24 Novembre 2020
Il Gruppo Enel presenta oggi il proprio Piano Strategico 2021-2023 ai mercati finanziari e ai media. Per la prima volta il Gruppo presenta inoltre una visione strategica decennale, che copre il periodo tra il 2021 e il 2030.
Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel ha commentato: “Con questo nuovo Piano Strategico stiamo indicando una direzione per i prossimi dieci anni, mobilitando investimenti per 190 miliardi di euro al fine di raggiungere i nostri obiettivi in un decennio pieno di opportunità. Per realizzare questa vision possiamo contare sulla nostra chiara leadership nel settore delle utility in tre principali dimensioni, tutte trainate da un innovativo modello platform-based. In primo luogo, in qualità di “Super Major” nel campo delle rinnovabili, gestiamo il più grande portafoglio di generazione privato a livello mondiale. Inoltre, disponiamo di un sistema globale di reti senza pari, che grazie al modello operativo platform-based genera miglioramenti qualitativi, di resilienza, efficienza e flessibilità. Infine, ma non da ultimo, possiamo contare sulla più grande base clienti a livello mondiale a cui, tramite le nostre piattaforme di business, offriamo servizi innovativi e offerte integrate. In tutto il decennio rafforzeremo la creazione di valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder, che comprende anche una interessante remunerazione per i nostri azionisti.”
“Sulla questione idrogeno verde, fare una scelta oggi sarebbe un pericoloso azzardo. Certamente ci converrebbe portare la produzione di idrogeno vicino al punto di consumo ma non è detto che questa sia la strategia vincente. Bisogna aspettare 4 o 5 anni per comprendere quale opzione sia più conveniente dal punto di vista dei costi. Intendiamo prensentare progetti con Eni per produrre idrogeno nelle raffinerie. Come possiamo garantire il controllo statale di Open Fiber in caso di uscita? Il controllo attualmente è esercitato da Cdp, altro azionista Open Fiber. Nel caso di uscita il controllo operativo dell’Asset dovrà essere assunto da Cdp".
Sicuramente l’effetto Biden ha un impatto positivo dal punto di vista psicologico, rientrare negli accordi di Parigi sarà importante per rinforzare la lotta al cambiamento climatico. La crescita delle rinnovabili negli Stati Uniti è stata costantemente positiva e guidata dalle politiche dei singoli stati.
“Con Open Fiber Finalmente anche l’Italia ha fatto un passo avanti nel campo digitale attraverso una rete nuova e aperta a tutti. Abbiamo lavorato bene durante la pandemia per tenere le luci accese”.
In un decennio di profonda trasformazione, il Gruppo mette al centro della propria strategia l’accelerazione della transizione energetica assieme auna crescita sostenibile e remunerativa per creare un significativo valore condiviso per tutti gli stakeholder, oltre che un interessante rendimento per gli azionisti nel tempo.
La crescita attesa dell’EBITDA ordinario di Gruppo si attesta al 5%-6% in termini di tasso di crescita annuo composto(“CAGR”), a fronte di un previsto incremento dell’Utile netto ordinario del 6%-7% (sempre in termini CAGR) tra il 2020 e il 2030.
Il Gruppo prevede di mobilitare investimenti per 190 miliardi di euro nel periodo 2021-2030, promuovendo la decarbonizzazione, l’elettrificazione dei consumi e le piattaforme per creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder e redditività di medio e lungo periodo.
La posizione di leadership del Gruppo Enel nel settore e i suoi progressi verso una completa digitalizzazione consentono l’adozione di due modelli di business: quello tradizionale, detto di “Ownership”, in cui le piattaforme digitali sono promotrici del business a sostegno della redditività degli investimenti, e il modello di “Stewardship”, che catalizza investimenti di terzi in collaborazione con Enel, o nell’ambito di piattaforme generatrici di business.
Il Gruppo prevede di investire direttamente circa 160 miliardi di euro, di cui oltre 150 miliardi di euro mediante il modello di business di Ownership e circa 10 miliardi di euro attraverso il modello di business di Stewardship, mobilitando al contempo ulteriori 30 miliardi di euro circa provenienti da terzi.
Per quanto riguarda gli investimenti pianificati nel modello di business di Ownership:
Per quanto riguarda gli investimenti nell’ambito del modello di business di Stewardship, il Gruppo prevede di investire approssimativamente ulteriori 10 miliardi di euro, mobilitando al contempo investimenti da parte di terzi per circa 30 miliardi di euro, per un totale di circa 40 miliardi di euro di investimenti, principalmente nel settore delle Rinnovabili, oltre che della Fibra, dell’e-transport e dei servizi di flessibilità.
Il Gruppo ridurrà dell’80% le emissioni dirette di CO2 rispetto al 2017, certificate SBTi (Science-Based Targets initiative) e contribuirà alla creazione di oltre 240 miliardi di euro di prodotto interno lordo nei Paesi di presenza mediante investimenti locali in generazione ed elettrificazione.
Il Gruppo prevede di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, di cui circa 38 miliardi di euro tramite il modello di business di Ownership, e circa 2 miliardi di euro tramite il modello di business di Stewardship, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro provenienti da terzi.
Oltre il 90% degli investimenti di Enel su base consolidata saranno in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (“SDG”) delle Nazioni Unite. Inoltre, in linea con i calcoli iniziali di Enel, tra l’80% e il 90% dei suoi investimenti su base consolidata sarà allineato ai criteri di Tassonomia UE grazie al suo sostanziale contributo alla mitigazione del cambiamento climatico.
Il tasso di crescita degli investimenti rispetto al piano precedente dovrebbe attestarsi al 36% circa.
Per quanto riguarda gli investimenti pianificati nel quadro del modello di business di Ownership:
Per quanto riguarda gli investimenti nel modello di business di Stewardship, Il Gruppo prevede di investire ulteriori 2 miliardi di euro circa, mobilitando circa 8 miliardi di euro di investimenti di terzi, per un totale di circa 10 miliardi di euro, principalmente dedicati alle Rinnovabili, oltre che a Fibra, e-transport e servizi di flessibilità.
Tali investimenti determineranno, in tutti i business, una crescita a doppia cifra nell’arco del piano triennale. Si prevede che la capacità rinnovabile gestita raggiunga circa 8 GW nel 2023, oltre il doppio rispetto al 2020. Inoltre, con Enel X, il Gruppo mira ad aumentare il numero dei bus elettrici di oltre 6 volte, fino a circa 5.500 unità nel 2023, ad incrementare la capacità di demand response fino a 10,6 GW (+1,8 volte rispetto al 2020) e la capacità di accumulo a 527 MW (+4,2 volte rispetto al 2020). Nel 2023, si prevede che Enel X raggiunga circa 780.000 punti di ricarica pubblici e privati resi disponibili a livello globale (+4,5 volte il numero del 2020).
A livello di Gruppo, si prevede che l’EBITDA ordinario si collochi fra 20,7 e 21,3 miliardi di euro nel 2023, con un CAGR del 5%-6%. Si prevede un Utile netto ordinario fra i 6,5 e i 6,7 miliardi di euro nel 2023, con un CAGR tra l’8% e il 10%, anche grazie alla continua ottimizzazione della gestione finanziaria di Gruppo ‑ in particolare con l’aumento delle fonti di finanziamento sostenibili che rappresenteranno circa il 50% del debito lordo totale nel 2023 ‑ che comporta un minore costo dell’indebitamento.
Enel ha definito per il periodo una politica dei dividendi semplice, prevedibile e interessante. Gli Azionisti riceveranno un dividendo per azione (“DPS”) fisso, garantito e crescente nei prossimi tre anni, con un obiettivo di 0,43 euro/azione al 2023, che si traduce in un CAGR del 7% circa.
In un decennio che sarà caratterizzato dal crescente ruolo delle rinnovabili, dell’elettrificazione e della digitalizzazione delle infrastrutture, Enel incentra la propria strategia su:
Tutto questo continua a offrire un significativo valore condiviso a tutti gli stakeholder, a fronte di rendimenti interessanti nel tempo per gli azionisti.
Grazie ai modelli platform-based, in questo decennio le utility rafforzeranno il proprio ruolo di guida al vertice di sistemi complessi, che includono una moltitudine di asset di generazione distribuita e implicano un ruolo sempre più attivo dei clienti. Un modello digitale platform-based e multi-layer che mette in connessione dati e soluzioni sarà fondamentale per attraversare questa fase di trasformazione.
In questo contesto, il Gruppo oggi si avvale della forza del suo posizionamento quale:
La caratteristica di operatore “platform-based” consente al Gruppo di cogliere nuove opportunità per creare valore tramite due modelli di business complementari:
Grazie a questo approccio complessivo, il Gruppo è nella posizione di beneficiare pienamente delle opportunità emergenti, cogliendo il valore che diventerà disponibile per accelerare la transizione energetica.
Attraverso questi due modelli di business, nel periodo 2021-2030 Enel investirà oltre 150 miliardi di euro con il modellodi business di Ownership e ulteriori 10 miliardi di euro circa con il modello di business di Stewardship, mobilitando al contempo ulteriori 30 miliardi di euro circa provenienti da terzi.
Per quanto riguarda gli investimenti pianificati nell’ambito del modello di business di Ownership:
La chiusura degli impianti a carbone verrà inoltre anticipata dal 2030 al 2027; pertanto, si prevede che la generazione a zero emissioni raggiunga circa l’85% nel 2030, dal 66% circa stimato nel 2020, con un calo delle emissioni dirette di CO2 a 82 gCO2eq/kWh nel 2030 dai 218 gCO2eq/kWh stimati nel 2020, come certificato dalla Science-Based Targets initiative (“SBTi”) in linea con lo scenario di 1,5°C;
Per quanto concerne il modello di business di Stewardship, il Gruppo prevede di investire ulteriori 10 miliardi di euro circa, mobilitando al contempo circa 30 miliardi di euro provenienti da terzi, per un investimento totale di circa 40 miliardi di euro, principalmente nelle Rinnovabili, oltre alla Fibra, all’e-transport e ai servizi di flessibilità.
In particolare, nel settore Clienti, i due modelli di business promuoveranno il customer value in tutti i segmenti mediante pacchetti di offerte combinate:
Si prevede che l’EBITDA ordinario del Gruppo crescerà in termini di CAGR del 5%-6% a fronte di una crescita dell’Utile netto ordinario del 6%-7% in termini diCAGRtra il 2020 e il 2030.
Promuovendo i processi di decarbonizzazione, elettrificazione e migrazione su piattaforma, il Gruppo prevede anche di creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder, per esempio tramite:
La digitalizzazione porterà all’affermazione di nuovi modelli operativi, sempre platform-based, sviluppando ruoli e competenze lungo la catena del valore. Ciò genererà ulteriori opportunità per valorizzare il know-how e le dimensioni globali che favoriranno l’efficacia e l’efficienza del Gruppo e creeranno valore per gli stakeholder. Il Gruppo intende gestire gli effetti prodotti da questa transizione con programmi di upskilling e reskilling oltre che con piani sostenibili che riguarderanno fino a un massimo di 7.000 persone a livello globale nei prossimi cinque anni, con un costo non ordinario stimato a circa 1,1 miliardi di euro.
Nel periodo, il Gruppo decarbonizzerà in maniera significativa il proprio mix di generazione, con un aumento della capacità da fonti rinnovabili che più che compenserà la dismissione di impianti a carbone. La produzione seguirà un processo analogo, con una crescita complessiva prevista a circa 50 TWh, trainata dalle rinnovabili, che rappresenteranno circa il 67% della produzione totale nel 2023.
Di conseguenza, le emissioni Scope 1 di CO2 del Gruppo diminuiranno di oltre il 30% tra il 2020 e il 2023, ben posizionando il Gruppo verso il raggiungimento del suo obiettivo di decarbonizzazione science-based di riduzione dell’80% delle emissioni di gas serra nel 2030 rispetto ai livelli del 2017, oltre all’obiettivo di piena decarbonizzazione al 2050.
Si prevede che l’EBITDA ordinario di Global Power Generation raggiunga circa 7,7 miliardi di euro nel 2023, in aumento del 13% rispetto ai 6,8 miliardi di euro stimati nel 2020. Tale crescita sarà trainata dalle Rinnovabili, il cui EBITDA ordinario è atteso a circa 6,5 miliardi di euro nel 2023 (+1,8 miliardi di euro rispetto ai circa 4,7 miliardi di euro stimati nel 2020), a fronte di un calo dell’EBITDA ordinario della generazione termica a circa 1,2 miliardi di euro nel 2023, dai circa 2,1 miliardi di euro stimati nel 2020.
Nel business Infrastrutture e Reti il Gruppo prevede di investire 16,2 miliardi di euro nel triennio, portando l’investimento medio annuo a circa 5,4 miliardi di euro. Di questi, il 65% sarà dedicato a miglioramenti in termini qualitativi e di resilienza, il 23% circa a nuove connessioni e il 12% circa alla digitalizzazione. Si prevede che l’accelerazione degli investimenti produca una crescita della RAB di Gruppo del 14%, a circa 48 miliardi di euro nel 2023 da 42 miliardi di euro stimati nel 2020.
A livello operativo, gli utenti finali aumenteranno a circa 77 milioni, digitalizzati al 64% con contatori intelligenti nel 2023, da circa 74 milioni, digitalizzati al 60% con contatori intelligenti nel 2020; si prevede che, in termini di qualità e resilienza, l’indice SAIDI e l’indice di frequenza media di interruzione del sistema (SAIFI - System Average Interruption Frequency Index) diminuiscano in media del 19%. Pertanto, si prevede che le reti del Gruppo diventino più efficienti, a fronte di un rapporto netto opex/utenti che scenderà a circa 34 euro nel 2023, da circa 41 euro stimati nel 2020 (pari a una riduzione del 17%).
Si prevede che l’EBITDA ordinario di Infrastrutture e Reti si attesti a circa 9,5 miliardi di euro a fine 2023, con un incremento del 19% rispetto agli 8 miliardi di euro stimati nel 2020. Gli efficientamenti legati all’implementazione delle piattaforme operative contribuiranno per circa 400 milioni di euro.
L’importo residuo è associato al business Clienti, dove si prevede che il valore dei clienti B2C aumenti di circa il 30% a fronte di un incremento del 45% circa di quello dei clienti B2B, grazie all’eliminazione delle tariffe regolamentate, principalmente in Italia, e ai trend di elettrificazione dei consumi energetici che promuoveranno la domanda di servizi “beyond commodity”.
Grazie alla combinazione dei due modelli di business di Ownership e Stewardship, il Gruppo incrementerà il customer value mediante offerte combinate. In particolare, il segmento B2C dovrebbe registrare un aumento di circa 10 milioni di clienti nel mercato libero, da circa 23 milioni stimati nel 2020 a circa 34 milioni nel 2023, principalmente per effetto dell’eliminazione delle tariffe regolamentate in Italia. Tale crescita, unita a una maggiore elettrificazione dei consumi, dovrebbe comportare un incremento dei volumi delle vendite nel mercato libero in Europa del 55%, a circa 62 TWh, dai 40 TWh stimati nel 2020. Nel segmento B2B, il margine lordo dovrebbe aumentare da circa 1,1 miliardi di euro stimati nel 2020 a circa 1,4 miliardi di euro nel 2023 (+27%), principalmente sostenuto dai servizi “beyond commodity”, compresi quelli di flessibilità. Nel segmento B2G, il Gruppo prevede di continuare ad affiancare i progressi delle città verso la mobilità elettrica, aggiungendo circa 200.000 punti di ricarica pubblici nel 2021-2023 e contribuendo, con investimenti diretti ed indiretti, alla messa in circolazione di circa 5.500 autobus elettrici (in aumento di 6 volte rispetto al 2020). L’illuminazione stradale dovrebbe salire da 2,9 milioni di punti stimati nel 2020 a circa 3,4 milioni nel 2023 (+17%).
Alla fine dell’arco di Piano, Enel X mira a raggiungere circa 780.000 punti di ricarica pubblici e privati resi disponibili a livello globale, dai 175.000 stimati nel 2020 (+4,5 volte), circa 10,6 GW di capacità di demand response dai 6 GW attesi nel 2020 (+1,8 volte) oltre a 527 MW di capacità di accumulo dai 124 MW stimati nel 2020 (+4,2 volte).
Si prevede che l’EBITDA ordinario del business Clienti aumenti del 36%, a 4,5 miliardi di euro a fine 2023, con un contributo di circa 500 milioni di euro del B2C, di circa 400 milioni di euro del B2B, e di circa 100 milioni di euro del B2G; gli efficientamenti, trainati da una piattaforma operativa che unifica e digitalizza le attività per i clienti, contribuiranno all’EBITDA ordinario del 2023 per circa 300 milioni di euro.
A livello di Gruppo, gli effetti aggregati dei modelli di business di Ownership e Stewardship impatteranno in modo sostanziale sulla creazione di valore, con un EBITDA ordinario che si prevede raggiunga nel 2023 un valore compreso tra i 20,7 e i 21,3 miliardi di euro, con un CAGR del 5%-6%. Al contempo, si prevede che l’Utile netto ordinario si collochi tra i 6,5 e i 6,7 miliardi di euro nel 2023, con un CAGR tra l’8% e il 10%. Il Gruppo prevede di conseguire tali risultati grazie a una continua ottimizzazione della gestione finanziaria di Enel, e particolarmente all’aumento delle fonti di finanziamento sostenibili, con conseguente riduzione del costo dell’indebitamento.
Si prevede che l’indebitamento netto del Gruppo raggiunga i 57-58 miliardi di euro alla fine del 2023, guidato dall’accelerazione degli investimenti. In termini di metriche creditizie:
FINANZA SOSTENIBILE
Attualmente, le fonti di finanziamento sostenibile, comprese le emissioni obbligazionarie Sustainability-linked, i green bond e i sustainable loans, rappresentano circa un terzo dell’indebitamento lordo totale di Gruppo. Si prevede che l’incidenza di tali fonti sul debito lordo totale aumenti a circa il 50% nel 2023 e a oltre il 70% nel 2030, in quanto il Gruppo mira a rifinanziare progressivamente le emissioni in scadenza e raccogliere nuovi fondi tramite strumenti sostenibili.
Il costo del debito delle emissioni obbligazionarie Sustainability-linked del Gruppo è in media di circa 15-20 punti base inferiore alle emissioni obbligazionarie convenzionali, un livello che si prevede porterà a una riduzione del costo dell’indebitamento di Enel.
CREAZIONE DI VALORE PER GLI AZIONISTI
Enel ha definito una politica dei dividendi semplice, prevedibile ed interessante. Gli azionisti riceveranno un dividendo fisso per azione (DPS) garantito nel prossimo triennio con un CAGR del 7% circa.
La solidità della strategia e la fiducia nella capacità di conseguire gli obiettivi consentono ad Enel di fissare un DPS garantito crescente da 0,35 euro/azione nel 2020 a 0,43 euro/azione nel 2023.
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