03 Luglio 2025
Letizia D'Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer di AXA Italia, in occasione della quinta tappa del roadshow "Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – AXA incontra il territorio" è stata intervistata da Il Giornale d'Italia.
Siete giunti al quinto appuntamento di questo format sul clima che coinvolge il territorio italiano sulla prevenzione e mitigazione del rischio climatico. Quali sono i motivi di questo ciclo di incontri?
"Questo ciclo di incontri nasce dalla volontà di stabilire un dialogo costruttivo con il territorio, le istituzioni locali nazionali, le associazioni di categoria, i nostri agenti e le compagnie su un tema che per noi è veramente importante e ormai direi anche molto urgente che è quello del cambiamento climatico. Lo vogliamo fare attraverso un approccio diverso partendo dai dati, perché è molto importante per la consapevolezza delle persone sapere che cosa succede sul cambiamento climatico localmente e questo lo facciamo attraverso la nostra società Axa Climate che si avvale della collaborazione di più di venti PSG in cambiamento climatico e data scientist che ci danno la proiezione di cosa succede sul territorio in 25 anni. Questo ci aiuta a capire qui in Piemonte, a Torino, quali saranno le conseguenze concrete del cambiamento climatico sulle vite delle persone, sulle compagnie e quindi anche sull'economia. Noi in Piemonte complessivamente nel 2024 abbiamo pagato più di 8000 clienti che hanno avuto dei CAT NAT, quindi degli eventi estremi, 30 milioni, 26 soltanto nell'area di Torino, e questa cosa per noi è veramente importante, perché non vogliamo essere soltanto i pagatori, vogliamo essere coloro che prevengono questo tipo di eventi, perché sappiamo l'impatto sociale che hanno. Questo è il motivo per cui questi eventi per noi hanno un duplice obiettivo: il primo quello di creare awareness e di creare consapevolezza di quali sono le conseguenze attraverso un approccio che diventi scientifico; il secondo quello di creare un contatto fra tutti coloro che possono essere attori del cambiamento e che hanno la responsabilità di agire sempre con maggiore tempestività."
Come si sta muovendo AXA Italia per accompagnare la società nella transizione climatica?
"Sposiamo un approccio che dovrebbe essere a 360 gradi perché quello del cambiamento climatico è un problema complicato e che richiede quindi delle soluzioni complesse. Significa che tutti quanti gli attori, a vario livello e in vari modi, debbono avere la loro parte e debbono prendere responsabilità sulle strutture di adattamento e prevenzione rispetto al cambiamento climatico. Noi come AXA abbiamo tre attività fondamentali: la prima l'abbiamo lanciata un po' di tempo fa attraverso la Luiss, abbiamo una nuova cattedra che si chiama AXA Research Lab for Climate Change, Risk and Justice che studia il ruolo delle assicurazioni nel capire qual è l'impatto sociale, come le assicurazioni possono agire perché ricordiamo che i danni catastrofali in realtà li paghiamo tutti e spesso in molti casi anche le categorie più deboli; la seconda è questo ciclo di roadshow che vogliamo continuare a fare in tutta Italia per poter portare la nostra consapevolezza a tutte le regioni e a tutti i territori; il terzo è il nostro approccio sulla gestione dei sinistri in termini di catena e l'abbiamo voluto fare in maniera molto tempestiva. Abbiamo lanciato un nuovo servizio che si chiama Prometeo che ha l'obiettivo di poter preventivamente avvisare tutti i nostri clienti che hanno dei beni o sono personalmente esposti a degli eventi catastrofali attraverso gli sms o delle push e poi diamo loro anche dei consigli per comportarsi correttamente in caso di evento naturale; quando l'evento finisce, diamo loro in automatico il link per poter aprire un sinistro, per poterli aiutare, per poter far arrivare subito le società di recovery e poterli rimettere in condizione velocemente di continuare a vivere la loro vita o alle aziende a ripristinare le loro attività."
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