16 Settembre 2025
Ugo Loeser, AD di Arca Fondi SGR, in occasione del convegno "Proposte per lo sviluppo dei fondi pensione: più adesioni nello micro e piccole imprese e più capitali in economia reale", è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Gli ostacoli strutturali individuate oggi nello sviluppo dei fondi pensione tra le micro e piccole imprese, e come pensate di superarli?
"Oggi c'è un vincolo strutturale nello sviluppo dei fondi pensione che risiede nel trattamento contabile dei contributi del TFR all'INPS, in quanto le passività non vengono iscritte nel bilancio dell'INPS; i contributi sono di fatto cassa per lo Stato. Il loro trasferimento ai fondi di previdenza complementare causa un buco nei conti dello Stato non vero, ma solo per una mancata contabilizzazione delle passività; questo buco deve essere corretto. Gli iter parlamentari si sono sempre fermati di fronte alle obiezioni della Ragioneria generale, rappresentando l'ostacolo da superare: su questo verte la ricerca del professor Brambilla e Itinerari Previdenziali con il nostro contributo".
Quali sono gli strumenti che propone Arca Fondi per facilitare l'adesione ai fondi pensione da parte dei lavoratori?
"Come ha ricordato il Ministro Durigon, bisogna rendere obbligatoria l'adesione alla previdenza complementare per tutti i nuovi assunti e sicuramente superare il tema contabile per proporre i semestri di silenzio assenso che aumentano le adesioni a livello nazionale".
In che misura la mancanza di cultura finanziaria incide sulla limitata partecipazione ai fondi pensione, e cosa può essere fatto per colmare questo divario?
"La mancanza di cultura finanziaria fa sì che gli italiani siano grandi risparmiatori, ma pessimi investitori. Chiaramente l'adesione ai fondi previdenza complementare riflette molto questa mancanza di cultura finanziaria, in quanto la maggior parte dei contributi si concentra nei comparti garantiti che di fatto investono sul conto corrente. Noi dobbiamo cambiare questa logica istituendo il concetto di ciclo di vita, di life cycle, dove da un lato, per tutti i contributi versati dai lavoratori giovani, dobbiamo privilegiare l'investimento azionario; dall'altro rendere meno stringente i vincoli all'uscita dai fondi pensione, consentendo di passare a forme alternative alla rendita vitalizia garantita".
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