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La Russa (ACI): "Siamo mobilità a 360 gradi, dopo 120 anni vogliamo rinnovarci e guardare al futuro con apertura e collaborazione"

Le dichiarazioni di Geronimo La Russa, Presidente ACI: "La nostra missione è porci a servizio dei cittadini, per contribuire allo sviluppo di nuove forme di mobilità e circolazione integrata"

27 Agosto 2025

Geronimo La Russa, Presidente ACI, in occasione del Meeting di Rimini 2025"Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi", ha dichiarato: 

"Quest’anno l’ACI compie 120 anni. Siamo una federazione composta da 98 Automobile Club territoriali, che ci permette di avere una presenza estremamente capillare su tutto il territorio nazionale.

L'ACI raccoglie le istanze di chi ha esigenze di mobilità, in tutte le sue forme. Centoventi anni fa, la nostra attenzione era rivolta principalmente all'automobile, simbolo di libertà e di facilità di comunicazione. Oggi, però, anche in un’ottica sempre più europea, ci proponiamo come l’Ente che si occupa della mobilità a 360 gradi, consapevoli che, nel corso della stessa giornata, ogni cittadino può essere pedone, automobilista o ciclista. Tutti devono poter soddisfare le proprie esigenze di mobilità in un sistema sempre più integrato.

Proprio poco fa parlavo con il dottor Donnarumma della speranza di riuscire presto a integrare ancora meglio il mondo della gomma con quello del ferro, magari con prodotti dedicati. Molti dei nostri oltre un milione di soci utilizzano il treno per raggiungere determinate mete e poi concludono il viaggio in auto. Immaginiamo quindi un futuro in cui ci sia un’integrazione reale anche a livello associativo e di servizi.

Un tema centrale per noi è la digitalizzazione, fondamentale per affrontare la mobilità in rapida evoluzione. Le infrastrutture ci forniscono dati preziosi, e noi, insieme al Ministero dei Trasporti, vogliamo contribuire a valorizzarli. Collaboriamo già con il Ministero per il Documento Unico, che raccoglie tutte le informazioni sui veicoli circolanti in Italia. Con l’ISTAT, inoltre, elaboriamo ogni anno i dati sull’incidentalità stradale.

Crediamo di poter essere l’Ente più sussidiario possibile allo Stato, e vogliamo rafforzare questo ruolo, a servizio dei cittadini, per contribuire allo sviluppo di nuove forme di mobilità e circolazione integrata.

L’obiettivo dell’ACI è sempre stato interpretare il cambiamento. Centoventi anni fa lo abbiamo fatto con la mobilità di massa, nel dopoguerra abbiamo aiutato le istituzioni e anche oggi, valutiamo con favore le modifiche al nuovo Codice della Strada, proponendo alcuni correttivi, dove opportuno.

Attraverso i nostri impianti, i servizi, la compagnia assicurativa, vogliamo offrire soluzioni innovative ai cittadini. E vogliamo anche tutelare e promuovere il progresso dell’automobilismo, anche sotto il profilo sportivo, siamo Federazione Sportiva Automobilistica Nazionale.

La prossima settimana si terrà il Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza, circuito che l’ACI ha fortemente voluto, progettato e costruito. Monza è oggi il circuito più antico ancora in esercizio, situato all’interno del parco urbano più grande d’Europa. Un vero fiore all’occhiello che l’ACI ha donato all’Italia e che vuole continuare a valorizzare nel tempo.

In questa visione, siamo felici di partecipare a tavole rotonde, di collaborare in maniera sinergica con istituzioni, agenzie e imprese per rendere più accessibili i territori, sia attraverso strumenti digitali che infrastrutture fisiche.

Il nostro obiettivo primario resta garantire una mobilità sicura e sostenibile. Collaboriamo con il Ministero dell’Ambiente e dell’Istruzione per numerose attività nelle scuole, convinti che la sicurezza stradale sia prima di tutto una forma mentale. Vogliamo trasmettere ai più giovani l’importanza dell’attenzione e del rispetto delle regole alla guida. Se un bambino riceve un messaggio forte e chiaro sulla sicurezza, potrà portarlo anche a casa, influenzando positivamente anche gli adulti.

Attraverso i nostri impianti e circuiti, promuoviamo anche corsi specialistici di sicurezza stradale. Pensiamo che ci sia molto da fare per rafforzare la preparazione dei nuovi conducenti. L’esame di guida, seppur importante, non è sufficiente a garantire una formazione completa. Vogliamo mettere a disposizione dello Stato il nostro know-how per formare cittadini più consapevoli e responsabili sulla strada.

In sintesi, dopo 120 anni, l’ACI è pronta ad affrontare una profonda trasformazione. Vogliamo rinnovarci, ringiovanirci e guardare al futuro, lanciando da qui un messaggio di apertura e collaborazione."

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