09 Aprile 2025
Stefania Trenti, responsabile Industry & Local Economies presso il Research Department di Intesa Sanpaolo, in occasione dell'incontro: "Eccellenze Manifatturiere e Italian Style nel Mondo", è stata intervistata da Il Giornale D'Italia.
Cosa rappresenta il Salone del Mobile per il Made in Italy e per Intesa Sanpaolo?
"Il Salone del Mobile rappresenta per il Made in Italy un'occasione unica per farsi conoscere a livello mondiale da tutti i consumatori che hanno interesse per l'eccellenza del design, della qualità e dell'artigianato italiano. È un momento centrale per attirare l'attenzione di un pubblico globale, e la forza del Made in Italy risiede nella capacità di coniugare tradizione artigianale, innovazione creativa e senso estetico."
Cosa ci può dire a riguardo dei numeri raggiunti dal Made in Italy e dal design italiano?
"Il Made in Italy, nel suo complesso, è un comparto molto articolato. Comprende settori come la moda, la cosmesi, l'occhialeria, la gioielleria, oltre ovviamente al mobile, al mondo della casa e dell'illuminazione, che in questa sfida sono protagonisti. Si tratta di un settore che vale circa €150 miliardi di fatturato, un settore importante per il nostro PIL. Nonostante le incertezze macroeconomiche, può trovare spunti di crescita, prima di tutto dal mercato italiano, che ci aspettiamo in recupero almeno nella seconda metà dell’anno. Inoltre, anche i mercati europei, che negli ultimi anni hanno deluso, potrebbero registrare un miglioramento significativo nella seconda metà del 2025."
In un contesto globale ed economico così incerto come quello attuale secondo lei quali sono le principali opportunità per le filiere italiane?
"Non possiamo nascondere che si tratta di un momento difficile, le discontinuità create dalla politica dell’amministrazione Trump stanno generando forte incertezza anche sui mercati. Tuttavia, ci sono buone opportunità per diversificare sempre di più i propri mercati di sbocco. Gli Stati Uniti, negli ultimi anni, sono stati protagonisti di una crescita straordinaria, che è stata accompagnata dalle nostre imprese, che hanno colto tutte le opportunità. Ora è anche il momento di guardare verso altri mercati, su cui il potenziale del Made in Italy è ancora molto elevato."
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