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Philip Morris con Ambrosetti: 'Rilanciare l'economia con filiere integrate'

06 Novembre 2020

Philip Morris con Ambrosetti: 'Rilanciare l'economia con filiere integrate'

Philip Morris, Marco Hannappel (LaPresse)

"Le filiere integrate per il rilancio del paese": webinar di European House-Ambrosetti e Philip Morris

Il rafforzamento delle filiere come leva per il rilancio economico è un tema fondamentale in questo periodo. "Il nostro sistema di PMI - si legge nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza - può sopravvivere alla concorrenza internazionale solo se inserito in una struttura di filiera". Si è tenuto questa mattina il webinar di European House-Ambrosetti, realizzato in collaborazione con Philip Morris Italia, dal titolo “Le filiere integrate per il rilancio del Paese”.

"In questo momento abbiamo bisogno di politiche che ci consentano di rientrare nella zona sicurezza - sottolinea Alessandro De Biasio, Partner presso The European House-Ambrosetti -Il momento è propizio per affrontare il tema delle filiere integrate essenzialmente per due ragioni: è aumentata la consapevolezza che il rafforzamento delle filiere sia prioritario per il rilancio dell’economia. Inoltre, è sempre più evidente che il nostro sistema di pmi non può sopravvivere alla concorrenza globale se non viene integrato in un sistema di filiere. Il secondo motivo è il fatto che il dibattito su regionalizzazione, con emergenza covid, si è accesso ulteriormente. La pandemia ci ha spostato in una zona di vulnerabilità, abbiamo bisogno di politiche che ci consentano di rientrare in una zona di sicurezza. La digitalizzazione genera attività di impresa ed è qualcosa su cui bisogna puntare e investire dal momento che il nostro paese non è all’avanguardia. La competenza digitale è un abilitatore fondamentale senza il quale si rischia di rimanere fuori, questo è il pericolo per le nostre pmi".

Philip Morris, Briante: 'Esempio di filiera integrata efficiente in Italia'

Philip Morris Italia è un esempio di filiera integrata efficiente sul nostro territorio. L'azienda, in forte crescita con 2.460 occupati (+185% negli ultimi 5 anni), contribuisce infatti alla crescita economica del paese. Tuttavia, in una logica di filiera integrata non è solo l'impatto diretto ma anche quello indiretto a contribuire al pil e alla sopravvivenza dell'intera filiera.

The European House Ambrosetti ha quindi applicato il modello cosiddetto dei “ 4 capitali” per misurare l’impatto diretto e indiretto della presenza della multinazionale in Italia riguardo alla generazione di capitale economico, sociale, ambientale e cognitivo. Emiliano Briante, Senior Consultant di The European Hause - Ambrosetti ha affermato: "Philip Morris è attore di crescita economica: crea occupazione, 2,2 miliardi di ricavi, esportazione per 650 milioni di export. Il modello quattro capitali prevede un approccio multidimensionale che misura l'apporto diretto e indiretto dal punto di vista del capitale economico e di quello sociale, cognitivo e ambientale. Per quanto riguarda il capitale economico - prosegue Briante - realizzato da Philip Morris nel nostro paese, esso riguarda la presenza diretta dell'azienda e la distribuzione di stipendi alle persone occupate. Inoltre, Philip Morris contribuisce direttamente al pil nazionale dal momento che vede 7.000 soggetti economici coinvolti nella propria filiera. Attraverso un moltiplicatore economico derivante dall'attivazione della filiera, da 453 milioni di euro si genera 1,1 miliardo di euro di contributo al pil. Inoltre, si genera anche un ulteriore cerchio esterno che risulta dalla vendita di prodotti e dalla distribuzione a dettaglio. Tutto questo ha un valore molto alto sul pil nazionale. Al capitale economico deve essere sommato quello sociale, che riguarda l'occupazione, quello cognitivo e quello ambientale che punta essenzialmente alla riduzione delle emissioni di Co2 e dove il nostro impegno si concretizza con aiuti alla filiera agricola per inserire tecnologie sostenibili.

Philip Morris Italia, nuovo Digital Information Service Center (DISC) a Taranto: investimento da 100 milioni che crea 400 posti di lavoro

Presentato oggi durante l’incontro “Le filiere integrate per il rilancio del Paese”,
organizzato in collaborazione con The European House - Ambrosetti, il piano di Philip Morris Italia per l’apertura in Italia del nuovo Digital Information Service Center (DISC), nella città di Taranto. Il Philip Morris DISC, avanzato centro di assistenza rivolto ai consumatori italiani dei prodotti senza combustione, sarà gestito da un’azienda leader nel ramo dei servizi digitali al consumatore e impiegherà fino a 400 persone a regime nel 2021. In cinque anni, l’investimento complessivo ammonterà a circa 100 milioni di Euro.
Dopo una iniziale fase di test svolta durante la prima ondata della crisi sanitaria legata alla pandemia di COVID-19, il Philip Morris DISC, che sarà immediatamente operativo, rappresenterà il punto di riferimento dell’azienda per tutte le attività di customer care ai consumatori italiani dei prodotti senza combustione. Il centro sarà dotato dei più avanzati e innovativi sistemi di customer relationship management (CRM), basati su una completa digitalizzazione dei processi e sull’uso delle migliori tecnologie cloud.

“L’Italia è stata ed è centrale nel percorso di trasformazione su scala globale intrapreso da Philip Morris International, al fine di sostituire le sigarette con prodotti innovativi senza combustione – ha commentato Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia, che ha aggiunto – Dopo la costruzione a Bologna del primo impianto industriale al mondo per questi prodotti innovativi, dopo gli importanti accordi pluriennali per l’acquisto del tabacco italiano e lo sviluppo sostenibile della filiera tabacchicola, continuiamo a investire per una piena integrazione della nostra filiera in Italia. Una filiera made in Italy che già oggi è fatta di circa 8.000 imprese italiane di fornitura di beni e servizi, di cui 1.000 attive nel settore agricolo, con cui lavoriamo ogni giorno. L’apertura del Philip Morris DISC a Taranto rappresenta un ulteriore passo avanti nella trasformazione del nostro settore – ha concluso Hannappel – e conferma il nostro
impegno per sostenere l’occupazione nel nostro Paese.” A oggi, oltre 1 milione di fumatori adulti italiani sono passati a IQOS e hanno abbandonato le sigarette. L’investimento nel nuovo Philip Morris DISC di Taranto si inserisce nella strategia di Philip Morris volta a
mettere i propri consumatori al centro delle scelte aziendali, puntando, in ogni ambito, sull’innovazione e sulle più avanzate tecnologie".

"Taranto per me è stata una grande sorpresa - prosegue Hannappel - una città in trasformazione con grandi possibilità di sviluppo e assolutamente in grado di gestire nuovi business e forme di sviluppo. La scintilla da cui sono partite le filiere è stato un accordo triennale con Coldiretti nel 2011, che l’anno scorso con la ministra Bellanova è stato rinnovando con durata quinquennale, questo garantisce uno sviluppo a lungo periodo della filiera agricola. Noi investiamo in sostenibilità, sviluppo e attenzione alle persone. C’è tanta voglia da parte delle piccole aziende italiane di integrarsi in filiere tradizionali. Abbiamo pensato di fare un  investimento che aggiungesse valore al mezzogiorno. E’ stato un investimento velocissimo, dal pensiero all’azione non è passato neanche un anno, da 100 milioni di euro che porta 400 posti di lavoro in Puglia e speriamo possa essere generatore di ulteriori filiere. Questo è un filo che parte dal Veneto e arriva sul Mar Ionio ed è l’esempio della possibilità di attrarre investimenti esteri in Italia. L’innovazione porta grandi investimenti".

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