19 Luglio 2020
La cancelliera tedesca Angela Merkel si sarebbe opposta alla presentazione di una nuova proposta negoziale con ulteriori tagli ai sussidi del Recovery Fund. Lo riferiscono fonti europee che evidenziano la contrapposizione della cancelliera ai Paesi frugali. In giornata sarebbe stato raggiunto un accordo di base sia sulla governance del fondo di ripresa che sull’ammontare del sostegno a fondo perduto da destinare agli Stati in difficoltà. Tuttavia, dopo il compromesso, l’Olanda e gli altri tre Paesi frugali (Danimarca, Svezia e Austria) avrebbero preteso ulteriori tagli. Sarebbe scaturita da qui l'opposizione della Merkel al nuovo negobox che Charles Michel si apprestava a presentare al Consiglio europeo.
Secondo quanto si apprende dalle fonti, i frugali avrebbero inoltre continuato ad insistere sul principio di unanimità in tutte le fasi dell’approvazione. Questi vorrebbero assegnerebbe a un solo Paese il potere di bloccare l’assegnazione o addirittura l’erogazione di somme già assegnate a livello europeo nel contesto del piano di ripresa per presunte inadempienze da parte dello Stato richiedente. I Paesi mediterranei ritengono questa richiesta inaccettabile. Il premier Conte si oppone fermamente proponendo la "maggioranza qualificata". Fonti diplomatiche riferiscono che se i frugali continueranno a insistere sull’unanimità anche domani, i negoziati termineranno senza decisioni condivise.
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