, il curatore d’arte Fabio Bechelli, l’amica/sorella Livia Panico, Ludovica Maglione Piromallo Leonetti, Mirta Colonna, Federica e Leopoldo de Gregorio Cattaneo, Januaria Piromallo di Montebello e  Carlo Beretta, erede della armi, era con la fidanzata showgirl Melissa Satta. E aleggia il gossip… é incinta? Si sposeranno? 
Il pranzo é servito. E che prelibatezze dagli archivi dell’antica cucina borbonica. Ogni dettaglio ricercatissimo, dalla tarantella che accoglieva gli ospiti sui balconi della facciata settecentesca, al tendone drappeggiato rosso e oro, sotto il quale si snodava un unico tavolo a serpentina per i 400 invitati placé. Una regia impeccabile quella di Carolina Pignata Lambrecht, di padre napoletano e di madre tedesca, disciplina e creatività, mix perfetto. Come il gioco di geometria con il trionfo di dolci montati su sculture di erba che esaltavano il giardino di piante secolari. E si continua a sognare. 

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