05 Luglio 2025
Fabio Fritelli, Amministratore Delegato NEXTCHEM (Maire),in occasione della summer edition della quinta edizione del “Forum in Masseria”, la rassegna economica e politica organizzata da Bruno Vespa e Comin & Partners a Manduria, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia:
In che modo l’attuale costo dell’energia impatta la capacità di innovare? E come NextChem risponde a questa sfida?
"Il costo dell’energia è l'elemento principale di costo che incide sulle decisioni di investimento nei processi di trasformazione dell’energia stessa in prodotti necessari: per alimentarsi, per costruire polimeri o per muoversi. La possibilità di sperimentare nuove tecnologie in aree dove il costo dell’energia è competitivo rappresenta chiaramente un valore aggiunto neii Paesi dove l’energia costa poco, questo consente maggiore innovazione, al contrario di quanto accade in Paesi come l’Italia, e in Europa in generale, dove il costo elevato dell’energia diventa un fattore che ostacola il ciclo industriale."
E l’attuale quadro normativo europeo favorisce una transizione equa e competitiva per l’industria italiana? Stiamo andando verso un sistema normativo più variegato? Come si può raggiungere una vera pluralità?
"Sì, quello che è successo negli ultimi due anni è che la transizione energetica non sta avvenendo in modo uniforme, ma in maniera diversificata a livello geografico. Ogni nazione, regione o continente sta trovando il proprio modo di affrontarla, e a velocità diverse. L’Europa ha un’opportunità, oltre quella di esplorare quanto più possibile il settore delle energie rinnovabili, per diversificare rispetto alle fonti fossili, c’è la possibilità di utilizzare i rifiuti come fonte energetica, ed è qualcosa che noi già facciamo nel nostro gruppo, grazie alle nostre tecnologie. Si sta aprendo un nuovo capitolo, che è quello dell’energia nucleare. Si tratta, oggettivamente, dell’unica fonte energetica affidabile e disponibile in grandi quantità, in grado di supportare la trasformazione del sistema industriale verso un modello alimentato da combustibili a basso impatto carbonico."
E in un contesto geopolitico instabile, quali leve può utilizzare l’industria per rendersi meno esposta a futuri shock energetici?
"In un contesto geopolitico molto complesso, il modo per ottenere indipendenza energetica e competitività allo stesso tempo è proprio quello di esplorare fonti alternative ai combustibili fossili che noi non possediamo ma che abbiano caratteristiche come il nucleare come alta intensità energetica e disponibilità costante nel tempo, necessarie per garantire continuità alla produzione industriale."
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