25 Novembre 2020
Diego Armando Maradona (fonte foto LaPresse)
È morto Diego Armando Maradona. La notizia è stata diffusa dai media argentini. Secondo quanto riporta il quotidiano Clarin, il campione avrebbe avuto "un arresto cardiorespiratorio nella sua casa di Tigre, dove si era sistemato dopo l’intervento alla testa". Maradona aveva 60 anni lo scorso 30 ottobre e dieci giorni fa era stato dimesso dopo un delicato intervento per la rimozione di un coagulo di sangue alla testa.
Il decesso è avvenuto in casa. Sul luogo sono sopraggiunte 9 ambulanze.
Lo storico legale conferma: "Dai familiari giunge la medesima notizia per problemi conseguenti all'operazione al cervello di qualche settimana fa".
Si apprende ora che il figlio, Diego Armando Junior, sarebbe ricoverato in ospedale per il Covid. Positiva anche sua moglie Nunzia.
Diego Armando Maradona è morto a mezzogiorno ora locale argentina, secondo quanto riferisce il quotidiano La Nacion. Nove ambulanze sono state inviate presso la sua abitazione, ma ogni tentativo di rianimarlo è risultato vano.
"La morte di Maradona è una notizia terribile. Era più di un campione, era un genio del calcio, un fuoriclasse assoluto. Ha rappresentato in una stagione irripetibile i sogni e le speranze del popolo della mia città. Napoli piange, stasera". Così il ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, su Facebook.
Maradona ha reso Napoli "un luogo vincente". È la reazione di Maurizio De Giovanni, scrittore e tifoso della squadra azzurra, alla notizia della morte del campione argentino. "Maradona non è mortale" dice all'AGI, "è un pezzo dell’anima di questa città. Non è vero che è morto: è semplicemente entrato nell’epica di Napoli".
Il giallista, autore delle saghe del commissario Ricciardi e di quella dei Bastardi di Pizzofalcone, definisce Maradona "un grande napoletano che solo incidentalmente non era nato a Napoli".
Dell'incontro con il campione ricorda "un uomo profondamente buono, di enorme fragilità". "Ha dato a Napoli la prova che con la genialità si può vincere, anche in modo sregolato" conclude De Giovanni, "che il talento, se è enorme, è sufficiente".
"Quando scompare un genio e Maradona è stato il genio del calcio, si può solo abbassare il capo". Lo scrive il vice segretario del Pd, Andrea Orlando, su Twitter.
Il Clarin aveva intervistato l'ultima volta Maradona in occasione del suo 60esimo compleanno, a fine ottobre. Ecco un estratto del colloquio riproposto dal quotidiano argentino:
Qual è stata la cosa migliore e quella peggiore che ti è successa nella tua vita? Ti penti di qualcosa?
"Sono molto felice. Il calcio mi ha dato tutto quello che ho, più di quanto avrei mai immaginato. E se non avessi avuto quella dipendenza, avrei potuto giocare molto di più. Ma oggi quello è passato, sto bene e ciò che rimpiango di più è non avere i miei genitori. Esprimo sempre quel desiderio, un giorno in più con La Tota ma so che dal cielo è orgogliosa di me e che era molto felice".
"E' una giornata tristissima per il mondo del calcio, oggi ci ha lasciati un mito e una leggenda del nostro sport, che ha fatto sognare ed emozionare i tifosi di tutto il pianeta. Nel prossimo turno di campionato lo ricorderemo con un'iniziativa speciale"". Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, commentando la morte di Maradona, "considerato da molti il più grande calciatore di tutti i tempi e protagonista assoluto nella storia del Napoli".
"In Italia - ha proseguito - Maradona ha indossato la maglia del Napoli dal 1984 al 1991, diventando capitano e leader dei partenopei, che ha guidato alla vittoria di due Scudetti (1986/87 e 1989/90), oltre che di una Coppa Italia (1986/87), una Supercoppa Italiana (1990) e una Coppa UEFA (1988/89). In Serie A ha disputato 188 partite segnando 81 gol. Con la Nazionale argentina Diego Armando Maradona ha vinto la Coppa del Mondo in Messico nel 1986 da assoluto protagonista, coronando così il sogno che aveva espresso davanti alle telecamere da bambino. In carriera ha vestito anche le maglie dell’Argentinos Junior, del Boca Juniors e del Newell’s Old Boys in Argentina e di Barcellona e Siviglia in Spagna. Terminata la carriera da calciatore ha intrapreso quella da allenatore ed è stato commissario tecnico della Nazionale argentina al Mondiale di Sudafrica 2010".
Il presidente Paolo Dal Pino, l’amministratore delegato Luigi De Siervo e l'intera Lega Serie A si stringono intorno alla famiglia di Maradona ed esprimono le più sentite condoglianze per la scomparsa di Diego Armando.
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