16 Settembre 2025
Simone Crolla, Consigliere Delegato di AmCham, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Rientro al lavoro. Quali sono i vostri piani adesso?
"Noi siamo rientrati al lavoro con l'interesse delle aziende italiane a capire come le tariffe dell'amministrazione Trump verranno implementate, anche perché poi vanno anche interpretate quindi non è così facile. Comunque c'è ottimismo, il commercio tra Italia e Stati Uniti è comunque cresciuto e oltre al commercio, dato per noi ancora più interessante, stanno crescendo anche gli investimenti italiani negli Stati Uniti ma anche il contrario: questo ci fa molto piacere perché significa che gli investitori americani ritengono il Paese credibile, stabile e soprattutto un'opportunità per sviluppare anche i loro traffici."
In che modo si può migliorare la comunicazione tra Italia e Stati Uniti?
"Si può migliorare con chiarezza e con manifestazioni come anche quella di stasera, che mette a confronto oltre 250 tra investitori americani e italiani per far capire le opportunità di questo interscambio molto proficuo e virtuoso."
Crede che Trump potrebbe fare un passo indietro sui dazi?
"No, questo definirà anche le future politiche di qualsiasi amministrazione americana. Però sicuramente dopo le midterm election si capirà quale sarà lo scenario politico che sostiene questo attuale assetto e quindi al momento sicuramente no, anche perché sta raccogliendo, almeno per quanto riguarda naturalmente le casse americane, i frutti di questa politica dei dazi e quindi in questo momento per lui è come mantenere un impegno fino a che le condizioni politiche magari non lo faranno mutare nuovamente."
Alla luce dei recenti avvenimenti accaduti negli Stati Uniti come crede che questo possa modificare sia l'opinione pubblica nell'amministrazione Trump che la democrazia?
"Sono avvenimenti molto brutti che gettano un senso di di angoscia in chi opera sull'asse transatlantico, però la democrazia americana ha sempre dimostrato di avere gli anticorpi anche per queste situazioni che sono già tristemente avvenute anche nel passato. Penso che questo non avrà un impatto quanto meno sulla parte economica degli scambi commerciali, sicuramente in America è in atto un po' un ripensamento delle ideologie che hanno sostenuto i due i principali partiti americani fino ad oggi. Quindi è un processo, purtroppo, che comincia con un avvenimento grave, doloroso e pericoloso, che però porterà probabilmente a un assestamento poi nel tempo."
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia