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Tagliabue (Assogestioni) : “Lavoriamo per rilanciare PIR e armonizzare capitali europei; €1.500 mld di liquidità in Italia, opportunità e responsabilità”

L’intervento di Cinzia Tagliabue, Vicepresidente di Assogestioni e CEO di Amundi : “Troppa prudenza, i risparmiatori si concentrano sull’obbligazionario e trascurano l’azionario”

15 Aprile 2025

Cinzia Tagliabue, Vicepresidente di Assogestioni e CEO di Amundi, in occasione del Salone del Risparmio 2025 ha dichiarato:

"Vorrei ripartire da un dato già emerso questa mattina: in Italia ci sono 1.500 miliardi di euro in liquidità. Questo rappresenta una grande opportunità, ma è anche una responsabilità che abbiamo come industria, per cercare di canalizzare al meglio queste risorse, con un orizzonte di lungo periodo e un approccio paziente.

Tuttavia, dobbiamo confrontarci con la realtà attuale. L’attuale livello dei tassi di interesse, particolarmente elevato, ha spinto i risparmiatori italiani a concentrarsi soprattutto sugli investimenti a reddito fisso, in particolare sull’obbligazionario. Questo è avvenuto a discapito dell’azionario, come dimostra il fatto che in Italia la propensione verso questa asset class è tra le più basse d’Europa, con una quota che si aggira tra il 15 e il 17%, considerando sia gli investimenti diretti sia quelli tramite fondi comuni.

Nell’ultimo anno abbiamo osservato una lieve ripresa dei Piani Individuali di Risparmio, ma anche in questo caso la tendenza prevalente resta focalizzata sul debito. È evidente come ci sia una forte ricerca di protezione, ma ancora poca attenzione alla salvaguardia del capitale dall’inflazione e alla possibilità di farlo fruttare investendo nell’economia reale.

Diverso è il comportamento del mondo più sofisticato degli investitori professionali e istituzionali, che per loro natura possono avvicinarsi più facilmente agli investimenti reali e non quotati.

Per questo motivo, il nostro compito come industria è capire le ragioni di questa prudenza eccessiva da parte dei risparmiatori e trovare gli strumenti adatti per aiutarli a cogliere le opportunità offerte dal mercato, anche se queste appaiono oggi più volatili e difficili da interpretare. È in questo contesto che la consulenza diventa centrale, per accompagnare i clienti verso strumenti come i piani di accumulo o i PIR più orientati all’azionario, che permettono un’esposizione graduale al mercato, offrono benefici fiscali e favoriscono il sostegno all’economia reale.

Il ruolo degli asset manager è quello di individuare le soluzioni giuste, mentre ai consulenti spetta il compito di guidare i clienti in questo percorso di crescita e consapevolezza. Come industria, continueremo a lavorare attivamente sulla formazione e sulla comunicazione, strumenti indispensabili affinché le persone sviluppino una maggiore competenza nelle scelte di investimento. Al contempo, ci impegneremo a livello europeo per portare idee concrete capaci di favorire una maggiore armonizzazione dei capitali, e ci concentreremo in modo particolare sul mercato italiano, con l’obiettivo di rilanciare i Piani Individuali di Risparmio e indirizzarli verso investimenti più strategici e sostenibili nel tempo".

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