04 Giugno 2025
Massimo Scaglioni, Coordinatore di Cattolicaper il Turismo, in occasione della presentazione dell'evento "Giubileo 2025, Pratiche di viaggio spirituale e impatto sui territori", è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Oggi verrà presentata una ricerca sulle dimensioni religiose e turistiche del Giubileo. Quale impatto, anche a livello turistico, ha avuto questo importante evento?
"Il Giubileo della Speranza, il Giubileo 2025, è un grande evento spirituale, di fede e religioso, ma è anche un evento che, come sempre, ha un impatto sui territori.
Nella nostra ricerca, che è ancora in corso e sarà ulteriormente sviluppata nel corso dell’anno abbiamo cercato di individuare le dimensioni che questo evento ha attivato. Abbiamo individuato quattro dimensioni diverse. C'è una dimensione più strettamente cittadina, anche perché questo è un Giubileo molto "romanocentrico", con le quattro, più una, Porte Sante.
Tuttavia, abbiamo già osservato, nei primi mesi dell’anno, un effetto anche sui territori limitrofi, come la regione e l’Umbria, all’interno di un quadro di turismo spirituale, che spesso si intreccia con forme di turismo più strettamente culturale.
Ci sono poi due dimensioni inedite molto interessanti: la dimensione virtuale, ossia l’utilizzo di una serie di strumenti digitali come le app, che consentono anche di fare visite virtuali nei luoghi del Giubileo e la dimensione mediatica, ovvero come il Giubileo viene raccontato dai media e quale effetto questo racconto ha nel tempo.
Un effetto che spesso si manifesta in modo posticipato, vedremo gli effetti di questo grande evento anche nei prossimi mesi e sicuramente negli anni futuri, anche in connessione con gli eventi accaduti nella primavera di quest’anno come il conclave e l’elezione del nuovo Papa."
Avete analizzato anche la figura del viaggiatore, quindi del pellegrino. Che cosa è emerso?
"Sì, abbiamo cercato di analizzare questa figura, e lo faremo in modo più approfondito con una vera e propria indagine sui viaggiatori, intervistando sia italiani che stranieri. Abbiamo identificato, al centro, la figura più tradizionale del pellegrino: colui che arriva appositamente per il Giubileo e attraversa le Porte Sante. Accanto a questa figura più tradizionale, però, ne emergono altre che vengono toccate dal tema della spiritualità in modi differenti. È come se la spiritualità, o meglio l’occasione di un viaggio spirituale, rappresentasse un'opportunità per muoversi, per andare incontro non solo ai luoghi della fede, ma anche a quelli della cultura come chiese e basiliche."
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