09 Maggio 2025
Alessandro Giungi, Presidente Commissione Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026, Comune di Milano, in occasione della XXV edizione di Futuro Direzione Nord tenutasi oggi presso l’Auditorium di Assolombarda a Milano, è stato intervistato da Il Giornale D’Italia.
Cosa rappresenta per Milano e la Lombardia un appuntamento come futuro direzione Nord, soprattutto in un contesto geopolitico così complesso e in vista delle Olimpiadi 2026?
“Un appuntamento come 'Futuro Direzione Nord' rappresenta un punto di riferimento importante, perché si configura come uno spazio di incontro tra politica, imprenditoria e tutte le forze dinamiche della città di Milano e dell’intera Lombardia. In vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026, questo dialogo diventa ancora più cruciale, poiché coinvolge molteplici dimensioni: quella sportiva, valoriale, economica e infrastrutturale. Milano e la Lombardia sono chiamate a realizzare opere strategiche che non solo prepareranno il territorio ad accogliere un evento di rilievo mondiale, ma contribuiranno anche al suo sviluppo e rafforzamento. 'Futuro Direzione Nord' si afferma così come un luogo di confronto aperto, a 360 gradi, essenziale per orientare in modo condiviso le scelte e le azioni future.”
Ci parla di questi investimenti e delle azioni previste per accogliere gli atleti, le delegazioni, i turisti. Come si sta lavorando per garantire un'ospitalità che sia davvero accessibile e inclusiva?
“Per quanto riguarda l’accoglienza degli atleti olimpici e paralimpici, siamo ormai in dirittura d’arrivo con i lavori del Villaggio Olimpico e Paralimpico, che sorgerà nell’ex scalo di Porta Romana. Ospiterà circa 1.700 atleti durante le Olimpiadi e successivamente per le Paralimpiadi. Una volta conclusi i Giochi, l’area verrà riconvertita nel più grande studentato d’Italia, e uno dei più grandi d’Europa, destinato a 1.700 studentesse e studenti che verranno a studiare a Milano. Si tratta di un progetto molto rilevante, arricchito anche dalla presenza di un grande parco pubblico. Un altro aspetto fondamentale è l’accessibilità della città. In vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi, sono in corso interventi importanti, anche grazie a fondi europei, come l’installazione di nuovi ascensori nelle linee metropolitane M1 e M2, che finora ne erano sprovviste. È vero che questi lavori comportano alcuni disagi temporanei, ma sono interventi essenziali per migliorare la mobilità urbana. Questi ascensori non saranno utili solo alle persone con disabilità motorie, ma anche, ad esempio, alle mamme con passeggini o a chi ha difficoltà nei movimenti. Ritengo che siano interventi molto positivi, che lasceranno un’eredità importante per la città."
Secondo lei quale sarà poi l'eredità più grande che Milano potrà raccogliere in termini di attrattività turistica e qualità dei servizi dopo il 2000 e 26?
“Credo che l’eredità più grande che Milano potrà raccogliere dopo il 2026 sarà un rafforzamento della sua attrattività turistica e della qualità complessiva dei servizi offerti. Dovremo riuscire a lasciare un’impressione positiva, così com’è avvenuto con Expo 2015, un evento che ha funzionato molto bene e che ha contribuito in modo significativo all’aumento dei flussi turistici, soprattutto internazionali. Oggi Milano è infatti la terza città più visitata d’Italia. Lo stesso obiettivo vale per le Olimpiadi e Paralimpiadi: dobbiamo trasmettere l’immagine di una città efficiente, capace di gestire grandi eventi, con un sistema di trasporti pubblici efficace, elevati standard di sicurezza e servizi in grado di rispondere con prontezza alle esigenze dei visitatori. In questo senso, un ruolo fondamentale lo avranno anche i volontari: la Fondazione Milano Cortina sta selezionando 18.000 volontari per tutte le sedi olimpiche, e una parte significativa sarà presente proprio a Milano. Sono convinto che questo lavoro sarà determinante per offrire un'accoglienza di qualità e contribuire al successo dell’evento.”
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