30 Ottobre 2025
Ernesto Lanzillo, Partner Deloitte e Deloitte Private Leader Central Mediterranean, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione del Deloitte Best Managed Companies, evidenziando l'importanza del premio e il tema della cybersicurezza in questa sua edizione.
Quanto è importante questo premio per Deloitte?
Il premio Best Managed Company è un premio che noi stiamo sviluppando da 8 anni e che è internazionale, quindi la Deloitte riconosce al premio Best Managed, in quanto dedicato all'area piccole e medie imprese, una rilevanza importante su 47 paesi nel mondo. L'Italia è uno dei primi paesi che ha adottato il Best Managed Company, lo ha fatto perché la sua struttura aziendale, la struttura dell'industria italiana, è un'industria di piccole e medie imprese, e avevamo la necessità, quindi, di far sì che potessero essere identificate e premiate dei comportamenti virtuosi che stanno sugli ambiti pilastri standardizzati del Best Managed, a mano a mano adattati per effetto di evoluzioni normative; quindi pilastri standard della strategia, dell'organizzazione, della gestione dei talenti, dell'internazionalizzazione sono stati a mano a mano integrati con delle fattispecie che ricorrono di anno in anno per effetto di modifiche normative o di nuovi rischi che si stanno andando a presentare, che una Best Managed Company deve poter affrontare. In particolare quest'anno abbiamo analizzato il rischio cyber; da tre anni a questa parte abbiamo ovviamente trattato del tema della sostenibilità a 360 gradi. È importante, quindi, questo premio perché ogni anno andiamo a premiare delle aziende che da più anni partecipano al premio e che continuano ad utilizzare il premio come un acceleratore di innovazione e di miglioramento della propria strategia e della propria organizzazione, perché per poter essere premiate da un anno all'altro devono continuare a migliorare o perché vogliono benchmarkarsi con le migliori practice che vengono applicate. Sicuramente abbiamo una giuria di grandissimo prestigio che ha una capacità anche di identificare quelli che sono i comportamenti virtuosi, al di là di quello che è la differenza di impostazione nel risolverli da parte di tutti i partecipanti, e quindi questa giuria ci garantisce anche un equilibrio di valutazione e una sicurezza di premiare chi effettivamente ha dei comportamenti virtuosi e efficaci.
E due temi fondamentali sono la cybersicurezza e la sostenibilità quest'anno, vero?
La cyber sicurezza quest'anno è un nuovo tema che è stato introdotto perché c'è una modifica normativa che è entrata in vigore a febbraio 2025 e che avrà i suoi impatti a partire dal 2026. Quindi, il tema cyber sicurezza è rilevantissimo, perché ormai non c'è una società che non sia esposta agli attacchi, perché il business è digitalizzato e l'utilizzo di artificial intelligence aumenta le istanze di accesso ai megadati, che possono consentire ai cyber attack di proliferare.
Mentre invece la corporate social responsibility ormai è quasi una costante da tre anni, che l'abbiamo nel nostro palmarès dei comportamenti virtuosi. È qualcosa che ormai è incanalato nella normalità per chi deve essere virtuoso, perché il mondo richiede sostenibilità, una sostenibilità che non è solo energetica, ma è una sostenibilità sociale e una sostenibilità anche di governance, e conseguentemente non potevamo che avere questa caratteristica come una caratteristica importante.
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