30 Settembre 2025
Orazio Manni, Hydra Project Executive Director di RINA, in occasione del Press tour dedicato all'Open Innovation Hub RINA, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia:
"Hydra è un grande investimento che il Gruppo RINA sta realizzando a Castel Romano (e non solo), e concerne la realizzazione di una piattaforma permanente di ricerca e sviluppo a supporto della decarbonizzazione dei settori, con un focus molto spinto sul settore dell'industria siderurgica. Si tratta della realizzazione di un hub internazionale costituito da un insieme di laboratori per il testing e la qualifica di materiali e componenti interagenti con l'idrogeno. Grazie a questi laboratori saremo nelle condizioni di supportare tutti i produttori di componentistica, pipeline e valvolari, nel testare l'adeguatezza di questi materiali all'utilizzo in interazione con l'idrogeno; si parla di test da eseguire in piccola, media e grande scala, e in bassa, media e alta pressione.
La parte più siderurgica del progetto concerne la realizzazione di un impianto pilota costituito da una torre di riduzione che, grazie all'utilizzo dell'idrogeno può ridurre il minerale di ferro. Questa spugna, metallizzata al 95%, potrà alimentare il forno elettrico che stiamo realizzando per riprodurre in una scala pilota, ma con significatività di carattere industriale, quello che è il processo a cui si sta pensando per poter decarbonizzare l'industria dell'acciaio.
Oggi il ciclo integrale, utilizzato anche a Taranto presso l'ex Ilva, è caratterizzato dall'altoforno e ha un impatto di emissioni di CO2 di circa due tonnellate per tonnellata di acciaio prodotto. Grazie all'utilizzo dell'impianto di riduzione alimentato a idrogeno, noi riduciamo quasi a zero le emissioni. Ciò che rende il nostro investimento interessante è la flessibilità di questa piattaforma: si potrà utilizzare sia metano al 100%, che blend di idrogeno-metano fino al 100% idrogeno. La transizione richiede tempo, non è immaginabile un passaggio diretto e immediato dal ciclo integrale alla riduzione con idrogeno, ma l'utilizzo del metano abbatte significativamente le emissioni di CO2 da due tonnellate a 0,5-0,6. La nostra piattaforma sarà a disposizione, con un approccio aperto, di tutti gli acciai italiani, europei e del mondo, che dovranno misurarsi con l'evoluzione del processo di produzione dell'acciaio verso uno decarbonizzato.
Altra parte del progetto di grande rilievo è il tema dei bruciatori a idrogeno, quindi i forni usati per il trattamento termico, le attrezzature utilizzate nei settori dalla ceramica al vetro e ovviamente dell'acciaio. La nostra stazione di combustione a Dalmine sarà ulteriormente potenziata per diventare un laboratorio di riferimento per tutti i produttori dei forni o degli utilizzatori di forni che trattano termicamente materiali, a esempio i semilavorati metallici. Studieremo bruciatori che possono andare da 100% metano a 100% idrogeno: è importante mettere a punto il bruciatore alimentato a idrogeno perché decarbonizza, e capirne l'impatto sulla qualità dei prodotti trattati.
Hydra si propone come una piattaforma in grado di offrire un supporto concreto e mirato a tutti coloro che intendono affrontare il processo, ormai imprescindibile, della decarbonizzazione dei settori ambientalmente impattanti".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia