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Alippi (EP Produzione): "Festeggiamo 10 anni, siamo il 5° produttore di energia elettrica in Italia; gas una tecnologia ponte nella transizione"

Le dichiarazioni di Luca Alippi, Amministratore Delegato di EP Produzione: "Paghiamo il gas al prezzo che si forma sui mercati, forse l’ordine mondiale a cui eravamo abituati non esiste più ma speriamo di trovare un nuovo equilibrio positivo per tutti"

24 Settembre 2025

Luca Alippi, Amministratore Delegato di EP Produzione, in occasione  della tavola rotonda “L’Italia dell’energia che cambia: dialogo tra istituzioni e operatori sul futuro dell’energia” per celebrare i primi 10 anni di attività in Italia, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

“Oggi celebriamo i dieci anni di EP Produzione in Italia, la società che da dieci anni opera nel Paese e che ha assunto un ruolo importante: oggi siamo il quinto produttore di energia elettrica in Italia.

Questi dieci anni sono stati complessi, non solo per noi ma per tutti. Abbiamo vissuto molti cambiamenti e abbiamo cercato di dare il nostro contributo alla transizione energetica. Abbiamo investito negli impianti termoelettrici a gas quando in pochi ci credevano, dieci anni fa. Abbiamo consolidato la nostra posizione e abbiamo puntato su impianti a gas di nuova generazione. Oggi stiamo investendo anche nello stoccaggio elettrochimico, cioè nelle batterie, perché crediamo che la transizione energetica richieda un mix di fonti e tecnologie. Un mix che si evolve nel tempo, con un ruolo crescente ma non esclusivo per le rinnovabili e per gli stoccaggi. Il gas, in questo contesto, si pone come tecnologia ponte per i prossimi anni.

Per quanto riguarda il nucleare, che è tornato al centro del dibattito, vedremo: al momento non siamo direttamente coinvolti, anche se il nostro gruppo gestisce una centrale nucleare importante in Slovacchia. Per ora ci concentriamo sulle fonti che sono già pronte e disponibili, sia dal punto di vista tecnologico che normativo, per il contesto italiano.

Paghiamo il gas al prezzo che si forma sui mercati. La situazione geopolitica resta complessa e il prezzo del gas è ancora superiore rispetto al periodo pre Ccovid. Dopo il Covid è iniziata la guerra con l’invasione russa dell’Ucraina, poi è seguita la crisi in Medio Oriente, tutto ciò non favorisce un ritorno alla stabilità geopolitica. Forse l’ordine mondiale a cui eravamo abituati non esiste più. Speriamo che si possa trovare un nuovo equilibrio positivo per tutti”

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