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Niccoli (Lamborghini): “Con Hera un modello di economia circolare per dare nuova vita ai nostri scarti trasformandoli anche in opere d’arte”

Il Chief Manufacturing Officer Automobili Lamborghini, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia in occasione delle presentazione di SCART, il progetto in collaborazione con la società energetica Hera

04 Novembre 2025

Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer Automobili Lamborghini, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia in occasione delle presentazione di SCART, il progetto in collaborazione con la società energetica Hera.

Da stabilimento CO₂ neutrale a modelli di economia circolare: come si traduce oggi l’impegno ambientale di Lamborghini?

Partirei dalle origini noi produciamo in un modo che chiamiamo manifattura Lamborghini. Una produzione artigianale di altissima qualità e di altissima personalizzazione, ma all'interno del concetto di produzione di macchine da sogno c'è anche la parte ambientale. Vorrei ricordare che noi siamo da più di dieci anni certificati come stabilimento a CO2 neutrale. L'abbiamo fatto nel 2015, adesso festeggiamo i dieci anni.
Quindi è naturale che con una vocazione comunque di attenzione verso le risorse, di attenzione verso il territorio, ci fosse poi un tema di gestione dell'economia circolare e di riutilizzo della parte dei rifiuti. Alle mie spalle ne vediamo un'esempio di collaborazione con il gruppo Hera con cui lavoriamo da diversi anni approfittando delle loro competenze nella loro struttura tecnica e questo ci ha permesso di avere più dell'80% dei nostri rifiuti riciclabili. La pelle dei nostri interni di casa Sant'Agata la riutilizziamo dandola alle cooperative così da prendere una nuova forme e vita diventando oggetti di pelletteria

Abbiamo degli studi sul carbonio che è un altro nostro punto di forza. La monoscocca della Welt è realizzata in carbonio con gli scarti. Anche qui riutilizziamo gli oggetti. E stiamo lavorando anche su un tema di recupero di tutta la parte degli scarti liquidi. Ma io credo che vedere gli oggetti, anche se di scarto delle famose macchine da sogno, prendere nuova vita e in questo specifico caso prendere la forma di robot e quindi vederli essere riutilizzati è un valore, ci piace pensare che un oggetto si possa riutilizzare nel futuro. Allora credo sia importante, a maggior ragione in relazione alla nostro valore come marchio, di avere una certa forza nel nostro territorio e questo ci spinge da sempre a ragionare in termini di trasparenza e sostenibilità

Nel 2015 abbiamo costruito un parco accanto a Lamborghini di sette ettari dove abbiamo piantato più di 10.000 querce nel 2010. Questa responsabilità sociale noi la sentiamo e dobbiamo necessariamente cercare di essere innovatori non soltanto nel prodotto e nel processo produttivo, ma anche in temi ambientali. E questo è un qualcosa che fa parte del nostro modo di fare impresa non da ieri ma da ormai quasi vent'anni. Il Gruppo Hera lo ringraziamo perché crediamo che l'eccellenza della manifattura possa collegarsi anche all'eccellenza in altri settori e siamo contenti del rapporto che che abbiamo con il gruppo e  speriamo di continuare in nuove iniziative nei prossimi anni

Nel corso degli anni avete visto un cambiamento nelle richieste dei clienti a livello di sostenibilità?

La nostra gamma di produzione da circa tre anni è completamente ibridata, siamo passati sicuramente a un concetto di motore da combustione interna a un concetto ibrido. E è un concetto che in questo momento riteniamo quello giusto per i nostri clienti perché ha sicuramente all'interno una parte di mobilità elettrica e comunque di riduzione delle CO2, mantenendo però l'emozione, il sound e la sportività che i nostri clienti in questo momento cercano nei nostri prodotti. Vedremo nel futuro. Come abbiamo detto, non vogliamo essere i primi in un settore della mobilità elettrica, vogliamo essere i migliori e quindi quando sarà il momento giusto entreremo anche su questo

 

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