23 Agosto 2025
Davide Passero, Amministratore Delegato di Alleanza Assicurazioni e Chief marketing & Product Officer di Generali Italia, in occasione in occasione del Meeting di Rimini 2025 "Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi", ha dichiarato ha Il Giornale d'Italia:
"Il tema della sostenibilità è oggi più che mai rilevante. L’Italia è un Paese che sta invecchiando: la popolazione è tornata ai livelli degli anni ’70, al netto di circa 5 milioni di immigrati. Tuttavia, negli anni ’70 gli over 65 rappresentavano il 10% della popolazione, oggi sono il 25%.
È fondamentale quindi garantire una vita dignitosa e longeva ai nostri concittadini. Credo si debba tornare a una visione di economia sociale di mercato, in cui pubblico e privato collaborano. L’industria assicurativa, in questo scenario, deve farsi trovare pronta. Abbiamo gli strumenti per affrontare le sfide legate alla previdenza integrativa, alla sanità e alla non autosufficienza. Serve un intervento di sistema, che coinvolga tutti gli attori.
L’educazione finanziaria é una questione di consapevolezza: capire che occuparsi di finanza non significa gestire grandi patrimoni, ma coltivare la cultura del risparmio, dell’investimento nel lungo periodo.
In Italia, purtroppo, il livello di educazione finanziaria è significativamente inferiore rispetto alla media europea. Le fasce più fragili sotto questo aspetto sono le donne e i giovani.
È quindi fondamentale che le istituzioni pubbliche si impegnino. È positivo che questo Governo abbia finalmente introdotto l’educazione finanziaria nella scuola dell’obbligo, dopo dieci anni di attesa. Anche i grandi operatori privati devono fare la loro parte. Come Gruppo Generali, organizziamo migliaia di eventi sul territorio, coinvolgendo centinaia di migliaia di persone, proprio per promuovere una cultura diffusa del risparmio e dell’investimento."
Come si possono incentivare i modelli di previdenza integrativa, soprattutto per le nuove generazioni?
"Va detto che la previdenza integrativa è già oggi incentivata fiscalmente in modo significativo. Non esistono altri strumenti di risparmio privato con incentivi così forti.
Il problema, ancora una volta, è culturale. Bisogna far comprendere che il futuro non può essere lasciato solo nelle mani dello Stato, che dovrà necessariamente concentrare le risorse sulle fasce più fragili della popolazione. Chi ne ha la possibilità, deve pensare anche a sé stesso, adottando strumenti di previdenza integrativa.
Per i giovani, il tema è cruciale: si intreccia con il tasso di occupazione e con i livelli di retribuzione. Un concerto di elementi che devono trovare compimento per garantire la sostenibilità e la tenuta sociale del sistema."
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