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Campari Group, nei primi 9 mesi del 2025 utile netto a €399 milioni (-5,7%) ma crescita in tutte le aree nel terzo trimestre

Campari Group mostra resilienza nel 9 mesi 2025, con crescita in tutte le aree geografiche e margini in aumento nonostante il contesto sfidante

30 Ottobre 2025

Campari Group, nei primi 9 mesi del 2025 utile netto a €399 milioni (-5,7%) ma crescita in tutte le aree nel terzo trimestre

Campari Group ha registrato una performance resiliente nei primi nove mesi del 2025, guidata da una crescita in tutte le aree geografiche nel terzo trimestre grazie a una solida dinamica nonostante il contesto operativo sfidante. In questo periodo, la profittabilità ha beneficiato dell’incremento del margine lordo e degli effetti tangibili derivanti dal piano di contenimento dei costi, che come previsto hanno più che compensato l’aumento degli investimenti di pubblicità e promozione. In questo contesto, la sovraperformance nei dati di consumo rispetto al settore è continuata nel terzo trimestre in quasi tutti i mercati, durante il picco dei consumi stagionali

  • Le vendite del Gruppo sono state pari a €2.281 milioni, +1,5% organicamente e complessivamente del +0,2% (Q3: +4,4% organicamente, -0,1% su variazione totale). L'effetto perimetro è stato del +1,1% principalmente guidato da Courvoisier e parzialmente compensato dai marchi in distribuzione e dal co-packing, mentre l'effetto cambio è stato del -2,4%.
  • L'EBIT-rettificato è stato di €517 milioni, +1,4% organicamente e +3,6% complessivamente (Q3: +19,5% organicamente, +18,8% su variazione totale). Il margine di EBIT-rettificato è stato pari al 22,7%.
  • L'EBITDA-rettificato è stato di €629 milioni, +4,8% organicamente e +6,4% complessivamente (Q3: +18,8% organicamente, +17,6% su variazione totale). Il margine dell’EBITDA-rettificato è stato pari al 27,6%
  • L'utile del gruppo prima delle imposte è stato di €399 milioni, complessivamente -5,7%. L'utile del Gruppo prima delle imposte rettificato è stato di €440 milioni, complessivamente -2,6%.
  • Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all’EBITDA rettificato su base mobile è sceso a 2,9 volte.

OUTLOOK PER IL 2025

 Per il 2025, Campari Group continua a prevedere una crescita organica moderata delle vendite nette a livello organico, in assenza di un ulteriore deterioramento della fiducia dei consumatori in Europa, con particolare impatto sul canale on-trade, e negli Stati Uniti. Per quanto riguarda il margine EBIT-rettificato, Campari Group si attende una stabilità della tendenza delle vendite a livello organico, includendo ora l’effetto dei dazi americani per quest’anno. L’attesa di stabilità è sostenuta da un impatto dei dazi meno sfavorevole rispetto alle precedenti stime (ora previsto intorno a €15 milioni nel 2025, grazie a una gestione efficiente delle scorte e assumendo una stabilità dei dazi, con impatto di €37 milioni su base annuale), nonché da efficienze nei COGS e SG&A, che compensano ampiamente i reinvestimenti in A&P nel terzo trimestre. L’obiettivo di migliorare di 50 punti base il rapporto tra costi di struttura e vendite nette nel primo anno del piano di contenimento dei costi è confermato, supportato da una riduzione attesa in valore assoluto dei costi di struttura anche nel quarto trimestre. L’impatto di FX e perimetro sul margine EBIT rettificato è previsto complessivamente limitato.

OUTLOOK NEL MEDIO PERIODO

La guidance di medio termine di Campari Group rimane confermata. Il Gruppo mantiene la fiducia nella propria capacità di continuare a sovraperformare rispetto al settore di riferimento e di guadagnare quote di mercato, grazie alla solidità dei propri marchi in categorie in crescita. In un contesto macroeconomico normalizzato si prevede un graduale ritorno a una crescita organica delle vendite compresa tra il mid e l’high single digit nel medio-lungo termine. Il margine lordo è atteso beneficiare della crescita delle vendite nette, di un mix di vendita favorevole trainato da aperitivi, tequila e dalla premiumizzazione del portafoglio, nonché dalle efficienze sul costo del venduto. L’incremento della marginalità dell’EBIT sarà principalmente sostenuto dalle iniziative di contenimento dei costi, che si prevede genereranno.

ANALISI DELLE VENDITE ORGANICHE PER AREA GEOGRAFICA

  • Le vendite nette nelle Americhe (44% delle vendite totali del Gruppo) sono cresciute del +1% guidate da crescita in tutta l’area nel terzo trimestre. Gli Stati Uniti hanno registrato una variazione del-2% nei primi nove mesi con una performance supportata da un trend positivo nel secondo (+3%) e nel terzo trimestre (+1%) in un contesto ancora sfidante ma parzialmente compensato dall’impatto del destocking nel primo trimestre. La crescita nei nove mesi è stata guidata principalmente da Espolòn, Courvoisier, Wray&Nephew Overproof, oltre a un andamento stabile negli aperitivi. Campari ha registrato una performance positiva che ha compensato il rallentamento di Aperol nel terzo trimestre, influenzato dal riallineamento degli stock successivo al periodo di volatilità legato ai dazi. Tale dinamica è stata solo parzialmente controbilanciata dalle persistenti sfide che continuano a interessare SKYY. La Giamaica ha registrato una solida crescita del +11% nei nove mesi con una crescita crescita sostenuta nel terzo trimestre grazie alla base di confronto favorevole impattata dall’uragano lo scorso anno, nonché grazie all’andamento favorevole del mercato. Gli altri mercati dell’area
    hanno registrato una crescita del +3% nei nove mesi con un terzo trimestre stabile impattato principalmente dal Canada (-13%) a seguito delle tensioni commerciali derivanti dall’introduzione dei dazi.
    • In EMEA1 (50% delle vendite del Gruppo) le vendite nette sono cresciute del +2%. L’Italia è stata impattata da un contesto di mercato sfidante nell’on-premise a causa della pressione sui consumatori che ha penalizzato Aperol, mentre la strategia di portafoglio ha reso più resilienti gli altri spirit tra cui Campari e in particolare Sarti Rosa. La Germania ha registrato un calo del -3% nei primi nove mesi, con una performance positiva nel terzo trimestre (Q3: +1%), principalmente guidata da Sarti Rosa ma impattata da un difficile contesto di mercato e da de-listing (€3 milioni in Q3, impattando principalmente Aperol). La Francia ha registrato una performance positiva nei nove mesi (+3%) principalmente guidata da Aperol, con una crescita del +6% nel terzo trimestre, che riflette il picco stagionale dei consumi e la base di confronto favorevole. Il Regno Unito ha registrato una performance a doppia cifra del +11% (+17% escludendo l’effetto una tantum delle vendite di bulk), con un’accelerazione nel terzo trimestre trainata dagli aperitivi, in particolare Aperol e Aperol Spritz, nonché da Courvoisier, grazie alla campagna di marketing in corso. Gli altri mercati dell’area hanno registrato una crescita del +6%, guidata in particolare da GTR, dalla Grecia e dal Belgio, grazie agli
    aperitivi e a Courvoisier.
    • In Asia Pacifico (6% delle vendite del Gruppo) le vendite nette sono cresciute del +5% supportate da una positiva dinamica di crescita nell’area. L’Australia ha registrato una crescita del +6% con una performance nel terzo trimestre trainata da Aperol (+15%), grazie al focus sulle attivazioni, e dalla franchise Espolòn (+12%), che include la versione in bottiglia e il formato ready-to-drink (RTD),quest’ultimo confermato come leader nel mercato australiano degli RTD a base tequila. Tali risultati nel terzo trimestre è tuttavia compensati dal rallentamento di Wild Turkey RTD dovuto a phasing. Gli
    altri mercati dell’area hanno registrato una crescita del +4% con una crescita in Cina, India e Corea del Sud principalmente guidata da Wild Turkey/Russell’s Reserve così come dai primi riordini di Courvoisier a seguito della normalizzazione dei canali di distribuzione dopo l’acquisizione.

ANALISI DELLE VENDITE ORGANICHE PER HOUSE OF BRAND

  • House of Aperitif (46% delle vendite del Gruppo) ha registrato una crescita del +1% nei nove mesi principalmente guidata da Sarti Rosa e Aperol Spritz. Aperol ha registrato un calo del -1% con un andamento impattato da un contesto operativo difficile in Italia a causa della pressione sull’onpremise, in Germania a causa di alcuni de-listing conseguenza di dispute commerciali e negli Stati Uniti per il riallineamento degli stock a seguito della volatilità dei dazi. Tutti gli altri mercati sono cresciuti del +4% nei nove mesi. Campari ha registrato una crescita del +2% nel terzo trimestre e del +1% nei nove mesi escludendo il Brasile, impattato da una base di confronto difficile, trainata da Stati Uniti, Italia e resto delle Americhe. Gli altri brand hanno registrato una crescita del +13% con un trend positivo in tutti gli altri aperitivi specialmente Sarti Rosa sia in Germania, attualmente suo mercato principale, sia negli altri mercati europei. A contribuire alla crescita anche Aperol Spritz, sostenuto dal convenience trend, e Crodino, lo spritz analcolico, che ha registrato una crescita a doppia cifra in tutti i mercati in fase di sviluppo.
  • House of Whiskey and Rum (14% delle vendite del Gruppo) ha registrato una crescita del +5%.Wild Turkey ha registrato una forte crescita nel terzo trimestre del +14% nel mercato principale degli Stati Uniti, beneficiando della disponibilità del prodotto e degli incoraggianti risultati della nuova campagna, e in Sud Corea e in Cina, da una base contenuta. Russell’s Reserve ha registrato una crescita negli Stati Uniti e in Sud Corea nel terzo trimestre. Il portafoglio di rum giamaicano ha registrato una performance del +16%, trainata da una crescita del +45% nel terzo trimestre supportata da una base di confronto favorevole a causa dell’impatto dell’uragano lo scorso anno e da un solido trend nel mercato principale della Giamaica e negli Stati Uniti, di cui ha beneficiato specialmente Wray&Nephew Overproof. Gli altri whiskey hanno registrato una performance invariata
  • House of Agave (10% delle vendite del Gruppo) ha registrato una crescita del +3%. Espolòn è cresciuta del +3% guidata principalmente da Reposado (+11%) mentre Blanco è rimasto invariato per il focus sul pricing con il terzo trimestre impattato dal phasing degli ordini. Performance a doppia cifra anche nei mercati internazionali in fase di sviluppo da una base contenuta in linea con la strategia di costruire il brand proattivamente a livello internazionale. Gli altri marchi a base agave hanno registrato una crescita del +7% guidati da Espolòn RTDnel suo mercato principale australiano e da Montelobos negli Stati Uniti e in Messico.
  • House ofCognac and Champagne (9% delle vendite del Gruppo) ha registrato una crescita del +7%. Grand Marnier è diminuito del -14% con una stabilizzazione della performance nel terzo trimestre (Q3 2024: -1%), anche supportata da una base di confronto favorevole con focus sul pricing, in un contesto altamente competitivo. Gli altri cognac e champagne hanno registrato un calo del -3% nei nove mesi con una performance invariata nel terzo trimestre, guidata principalmente da Lallier (+13%) e compensata da una performance debole in Bisquit. Courvoisier, le cui vendite fanno parte della crescita organica da maggio, ha registrato vendite nette per €99 milioni beneficando degli investimenti negli Stati Uniti e nel Regno Unito, oltre a mostrare i primi segnali di crescita in Cina.
  • Infine, i marchi locali (21% delle vendite del Gruppo) hanno registrato un calo del -2%. SKYY ha registrato una diminuzione del -2% con una performance positiva nel terzo trimestre guidata da Argentina, Cina e Brasile che hanno più che compensato una continua debolezza nel mercato principale degli Stati Uniti, in linea con i principali player della categoria. I vini spumanti e vermouth sono cresciuti del +2% e il resto del portafoglio è diminuito del -4%.

ANALISI DEI RISULTATI PER I PRIMI NOVE MESI 2025

Le vendite nette sono state pari a €2.281 milioni, in aumento del +0,2% su variazione totale e del +1,5% in termini organici. L'effetto perimetro è stato del +1,1% (€24 milioni), principalmente guidato da Courvoisier, parzialmente compensato dai marchi in distribuzione e co-packing, mentre l'effetto cambio è stato -2,4% (€(55) milioni) principalmente guidato da dollaro statunitense e dalle valute dell’America Latina. Il margine lordo è stato pari a €1,396 milioni, 61,2% delle vendite nette, in aumento del +3,3% su variazione totale. È aumentato organicamente del +3,1% generando un miglioramento della marginalità di +90 punti base (+180 punti base nel terzo trimestre) dovuto principalmente al mix positivo delle vendite e , a un costo del venduto favorevole guidato dalla diminuzione del costo dell’agave, e a un più contenuto impatto dei dazi pari a €6 milioni (€4 milioni nel terzo trimestre), che ha beneficiato del livello delle scorte costituito prima dell’introduzione dei dazi.

 

Le spese di pubblicità e promozione (A&P) sono state pari a €395 milioni, 17,3% delle vendite nette, in aumento del +8,0% su variazione totale. Le spese di pubblicità e promozione sono aumentate organicamente del +8,7%, generando così una diminuzione del margine di -110 punti base (terzo trimestre: -90 punti base) dovuto a una accelerazione degli investimenti durante il picco stagionale dei consumi.

I costi di struttura sono stati pari a €484 milioni (21,2% delle vendite nette), in diminuzione del -0,7% complessivamente. Sono cresciuti organicamente del +0,6%, generando un aumento del margine di +20 punti base (terzo trimestre: +180 punti base), grazie al contenimento dei costi che stanno progressivamente supportando il margine.

L'EBIT-rettificato è stato €517 milioni, pari al 22,7% delle vendite nette, in aumento del +3,6% su variazione totale. Ha registrato organicamente un aumento del +1,4%, generando un margine invariato (Q3: +270 punti base), nonostante il proseguimento degli investimenti in brand building e dopo il contenimento dei costi di struttura.

Le rettifiche di proventi (oneri) operativi sono state pari a €(41,9) milioni. Tale importo riflette principalmente le indennità riconosciute al Chief Financial and Operating Officer, incluso il Last Mile Incentive, a seguito della decisione consensuale di lasciare le sue responsabilità di Chief Financial and Operating Officer e in linea con la politica retributiva e gli accordi esistenti. Queste indennità non ricorrenti ammontano a €33.8 milioni, di cui €31.2 milioni maturate nel 2025. Si prevede che la passività sia in gran parte regolata nel quarto trimestre del 2025. Inoltre, le altre rettifiche di oneri operativi includono una svalutazione di asset legata alla dismissione di uno stabilimento nel primo trimestre.

Gli oneri finanziari totali sono stati di €(80) milioni, con un aumento rispetto ai nove mesi del 2024 dovuto a un indebitamento medio più alto (€2.365 milioni vs €2.071 milioni dello scorso anno) e dall’effetto del closing di Courvoisier sulla cassa e sul debito nella base di confronto. Il costo medio dell’indebitamento è pari a 4,3% rispetto al 3,7% nei primi nove mesi del 2025. L’utile prima delle imposte rettificato è stato di €440 milioni, in diminuzione del -2,6%.

L'utile prima delle imposte è stato di €399 milioni, in diminuzione del -5,7%. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2025 è stato di €2.241 milioni, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2024 di €136 milioni grazie alla generazione positiva di cassa e prima dell’ulteriore beneficio derivante dai proventi della cessione di Cinzano. Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all’EBITDA rettificato su base mobile è pari a 2,9 volte su base totale (includendo earnout e put option per un totale di €152 milioni).

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