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De Luca (Spes Academy): "Stiamo vivendo una rottura tra Europa e USA; l'UE può rafforzarsi in sicurezza e competitività economica e attrattività"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Valerio De Luca, Fondatore e direttore SPES Academy: "L’Europa ha perso terreno nell’IA, dominata da USA e Cina, ma può ancora contribuire grazie al suo capitale umano di alta qualità"

14 Maggio 2025

Valerio De Luca, Fondatore e direttore SPES Academy, in occasione della lectio magistralis di Elena Goitini "Ridisegnare il futuro: come le dinamiche globali offrono all'Europa l'occasione di reinventarsi" è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Qual è il messaggio che sperate che arrivi ai partecipanti tramite questa lectio magistralis? 

"L'importanza e il ruolo che in questo contesto internazionale può giocare l'Europa e il sistema Italia. Siamo di fronte ad una rottura di un matrimonio, quello tra gli Stati Uniti e l'Europa, che tanto ci aveva rassicurato. E questa crisi, viene un po' da lontano già dai tempi della crisi nel 2008 poi successivamente con il Covid. Gli Stati Uniti stanno avendo livelli alti di indebitamento con l'Amministrazione Trump stanno riconvertendo tutta una serie di iniziative che guardano come sappiamo all'interno quindi il diciamo così gli Stati Uniti non vogliono più giocare il ruolo globale dell'impero che in qualche modo aiuta i vari Stati. Il messaggio che vogliamo lanciare oggi apre un grande spazio di opportunità per l'Europa che può giocarsi su vari livelli. Innanzitutto quello della sicurezza e della competitività. Abbiamo grandi aziende importanti pensiamo nel mondo della sicurezza Leonardo pensiamo in Germania Rheinmetall o addirittura in in Francia. Creare degli importanti campioni nazionali sui quali poter investire con importanti investimenti anche nella cornice NATO in modo da rilanciare il tema della sicurezza. Il tema della competitività è un tema molto importante; in questo caso l'Europa dovrà sicuramente semplificare la parte burocratica e normativa per essere più competitiva nell'attrazione degli investimenti esteri, sui temi delle tecnologie ma anche soprattutto sui temi della manifattura. Sappiamo che abbiamo tra virgolette perso il treno dell'intelligenza artificiale perché ci vogliono degli investimenti massicci fatti già in passato. Quindi da questo punto di vista la sfida con la Cina e gli Stati Uniti non può essere colta però noi possiamo in qualche modo supportare le relazioni transatlantiche da questo punto di vista. Quindi sul lato dell'innovazione possiamo sicuramente aiutare sui temi, visto che abbiamo un capitale umano formato molto bene dal punto di vista dei ricercatori, delle università e quindi il sistema da questo punto di vista regge. Quindi il capitale umano europeo può aiutare a supportare nella gara verso la supremazia tecnologica gli Stati Uniti. Da questo punto di vista non saremo magari protagonisti ma possiamo giocare comunque un ruolo importante e quindi siamo qui appunto a formare dei giovani talenti una nuova classe dirigente e quindi con una prospettiva europea il fatto che oggi siamo appunto qui nella sede della rappresentanza Italia del Parlamento europeo è anche un segnale importante."

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