Savaresi (Politecnico di Milano): "L'auto a guida intermodale nuovo modello di mobilità, in 3 anni potrebbe aprire al pubblico"
Il Giornale d'Italia ha intervistato Sergio Matteo Savaresi, Professore Ordinario di Automatica Politecnico di Milano: "Oggi ha guidato un’Intelligenza Artificiale: vogliamo passare dalla ricerca all’industria, ma serve una norma che consenta di togliere il supervisore dal volante"
Sergio Matteo Savaresi, Professore Ordinario di Automatica Politecnico di Milano, in occasione la presentazione del progetto "Serravalle Future Drive", per presentare e vedere il primo test a livello italiano di auto a guida autonoma che percorrerà un tragitto intermodale, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Quali sono state le spinte e le sfide per la realizzazione di questo progetto di sperimentazione di guida multimodale?
"La spinta è molto importante, l'auto autonoma è un concetto che rivoluzionerà l'intero comparto della mobilità, quindi è una sfida che dobbiamo assolutamente affrontare. La Cina e gli Stati Uniti hanno lavorato tanto, sono andati molto avanti, l'Europa è rimasta molto indietro. La spinta che abbiamo avuto e anche la sfida è stata quella di sviluppare in Europa, in Italia e soprattutto a Milano questa tecnologia. Oggi abbiamo fatto vedere dove siamo arrivati con la ricerca accademica insieme a dei partner industriali, la prossima sfida è trasformare un progetto importante di ricerca già molto avanzato in un progetto industriale per avere la capacità in Italia di sviluppare questa tecnologia e di trasformarla in un progetto effettivamente disponibile al pubblico. Il fatto che con questa tecnologia si possa veramente rivoluzionare il modello di mobilità non è ancora pienamente colto al grande pubblico che continua a pensare all'auto autonoma come una cosa futuristica o come un gadget per l'auto privata, ma in realtà è un abilitatore di un nuovo modello di mobilità molto più sostenibile."
Qual è il ruolo dell'Intelligenza Artificiale in un progetto come questo?
"Semplificando un po' potremmo semplicemente dire che oggi quest'auto è stata guidata da un'Intelligenza Artificiale. Oggi alla guida c'era un supervisore umano che era lì per verificare che tutto funzionasse, ma di fatto questi tre chilometri sono stati fatti da un'Intelligenza Artificiale: più tecnicamente all'interno di questo grosso software che ha guidato la macchina oggi ci sono in alcuni pezzi delle reti neurali che sono considerate il prototipo dell'Intelligenza Artificiale. Quindi che è tutta un'Intelligenza Artificiale che contiene alcune reti neurali che sviluppano alcuni dei compiti che avete visto fare oggi all'automobile."
Quando sarà possibile vedere in azione per il pubblico la prima auto a guida multimodale?
"Questo richiede un cambio normativo, in particolare la possibilità di togliere il supervisore dietro al volante, che oggi è obbligatorio per motivi di sicurezza. Ci aspettiamo che nel giro di 2 o 3 anni la normativa faccia questo passo e a questo punto potremmo esser pronti per renderlo un servizio disponibile al pubblico."
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