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Renna (Fastweb+Vodafone): "Siamo in una guerra continua di cybersecurity: fronteggiamo più di 30.000 attacchi informatici"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Walter Renna, Amministratore delegato di Fastweb+Vodafone: "Necessario creare data center su applicazioni innovative per contribuire alla rivoluzione digitale"

05 Luglio 2025

Walter Renna, Amministratore delegato di Fastweb+Vodafone, in occasione della summer edition della quinta edizione del “Forum in Masseria”, la rassegna economica e politica organizzata da Bruno Vespa e Comin & Partners a Manduria, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

In che modo state investendo per garantire resilienza e sicurezza delle reti in un contesto di crescente complessità e attacchi informatici? 

"Stiamo investendo in rete e questo è il primo passo. Stiamo investendo con le nostre risorse, con le nostre persone. E lo stiamo facendo non solo per le reti di telecomunicazione, ma anche per quello che riguarda l'intelligenza artificiale. Abbiamo già investito in un supercomputer, cioè un data center di ultima generazione, necessario per addestrare i modelli di intelligenza artificiale. Lo stiamo facendo anche sulle piattaforme applicative. Abbiamo creato un nostro modello di intelligenza artificiale generativa, addestrata in italiano, che permette sicurezza, efficacia e compliance con tutte le norme che vanno dalla privacy, che vanno al copyright ma anche alle ACT, per offrire alle aziende e alle pubbliche amministrazioni un percorso sicuro e affidabile rispetto all'intelligenza artificiale."

L'adozione di tecnologie emergenti può contribuire a migliorare, secondo lei, la sicurezza nelle infrastrutture critiche?

"Assolutamente sì. Se viene fatto con un approccio intelligente. Ci sono alcune applicazioni che potranno finire sugli APR Scheler, ossia le grandi aziende americane del cloud come Amazon, Google, Microsoft. Ma ci sono alcune applicazioni critiche  legate alla sanità, legate alla sicurezza e alla difesa che è necessario che restino sui data center sicuri in Italia perché la sicurezza del dato è fondamentale se vogliamo utilizzare al meglio questa tecnologia."

E quanto è importante sviluppare una cultura diffusa della sicurezza digitale?

"È fondamentale: siamo in una guerra continua di cyber sicurezza e l'Italia è uno dei Paesi più attaccati al mondo quindi dobbiamo dotarci delle competenze e degli strumenti per reagire a questa minaccia. Noi come Fastweb Vodafone ogni mese fronteggiamo più di 30.000 attacchi informatici, è un'enormità e con gli strumenti attuali riusciamo a combatterlo. Però bisogna investire sulle competenze, che è davvero il primo passo se vogliamo fronteggiare questa minaccia."

E un'ultima domanda come vede l'evoluzione del ruolo delle telecomunicazioni nel costruire un ecosistema digitale affidabile e soprattutto sicuro?

"Hanno un ruolo centrale perché le infrastrutture oggi trasportano i dati, quindi trasportano l'asset più strategico di un Paese, che siano i cittadini privati o che siano aziende pubbliche amministrazione. I dati sono l'asset più importante che abbiamo ecco che le telecomunicazioni possono avere un ruolo possono sviluppare innovazione, creare appunto data center su queste applicazioni innovative per contribuire alla rivoluzione digitale alla rivoluzione dell'intelligenza artificiale." 

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