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Feltrin (FederlegnoArredo): "Il prodotto avrà un percorso definito verso uno smaltimento corretto; la preoccupazione sui dazi non è scomparsa ma ci auguriamo che possa prevalere il buon senso"

Il Giornale D'Italia ha intervistato Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo e del Consorzio Nazionale Sistema Arredo: "Siamo in anticipo rispetto a ciò che l'Europa renderà obbligatorio tra qualche anno, sviluppando un sistema che genera valore invece di essere visto come un costo"

10 Aprile 2025

Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo e del Consorzio Nazionale Sistema Arredo, in occasione della firma dell'accordo di programma con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che dà il via a un periodo di testi per la gestione del fine vita dei mobili, è stato intervistato da Il Giornale D'Italia.

Per l'industria dell'arredo cosa rappresenta la firma di questo accordo?

"Con questo accordo stiamo costruendo il futuro, perché abbiamo posto le basi per il trattamento del prodotto finito. Fin dalla sua nascita, il prodotto avrà un percorso definito che lo accompagnerà lungo tutta la sua vita. A partire da un buon progetto iniziale, basato sul principio dell’eco-design, i prodotti che usciranno da questi processi saranno pensati per un futuro in cui siano garantite riparabilità, riuso e, infine, uno smaltimento corretto quando non sarà più possibile riutilizzarli. Per il nostro settore, leader mondiale nel mercato dell’arredo, era fondamentale aggiungere questo tassello, che dimostra ancora una volta come essere leader significhi essere promotori di innovazione e questo, per noi, è un esempio di innovazione orientata a lasciare un mondo più pulito e più organizzato anche sotto il profilo dello smaltimento."

Come può influire sulla competitività delle imprese a livello internazionale?

"Pensiamo che questo ci darà maggiore forza in termini di competitività, perché siamo in anticipo rispetto a ciò che l’Europa renderà obbligatorio tra un anno o due. Abbiamo scelto di partire prima per riuscire a fare bene, creando un sistema che sia sostenibile anche dal punto di vista economico e che, quindi, generi valore. Non deve essere visto come un costo aggiuntivo, ma come un’opportunità. Un’opportunità che in futuro si sarebbe comunque presentata con l’introduzione dell’obbligatorietà, forse con costi maggiori, dovendo adattare modelli non adatti o poco sinergici con la nostra struttura. Abbiamo voluto prepararci per tempo, per avere un sistema il più leggero possibile, ma allo stesso tempo in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità al 100%."

Ieri sera Trump ha annunciato la sospensione dei dazi per 90 giorni, cosa ne pensa e cosa si aspetta per il settore dell'arredo?

"La preoccupazione non è scomparsa, ma prima era forte il timore che il 9 aprile potesse rappresentare un punto di svolta, l’inizio di una nuova era nei rapporti con il mercato americano, con il rischio concreto di una crisi significativa in grado di propagarsi a livello globale. Ci auguriamo che, in questo intervallo di tempo, possa prevalere quel buonsenso che, fino a ieri pomeriggio, sembrava completamente smarrito."

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