05 Luglio 2025
Toni Volpe, Amministratore delegato di Nadara, in occasione della summer edition della quinta edizione del “Forum in Masseria”, la rassegna economica e politica organizzata da Bruno Vespa e Comin & Partners a Manduria, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Qual è l'impatto che i dazi americani stanno avendo sulle attività e sulle catene di fornitura di Nadara?
"Al momento nessuno, nel senso che le catene di fornitura in questo momento sono catene europee o asiatiche, quindi l'impatto è più che altro su quello che sarà il costo dei componenti dei materiali per il mercato nordamericano, a meno che non ci siano poi ripercussioni a catena. Cioè l'alleanza americana europea porterà anche ad avere un atteggiamento diverso rispetto alle forniture dall'Asia facendo imporre o imponendo dei dazi in Europa su quelle che sono le forniture che vengono da quei mercati."
Avete adottato pratiche specifiche per ottimizzare la fiscalità in chiave di crescita e sostenibilità?
"La fiscalità può essere una leva anche per incentivare una crescita, per esempio nel settore delle rinnovabili. Il mercato americano è un esempio da questo punto di vista, nel senso che funziona ormai dal 1992 attraverso incentivi di natura fiscale sia per per la creazione di produzione da fonti rinnovabili ma recentemente anche per la realizzazione di manifattura all'interno del Paese. E peraltro anche l'amministrazione Trump ha recentemente modificato un po' questo regime di incentivi, ma non lo ha eliminato del tutto e anzi sarà disponibile ancora per alcuni anni."
E invece cosa potrebbe fare il governo italiano per ridurre il costo dell'energia?
"Il costo dell' energia è assolutamente un tema importante per la competitività delle nostre industrie. Dal nostro punto di vista, un ricorso maggiore alle rinnovabili consente di abbassare nel lungo periodo il prezzo dell'energia, proprio perché le rinnovabili hanno un cosiddetto "costo marginale" che è molto basso, e quindi possono definire sul mercato un prezzo molto più basso di quello che possono fare gli impianti a gas. Quindi più rinnovabili vuol dire più indipendenza energetica, ma vuol dire anche un costo minore. L'altro tema è scegliere delle tecnologie rinnovabili che consentano anche di creare dei posti di lavoro perché poi non bisogna guardare solamente come dire a ciò che fa la rinnovabile sul settore elettrico ma ciò che fa quella tecnologia dal punto di vista dello sviluppo di una filiera industriale che può portare a maggiori posti ed occupazione."
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