16 Settembre 2025
Sabrina Bianchi, Responsabile Patrimonio Culturale di BPER Banca, in occasione della presentazione della mostra "Il tempo della scrittura. Immagini della conoscenza dal Rinascimento a oggi" presso la Galleria BPER di Modena è stata intervistata da Il Giornale d'Italia.
Come nasce il legame tra BPER e il Festivalfilosofia? E come ci descrive la mostra che abbiamo visto oggi?
"Sì, la collaborazione tra BPER e Festivalfilosofia è ormai storica. Da diversi anni BPER è sponsor del Festival, e la Galleria BPER — quindi la nostra corporate collection — trae spunto dalla parola chiave scelta dal Festival per avviare la programmazione delle nostre iniziative.
Anche quest'anno partiamo dalla parola Paideia, tema dell’edizione 2025, che diventa il filo conduttore di tutta la programmazione della Galleria BPER per il 2025-2026.
Inauguriamo oggi la mostra "Il tempo della scrittura", che si collega proprio a Paideia, intesa non solo come trasmissione della conoscenza, ma come una forma più ampia e profonda di sapere, una conoscenza che parte dalla parola scritta, ma che si estende alla capacità di trasmettere senso civico, consapevolezza sociale e riflessione sull’io, per arrivare ad agire tanto sul sé quanto nella collettività.
La mostra si sviluppa attraverso linguaggi trasversali: partiamo da opere del cuore della nostra collezione, di arte antica, alle quali si affiancano importanti prestiti provenienti da istituzioni come la Galleria Borghese e la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini. A queste si aggiungono opere contemporanee di artisti come Sabrina Mezzaqui e Pietro Ruffo, che arricchiscono ulteriormente il percorso. È un linguaggio composito, pensato per ispirare un pubblico sempre più ampio grazie alla varietà dei punti di vista e delle modalità con cui la mostra è stata costruita."
Il catalogo sostiene anche una causa solidale, e alcune opere sono accessibili anche a persone non vedenti. Come si integra questo approccio inclusivo nella mission culturale di BPER?
"Sì, anche in questa occasione il catalogo è molto ricco, sia nei contenuti che nelle immagini e nei testi, curati con grande attenzione dalla curatrice Stefania De Vincentis. Rappresenta l’alto valore scientifico del progetto. È disponibile al pubblico non solo come guida al percorso espositivo, ma anche come strumento di solidarietà, il ricavato viene devoluto alla Fondazione Vita Indipendente, che aiuta le persone con disabilità a raggiungere l’autonomia abitativa.
Questo rientra pienamente nella nostra missione di restituzione sociale e promozione dell’inclusività e dell’accessibilità.All’interno della mostra, infatti, è possibile per le persone ipovedenti e non vedenti fruire di alcune opere tramite stampe tattili realizzate con tecnologia Minolta. Le opere selezionate — rappresentative sia dell’arte antica sia di quella contemporanea — sono: Lettere di Sabrina Mezzaqui, una Madonna col Bambino di Luigi Amidani, e un’opera di Pietro Ruffo. Inoltre, sono disponibili QR code che permettono di seguire il percorso espositivo anche tramite audio, favorendo un’esperienza inclusiva per tutti i visitatori."
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia