12 Novembre 2024
In un momento storico in cui la scuola italiana è sotto la lente di ingrandimento per riforme, proteste e cambiamenti strutturali, La scuola al contrario si inserisce come una lettura imprescindibile per chiunque voglia comprendere davvero le dinamiche che si celano dietro le aule scolastiche.
Scritto da Paola Defranceschi, insegnante in una scuola elementare "di frontiera", che da anni si oppone alle follie gender che si sono insinuate, fino a stabilirsi, nei gradi più importanti del sistema formativo italiano.
Questo libro, appena pubblicato e disponibile su Amazon, ispirato nel titolo da "il mondo al contrario" di Roberto Vannacci offre un'analisi approfondita e coraggiosa del sistema educativo, sfidando i lettori a guardare la scuola da una prospettiva libera e radicalmente diversa da quella dominante intrisa di wokismo, buonismo e immigrazionismo. Una critica fredda, spietata, puntuale e documentata.
Il titolo stesso, La scuola al contrario, suggerisce un ribaltamento delle prospettive convenzionali. L'autrice non si limita a descrivere i problemi che affliggono il sistema scolastico, ma ne indaga le cause strutturali, storiche e culturali. Attraverso un'attenta analisi di fati e testimonianze di insegnanti, studenti e genitori, il libro mette in luce le contraddizioni di un'istituzione che sembra avere come obiettivo il radicale abbassamento delle capacità intellettuali dei giovani italiani.
Uno dei temi centrali è appunto l'appiattimento verso il basso delle capacità neuro linguistica dei nostri bambini e ragazzi che, secondo l'autore, sono costretti ad apprendere alla velocità imposta da giovani immigrati e figli di immigrati che spesso non sono neppure in grado di parlare la lingua italiana.
Un libro denuncia quindi, scritto da un insegnante che come il Generale Vannacci (che ne ha vergato l'introduzione) è ancora in servizio attivo e consapevole del fatto che esprimere una protesta contro il sistema nel quale opera, può rappresentare.
Un piccolo volume che non lascia indifferenti e che, pagina dopo pagina, sprona il lettore a ripensare il significato della scuola
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