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Inchingolo (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane): "Piano da investimenti da 100mld, ridisegniamo la mobilità del Paese e connettiamo territori"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Giuseppe Inchingolo, Chief Corporate Affairs, Communication & Sustainability Officer del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, a margine della seconda giornata di lavori dell'edizione 2025 de La Ripartenza di Nicola Porro, al Teatro Petruzzelli di Bari

12 Luglio 2025

Il Giornale d'Italia ha intervistato Giuseppe Inchingolo, Chief Corporate Affairs, Communication & Sustainability Officer del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, a margine della seconda giornata di lavori dell'edizione 2025 de La Ripartenza di Nicola Porro, al Teatro Petruzzelli di Bari:

"Noi siamo occupati per ridisegnare il sistema delle infrastrutture della mobilità nel Paese, come ha annunciato più volte l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato ingegner Donnarumma.

Abbiamo a terra un piano di investimenti da 100 miliardi che è un'opera mai realizzata da Ferrovie nel corso della storia.

Ridisegniamo di fatto la mobilità nel Paese. Aumentiamo di 1000 chilometri la rete dell'alta velocità, connettiamo nuovi territori e la connessione non è soltanto di mobilità ma in alcune aree davvero si tratta di connettere anche socialmente realtà, comuni, città e quindi opportunità.

La Napoli-Bari è uno di questi esempi. Oggi il tempo di percorrenza è superiore alle 4 ore". 

Napoli-Bari: i tempi

"Nel 2028, inizio 2029, quando l'opera sarà in esercizio, il tempo di percorrenza si dimezza e passa a 2 ore. Ma già a fine settembre, quando sarà aperto il primo tratto della Napoli-Bari, cioè la Napoli-Cancello, il tempo di percorrenza scenderà a 2 ore e 40. È una rivoluzione.

Ma le infrastrutture non segnano soltanto una nuova idea di Paese, nel frattempo creano anche occupazione".

Lavori e disservizi

"Sulla Napoli-Bari sono più di 7000 le persone impegnate tra operai, ingegneri, architetti e società che vi partecipano. Quindi creano anche una occupazione oltre che evidentemente, nel mentre ci sono queste opere, ci sono dei disservizi perché abbiamo dei tempi di percorrenza differenti rispetto al passato.

Fare opere infrastrutturali tenendo conto della orografia del nostro Paese è complicatissimo. Siamo un unicum al mondo e quindi naturalmente nel mentre queste opere di altissima ingegneria vengono realizzate, possono nascere degli inconvenienti che però l'altissima specializzazione dei nostri professionisti riesce sempre a superare.

Per dare una mole, oggi noi abbiamo 1200 cantieri, 700 cantieri per nuove realizzazioni e 500 di manutenzione ordinaria e straordinaria perché quello che si è spesso dimenticato in questo Paese è anche di manutenere l'esistente".

Emergenza incendi

"Gli incendi e altre cause esogene naturalmente non ci possono vedere impegnati in prima linea se non per quello di avere dei sistemi, e questo lo abbiamo fatto negli ultimi sei mesi, per questo la percentuale della puntualità è aumentata. Noi possiamo naturalmente organizzarci nella gestione dell'emergenza, dopodiché se la rete è attraversata da un incendio il treno non può fare altro che fermarsi".

Questione tratta Roma-Napoli

"Emergenze ci sono sempre lì dove ci sono dei cantieri. Tenga conto che in tutto il resto del mondo quando ci sono delle dei cantieri aperti quelle tratte vengono chiuse.

In Germania è eclatante la tratta tra Berlino e Monaco di Baviera, non certo due città marginali. Perché si lavora meglio e lo si fa anche con  investimenti minori. Lavorare con le tratte in esercizio è molto più complicato, ma noi lo facciamo perché come dice sempre l'ingegner Donnarumma noi siamo un'azienda di Stato e quindi dobbiamo preoccuparci dei cittadini e quindi delle esigenze dei pendolari".

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