16 Aprile 2025
Gianluca Maione, Head of Intermediary Sales Italy di Franklin Templeton Investments, in occasione del Salone del Risparmio 2025, ha dichiarato:
“Il nostro compito oggi, e anche nel prossimo futuro, è quello di tradurre in ambito finanziario i cambiamenti che osserviamo dal punto di vista sociologico e demografico. In particolare, ciò che mi interessa è l’impatto sulla pianificazione del risparmio. C'è una battuta classica: ‘non vorrai mica essere il più ricco del cimitero’. Ma oggi, con l’allungarsi della vita media, forse dovremmo dire: ‘non vorrai mica essere un centenario senza una lira?’.
Il vero nodo è il decumulo, ovvero la gestione del patrimonio nella fase in cui si smette di lavorare. Sopravvivere ai propri risparmi è una questione concreta, che spesso viene sottovalutata: un po’ per scaramanzia, un po’ perché ci sembra ancora lontana nel tempo. Ma è proprio ora che va pianificata.”
“Il legame tra innovazione e longevità è sempre più stretto. Pensiamo ai progressi della medicina e della prevenzione: dall’alimentazione corretta all’esercizio fisico, fino alla genomica, che oggi ci permette di prevedere la probabilità di sviluppare alcune malattie grazie all’analisi del DNA. Questo ha effetti diretti sull’aspettativa di vita.
Ma l’innovazione è ovunque: un esempio che mi ha colpito arriva dalla Silicon Valley, dove è stato creato un cucchiaio capace di simulare il gusto del sale attraverso leggere scariche elettriche. Per chi soffre di ipertensione, può fare la differenza: meno sodio, più salute, più longevità. Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, e il nostro compito è traslare questi cambiamenti nei portafogli e nella gestione del risparmio.
Dal punto di vista demografico, stiamo assistendo a una polarizzazione: da una parte i baby boomer, oggi over 65, nella fase del post-accumulo, e dall’altra le nuove generazioni, che saranno protagoniste del più grande passaggio generazionale di ricchezza della storia. Due mondi agli antipodi, con bisogni e priorità completamente diversi.”
“Chi ha più di 65 anni cerca sicurezza e sostenibilità nel decumulo: il suo obiettivo principale è non sopravvivere ai propri risparmi. Le nuove generazioni, invece, hanno una visione completamente diversa, che spesso ancora fatichiamo a comprendere appieno.
Secondo una nostra ricerca, solo il 50% dei loro portafogli sarà costituito da asset tradizionali – azioni, obbligazioni e strumenti alternativi. L’altra metà sarà formata da asset class oggi ancora inesplorate, legate alle nuove tecnologie e, in particolare, alla blockchain, che renderà possibile una fortissima personalizzazione del portafoglio.
L’investitore di nuova generazione non vuole solo rendimento: vuole essere rappresentato nel proprio portafoglio. Vuole asset che esprimano la sua identità, i suoi valori, le sue passioni: asset emozionali, sociali, che mostrino impegno e senso di appartenenza. Parliamo di musica preferita, opere d’arte, teatro – tutto ciò che può essere tokenizzato.
Grazie alla tokenizzazione, sarà possibile accedere a beni fino ad ora riservati a pochi: come acquistare una quota di un Picasso da 20 milioni di euro, o possedere una parte digitalizzata di una sneakers da collezione. Tutto sarà investibile. E questa nuova frontiera sarà una componente fondamentale nei portafogli del futuro.”
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