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Metta (Istituto Italiano di Tecnologia): "Con il Robotic Joint Lab sviluppiamo robot per monitoraggio, creazione e riciclo nelle infrastrutture industriali"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia: "Progetto di ricerca per la creazione di robot in grado di controllare lo stato delle infrastrutture, assistere i lavoratori e ottimizzare il riciclo dei materiali"

16 Luglio 2025

Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, in occasione della firma di un accordo strategico dalla durata triennale con a.Quantum (ACEA) per la costituzione di un Robotic Joint Lab, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Quali sono i principali obiettivi del Robotic Joint Lab?

"Si tratta di un progetto di ricerca, quindi ci siamo dati un programma di studio articolato in tre filoni principali.

Il primo riguarda il monitoraggio delle infrastrutture: l’obiettivo è sviluppare robot in grado di verificare lo stato delle infrastrutture e, potenzialmente, intervenire. Questi robot restituiranno informazioni utili agli operatori, che potranno così pianificare l’esecuzione di lavori, alcuni dei quali anche robotizzati.

Il secondo filone è dedicato alla realizzazione delle infrastrutture, con robot che supportano i lavoratori in attività operative, come forare, preparare materiali, sollevare pesi. In questo ambito, la robotica può contribuire a ridurre i rischi per la sicurezza dei lavoratori.

Infine, il terzo ambito riguarda la gestione dei rifiuti, in particolare il sorting, ovvero la separazione dei diversi materiali. Esistono già sistemi automatizzati, ma la robotica può aumentare ulteriormente l’efficienza, consentendo una separazione più accurata e un riciclo di qualità superiore."

A livello tecnico, quali sono le applicazioni tecnologiche utilizzate e quali sfide avete incontrato in questo progetto?

"Utilizziamo robotica integrata con componenti di intelligenza artificiale. I robot non sono necessariamente antropomorfi, spesso si tratta di veicoli mobili dotati di bracci e strumenti, anche molto sofisticati, come manipolatori. Su queste macchine applichiamo algoritmi di intelligenza artificiale che includono, ad esempio, visione automatica e controllo del movimento. Questi elementi rendono il robot più autonomo e intelligente. Naturalmente, è prevista una supervisione umana, ma questa può avvenire anche a distanza, non è necessario che l’operatore sia fisicamente vicino al robot."

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