26 Febbraio 2024
Si chiama ‘Marbleous Collection’ la collezione disegnata da Fausto Puglisi per Roberto Cavalli. Una parata di striature marmoree, fantasie in metamorfosi, stampe animalier, opulenza barocca, disegni trompe l’oeil, giacche e abiti scultura abbinati ad altrettanti accessori e bijoux.
Alla ricerca di un altrove omerico, Marco De Vincenzo riedita per Etro antichi tessuti, stampe a lamina, punti in maglia e tamponature, oltre a nuovi disegni skin couture realizzati in partnership con Wolford. Un guardaroba condiviso fra il mondo maschile e quello femminile, in una metafora materiale e umana, di stoffe e di tipi.
Al debutto in Maison Moschino, il nuovo direttore creativo Adrian Appiolaza omaggia il vocabolario iconico del fondatore, tornando su uno stile sartoriale impeccabile quanto curato nel gusto e nell’eleganza ironica. I classici completi, abiti, soprabiti e accessori ritrovano il twist, ironico e giocoso, senza perdersi in uno show fine a sé stesso.
Disegnati da Lucie e Luke Meier, i capi Jil Sander prediligono grafiche morbide e avvolgenti e colori monocromi che accentuano l’effetto 3D del gioco tra volumi e corpi. Cappe e cappotti, tuniche, abiti e top, giacche e pantaloni esplorano le capacità creative di una modellistica portata all’essenziale. Ornata di scolli, bijoux, accessori e cuffie-gioiello.
Il collettivo di design di MM6 Maison Margiela porta in sfilata un guardaroba di abiti geometrici a tempo indeterminato, con le spalle leggermente pronunciate, a definire una silhouette che dialoga sinergicamente fra maschile e femmnile. Il vero lusso di essere autenticamente no-logo eppure coerente e riconoscibile.
Allure regale e poetico con effetti leggeri e sinuosi oppure più costruti e con il senso appassionato del decoro. Alberta Ferretti sfila abiti tailoring sottovveste, cappotti imperiali avvolgenti e vestiti dorati creati come splendide armature corporee, in una elegante alchimia cromatica.
“Qui, l'eleganza è resilienza” spiega Matthieu Blazy da Bottega Veneta, protagonista di una nuova ricerca su silhouette che si rigenerano, rimodellate, ritagliate e dotate di un senso di funzionalità, pronte per un nuovo inizio. Senza rinunciare alla sontuosità del tatto e del tessuto, di decori tagliati a laser come i motivi fiammati e le stampe di fiori e serpenti.
N.21 presenta i suoi abiti da cocktail e i tailleur, riditati per eleganti ribelli contemporanee. Come sottolinea il direttore creativo Alessandro Dell’Acqua: “Ho affrontato il bon ton con il chiaro intento di distruggerlo e ho analizzato le tecniche della Haute Couture del decennio 1980-90 per trovarvi lampi di luce nuova, un po' più libera e anarchica”.
Il ‘power tailoring’, ovvero la sartoria modernizzata e grintosa, di Versace varia nelle proporzioni mini e maxi. Cappotti, abiti bustier, giacche, minigonne, pantaloni e leggings con la staffa sono costruiti con lavorazioni e finiture d’atelier: drappeggio, metal mesh, ricami gioiello, micropaillettes liquide, crystal chains, fili metallici, fibbie.
Manipolazione materica e pittorica di tessuti e colori per ripensare agli abiti in modo innovativo e ricercare un nuovo codice moda per lo zoo umano. Marni, al suo trentesimo anniversario, immagina una mitologica caverna dalla quale dare espressione estetico-creativa alla futura umanità.
Per la stagione, Sara Cavazza Facchini propone per Genny look femminili dalle tonalità romantiche e pittoriche. Cappotti e maglie abbondanti effetto pelliccia e vestiti semi trasparenti dai disegni onirici. Ai piedi, décolleté in stile Mary Jane e sandali gioiello, accompagnati dalla iconica Fortune bag in versione puffy.
Righe ipnotiche che tracciano il ritmo delle silhouette definite dal magistrale savoir-faire artigiano di Missoni. Sensuale e grafica, la collezione è ricca di lunghi abiti e tailleur in maglia, soprabiti asciutti, longuette con lo spacco centrale abbinate a scialli lavorati a punto pelliccia.
Le fascinazioni sartoriali di Vivetta attingono al spaer fare della tradizione per non rinunciare al fascino delle costruzioni, dei dettagli e dei decori d’allure d’un tempo. Preziosi i tessuti, raffinate le stampe romantiche, le applicazioni di pietre e cristalli, il mood lingerie e le assonanze con pezzi del guardaroba maschile.
“La mia vita è stata salvata dall'hip-pop, dal rock 'n' roll, dalla discoteca e dal ballare alla radio”. Così lo stilista John Richmond rivendica il suo amore per tutti i generi musicali che combina con grinta ed eleganza, arte e attenzione alle sottoculture. Immancabili i trompe-l'oeil, i tatuaggi tribali, gli abiti da sera, i bomber e le giacche borchiate.
Le principesse medievali regnanti in Sardegna – come Eleonora D’arborea – ispirano il guardaroba di Antonio Marras, avvolte dal loro fascino e mistero isolano. Con vesti ricamate, in tessuto broccato o damascato, a motivi floreali, scon tampe pennellate oppure pizzi, intarsi e luminosità.
Il marchio LaDoubleJ creato da J.J. Martin porta il fascino del Rinascimento, delle sue texture ricche e dai ricami intricati, nelle silhouette femmnili geometriche e raffinate. Abiti caratterizzata da motivi intrisi di simboli antichi e stampe sacre ispirate a questo periodo illuminato.
Colore, geometrismo, dinamicità e sex appeal, così il couturier Gianluca Saitto rivisita con eclettismo artistico la moda dei ruggenti anni Venti. Un moderno Charleston look con lustrini e frange, abiti composti e completi à la garçonne creati con tessuti e dettagli scintillanti.
Design giapponese e fattura italiana, Izumi Ogino, direttore creativo di Anteprima, sceglie di rappresentare l’incontro estetico fra moda reale e digitale alla ricerca di un nuovo concetto di ‘eleganza tecnologica’. Artigianato e tecnica si incontrano e sperimentano idee di fusione artistica come nel contrasto fra materiali naturali grezzi e texture scintillanti.
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