08 Luglio 2025
Valeriano Antonioli, CEO di Lungarno Collection e Portrait Hotels, in occasione dell'undicesima edizione dell’Altagamma Consumer and Retail Insight è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Oggi si è parlato di top-tier e consumatore aspirazionale. In che modo cercate di attirare nuovi clienti e consolidare il rapporto con la clientela fidelizzata?
"Noi, come orientamento del Portrait e della Lungarno Collection, abbiamo sempre cercato di personalizzare il soggiorno. Abbiamo sentito anche oggi da un collega come in un pernottamento al Portrait di Roma, non bevendo alcol ma solamente Coca Cola, al terzo soggiorno ha trovato una montagna di Coca Cola diverse. Questa era solo una piccola storia che fortunatamente non ho raccontato io, ma ha raccontato un mio collega sulle esperienze personalizzate, dove cerchiamo di toccare il cuore e la mente dei nostri ospiti e creiamo loyalty. E se poi queste storie possono essere anche raccontate e trasmesse, trasformiamo i nostri ospiti a qualsiasi livello in grandi ambasciatori per noi."
Come è cresciuto Portrait?
"Portrait è cresciuto partendo dal 2013, quando abbiamo creato il Portrait Roma trasformando una residenza nel Portrait Rome. Poi subito dopo con il progetto per Firenze e da dicembre 2022 con il Portrait Milano, che oggi è il nostro flagship e, direi con tanta gratitudine, uno degli alberghi più rilevanti di Milano."
Come pensate che possa crescere il vostro settore nei prossimi anni?
"Crediamo che con l'aumento generalizzato del benessere anche nei mercati orientali, i viaggiatori continueranno a viaggiare e aumenteranno anche di numero. Anche se al momento viviamo con dei trend e delle minacce problematiche di guerre, di inflazione, di dazi e di quant'altro, crediamo che il mercato del turismo continuerà a crescere."
"Io non sono comunista", qual è la storia dietro questo slogan?
"Il 'Non sono comunista' deriva da un signore che è arrivato in Italia 35 anni fa, partendo dal Sud America attraverso la Spagna e arrivando a Milano. Trovò la sua collocazione davanti al garage dell'ex seminario arcivescovile di Corso Venezia e per 35 anni si è fatto conoscere dal grande pubblico di Milano perché aveva sempre un cartello appeso con scritto 'Non sono comunista'. Questo signore l'ho conosciuto nel 2013, quando per caso entrai per la prima volta in contatto con l'ex seminario che oggi è il Portrait di Milano. Ci ha dato una mano facendo dei lavoretti, come innaffiare le piante. Quando siamo arrivati al 2022 ed abbiamo aperto l'albergo, lui aveva più di 70 anni e ovviamente ci dispiaceva che a causa dell'apertura dell'albergo avrebbe perso la sua opportunità, così l'abbiamo aiutato ad ottenere un passaporto, a creare un conto in banca con una filiale a Milano e una in Sudamerica, a fare delle visite mediche. Lo abbiamo accompagnato all'aeroporto per tornare a casa. Per cui il Portrait è un ritratto di tante storie umane collegate con la sua creazione."
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