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Milano Fashion Week Men’s Collection: le prossime cartoline di moda dalla vacanza alla città

Le collezioni moda uomo della primavera-estate 2026 presentate a Milano durante i quattro giorni di fashion week.

25 Giugno 2025

Realizzati da Camera della Moda e grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di Agenzia ICE e del Comune di Milano, i quattro giorni che anticipano le tendenze della moda uomo della prossima primavera ed estate 2026 hanno visto svolgersi più di ottanta eventi in agenda nel calendario del fashion system.

Prima edizione della collezione maschile presentata da Andreas Kronthaler per il marchio Vivienne Westwood, designer ed ex compagno della stilista britannica mancata tre anni fa. I capi che raccontano il dandy brit ribelle si rifanno allo stile di vita mediterraneo e abbinano look in canapa, cotoni rigati leggeri, morbido tweed, popeline lavato e stampato a fiorellini disegnati a inchiostro dall'artista Dominic Myatt.

Il direttore creativo di Dunhill, Simon Holloway, edita invece i raffinati dress code dell’aristocrazia inglese e li contamina cone le mise delle icone del rock, un altro esempio di codice sartoriale formale che sposa l’atteggiamento disinvolto e ribelle. Car-coat, blazer e trench posati sugli abiti artigianali accesi da tocchi di eccentricità ponderata.

Sir Paul Smith, ultimo designer britannico in calendario, porta in scena la sua eleganza girovaga che parla di ricordi di viaggio in giro per il mondo e di stampe, tessuti e accessori che lo hanno attirato curiosando nei mercatini di paesi come Marocco, Egitto e India, ad esempio. Protagonisti i collage realizzati a mano, poi stampati su camicie, capispalla e cravatte, capi outwear passepartout del viaggiatore e sartoria anni ’50.

Dall’america, l’etichetta Ralph Lauren Purple Label aggiunge enfasi al connubio fra artigianalità, lusso e spirito del viaggiare, interpretati con una estetica atemporale e sobria eleganza. Giacche sportive e mise da yacht club per il giorno, completi gran gala per la sera dove i tuxedo vengono decorati da dettagli Art Déco.

Direttamente da Portugal Fashion, progetto sotto l'egida dell’Associazione Nazionale dei Giovani Imprenditori e del programma operativo per la competitività e l'internazionalizzazione, due dei più acclamati stilisti portoghesi hanno sfilato a Milano.

David Catalán, attento a valorizzare l'artigianato rurale, con particolare attenzione ai tessuti di manta alentejana e i guizos, reinterpretato in chiave contemporanea in look urbani e funzionali.

Vestito di nero, A Night in the Garden, il concetto di eleganza dell’omonimo marchio di Miguel Vieira fiorisce nella quiete della notte. La sua visione elegante è per questa stagione una palette monocromatica di capi strutturati e dal taglio preciso, decorati con applicazioni ricamate, perline nere, camelie e calle raffinate.

Il comparto della sartoria colta e della nonchalance che simboleggia la dolce vita italiana unisce il coro dei marchi di orgine nostrana, mai troppo ostentata e che unisce silhouette fluide e precisione artigiana, come nella collezione firmata da Brunello Cucinelli. Tessuti freschissimi e leggeri e costruzioni che eliminano il confine rigido tra formale e informale.

Kiton, altra eccellenza dell’alta sartoria italiana, fondato da Ciro Paone a Napoli, rimarca la passione per il ben vestire sobrio, un rituale che l’uomo moderno ha riscoperto e ne è sempre più consapevole, aggiungendo la sua personalità quale elemento distintivo insieme a fattura e materia prima, sapienti e raffinate.

La confortevole arte del vestire e il filrouge sul fatto che chi indossa un abito viene prima di tutto sono i mantra riconosciuti pure da Brioni e dal suo guardaroba permeato da una ineffabile eleganza pervasiva che copre l'intera gamma di possibilità e occasioni, dal giorno alla sera, dal lavoro al tempo libero. La giacca Soffio, ad esempio, è un’opera di ingegneria senza peso e di tecnica virtuosa.

Da Canali, l’attitudine sartoriale guarda al mondo delle auto da corsa Gran Turismo, con una collezione di capi d’abbigliamento che richiama gli interni delle lussuose supercar e il car-racing. Completi, blazer, blouson, trench leggeri, giacche utility e camicie e pantaloni che uniscono il prezioso al performante, proposti talora in tonalità inaspettate.

Nativa è il nome della nuova eleganza spontanea di Lardini, volgendo uno sguardo alle proprie radici, custodite e tramandate, bilanciando nelle vestibilità struttura e fluidità, costruzione e morbidezza.

Fra i capi di punta di Rubinacci, fatto a mano napoletano, la giacca sahariana ispirata alla marina inglese, i pantaloni Manny con pinces rovesciate, il doppiopetto estivo completamente destrutturato e sfoderato. Le palette richiamano le tinte pastello dei macaron e i tessuti rilasciano una mano estremamente morbida (la tela di lino viene sottoposta a trattamento all’aloe vera) oppure uno speciale effetto cangiante, come nel caso del Solaro 100% lino.

Nel comparto della sartoria non convenzionale, in cui i classici vengono reinterpretati in modo creativo, Boglioli, pioniere nella giacca destrutturata, opta per un soft tailoring e per la tecnica del tinto in capo anche su filati nobili come il cashmere, il lino e la seta. Abiti di design, giacche colorate e leggere oppure pratiche e resistenti, con il pantalone dai volumi ampi e morbisi.

Silhouette raffinate e texture lussuose si tingono di nuance desertiche da Pal Zileri, dove lane ultrafini e fibre traspiranti di bambù si affiancano a lino e seta. Con i marchi Tateossian e Borsalino arriva, rispettivamente, una capsule co-ed di gioielli maschili e la rivisitazione del classico cappello panama, da arrotolare in valigia.

Da Eleventy, comfort e raffinatezza si indossano con mise di lino, che si fa camicia, blazer doppiopetto, e assume la palette cromatica dell’alba sul mare. La capsule Unexpected esplora il workwear accanto ai capi dedicati al leisurewear e debutta il servizio Made to Order, un’offerta di quattordici modelli in puro cashmere, da scegliere fra quaranta tonalità esclusive.

Primo anniversario nella boutique di via Santo Spirito, nel cuore del Quadrilatero della Moda, per il marchio Cortigiani che fonde eleganza essenziale e artigianalità: giacche morbide, maglie in filati naturali leggeri e traspiranti, pantaloni con vestibilità rilssata e dotati di regolazioni in vita.

Summer Solstice il mood da Corneliani, dove il casual è raffinato e l’eleganza disinvolta. Qui si uniscono heritage e sperimentazione per progettare abiti doppiopetto o privi di collo e revers, pantaloni che hanno la stessa leggerezza delle over-jacket e delle field jacket, voluminose camicie-polo, camicie-bluse e maglie abbinate agli short.

Partono dalla centricità dell’accessorio, i marchi Tod’s, Bally e Church’s.

Il Gommino Club di Tod’s simboleggia l’eleganza disinvolta e informale firmata dal direttore creativo Matteo Tamburini che pone al centro del guardaroba abbigliamento e complementi legati al tempo libero e vita all’aria aperta. I capi destrutturati accompagnano il corpo senza costringerlo (bomber, blazer coach jacket e sahariana) mentre borse, zaini e scarpe, dalle pantofole e shoes barca ai mocassini e le sneakers, sono pronti per affrontare viaggi e spostamenti.

Al centro della proposta di Church’s torna l’iconica scarpa Shanghai, realizzata per la prima volta nel 1929, realizzata con esclusivi motivi brogue, dettagli a frange e un’inaspettata combinazione di materiali. Il modello Shanghai Laser vanta un elegante design senza cuciture mentre in mdedesimo stile, Shanghai Essence, include mocassini, stringate e stivaletti stagionali.

Fondato da Franco e Giacomo Loro Piana, il marchio Sease lancia una capsule sul Tennis che ne rilegge i codici di stile e performance in chiave moderna e diventa lifestyle. Capi pensati sia per l’attività sul campo che per i momenti leisure e di vita da club, creati con tessuti naturali e sostenibili, compresi look atletici e i kit di accessori, borsoni, porta racchette, tennis caps e asciugamano.

Dalla Svizzera, Bally riedita la sneaker Competition dedicata al torneo Roland Garros e una nuova e raffinata Collezione Tennis nella palette dei bianchi distintivi, arricchiti da accenti rossi, verdi e blu navy. Dai completi tennis retrò alla maglieria sofisticata e ai look trasversali che uniscono forma e funzionalità.

Massimo Giorgetti per MSGM prende invece spunto dal mondo bike come vero e proprio stile di vita. E fa indossare la corsa, con edizioni moda delle maglie rosa e gialla, ispirate alle leggendarie competizioni ciclistiche, oppure con stampe documentario di frammenti di natura e di viaggio sopra camicie e capi sartoria contaminati dallo sport funzionale, ibridi e resistenti.

Ten C, alias The Emperor’s New Clothes, parte del gruppo veneto FGF Industry guidato da Enzo Fusco, porta le sue lussuose uniformi sportive, disegnate da Alessandro Pungetti, creando piacevoli contrasti tra tecnologia e artigianato. Il trattamento lOJJ Titanium, creato con nano-tecnologie avanzate, conferisce ai capi una patina impermeabile e ultraresistente. E due nuovi materiali, il cotone ultrafine e ad alta densità Chinook Cotton e il canvas di nylon HT Steel Nylon creano una barriera protettiva traspirante e un’alta resistenza all’acqua.

Nel mondo casual, Harmont & Blaine, iconico marchio del Bassotto, scrive il suo diario moda estivo sui colori del tramonto mediterraneo e su un poco di nostralgia retrò; viceversa Altea esplora volumi rilassati e comodi e una palette cromatica sobria su una complessiva estetica naturale di forme destrutturate.

 

 

 

 

 

 

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