12 Gennaio 2024
Pitti Uomo, edizione numero 105, svoltasi alla Fortezza da Basso di Firenze, ha fatto emergere anche nuove tendenze della moda uomo di ricerca ed anche più estreme, con scelte estetiche fuori dagli schemi, capeggiate dai designer ospiti chiamati a presentare le loro collezioni invernali, provenienti dall’Italia e soprattutto, in questa occasione, dall’estero.
La moda diventa spettacolo da Luca Magliano, anima del marchio Magliano che rappresenta la sua idea di attitudine dark scompigliata dal design minimale, dal designer Steven Stokey-Daley, fondatore e direttore creativo di S.S. Daley, che porta invece una proposta di moda Queer e una personale rilettura eccentrica dell’heritage britannico.
Reinterpreta gli archetipi del menswear anche Achilles Ion Gabriel alla sua prima collezione gender-neutral, ex consulente per Marni, Sunnei, Marimekko e Camperlab.
Il progetto di stile dell’americano Todd Snyder che collabora con tante realtà tessili italiane – forse una delle proposte più coerenti e credibili per il periodo attuale n.d.r - spazia dall’eleganza sportiva a quella più formale della sartoria su misura e dimostra come la moda può portare il buon gusto a diventare d’appeal commerciale e pensare anche a vendere.
La narrazione visiva unita alla maestria artigianale e alla esaltazione del filato e del tessuto protende verso il lato artistico da Faliero Sarti, una parata di sciarpe e stole avvolgenti e allo stesso tempo leggerissime, quasi delle opere pittoriche che attingono agli archivi della Maison o riprendono le immagini del fotografo Massimo Listri e le grafiche fumettistiche dell’illustratore Paolo Fiumi.
Kimoni, camicie, accessori e tessuti raccontano i rituali ancestrali di diverse culture che affacinano Pierre Louis Mascia, riportati con colori vivaci, stampe e geometrie. La capsule collection di camicie in seta certificata GOTS (Global Organic Textile Standard) è un tripudio di disegni floreali e antichi segnatempo.
Un’altra camiceria sotto forma di ricami, stampe all-over, motivi check con applicazioni di borchie, velluti, denim e tele fiammate, è quella di Tintoria Mattei del gruppo Giemme, abbinata a overshirt, bomber, peacot e field jacket.
Nella maglieria d’autore si distingue Avant Toi con la sua arte di trattare i pullover come tele artistiche, dai volumi avvolgenti e decostruiti, colorati a mano.
I designer Mariano e Walter De Matteis, terza generazione della famiglia Kiton, chiamano l’artista Omar Hassan a tradurre in moda pittorica una serie di capi in edizione limitata e sartoriale d’eleganza sportiva e rilassata: blousons, t-shirt, felpe, maglie over, adatte ad un look contemporaneo.
Negli accessori, il Consorzio Cuoio di Toscana chiama Federico Cina e Marco Rambaldi, due fra i designer più talentuosi della giovane generazione di creativi italiani, a dare un look alle nuove insole in cuoio personalizzate e con tutte le qualità sostenibili per asscirare il massimo benessere a chi le indossa all’interno delle calzature.
Per uno sguardo collettivo internazionale, si sono riuniti invitati da Pitti Immagine nuovi talenti emergenti, guidati e ispirati dalla nuova generazione di artisti e artigiani presenti in Germania, sotto il nome di new wave Neudeutsch, selezionati da Julian Daynov che ha collaborato con alcune delle più prestigiose griffe internazionali e catene di retail e ha a Berlino una propria agenzia di brand strategy.
I nomi da curiosare sono: Avenir, Marke, Hernán, Oftt, Acceptance Letter Studio, FRNKOW, j´ai mal à la tête, OBS, Haderlump, New Tendency, International Citizen, Muti, equality perfumes, NOAM, Budde, Sebastian Herkner, Sarah Illenberger.
Più a nord ancora, la moda nordica parte del progetto Scandinavian Manifesto porta un altro focus di brand in partnership tra Pitti Uomo e Ciff x Revolver, piattaforma fieristica di riferimento in scena a Copenaghen. Tra i protagonisti ci sono: Adnym, Another Aspect, Forét, Isnurh, Past Tense, The Original Playboy, Won Hundred.
Oltre oceano, il collettivo Detroitissimi dell’importante distretto manifatturiero di Detroit in Michigan segnala alcuni nomi di marchi di denim handmade, accessori, capi dai tagli sartoriali o di tendenza streetwear sostenibile: B. May Bags, Boswell Millinery, Detroit Denim Co., Deviate, High's Adventure Gear, K. Walker Collective, Modern Athlete, Stormy Kromer.
Anche il Giappone, presente con le sue realtà artigianali certificate J∞Quality, curate da Hirofumi Kurino e da Masato Koyama, rinnova la partecipazione di alcune aziende di capi premium atemporali fatti con materie prime fini e nobili e l’utilizzo di una tecnologia unica al mondo.
Le dodici etichette in mostra sono: Daiichi Knit Marketing, Ito Medias, Marucho, Maruwa Knit, Miyata. WF, Nakano Apparel, Okochi Meriyasu, Santei, Sanyo Senko, Sun Ace, Sun Line, Uchida Dyeing Works.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia