22 Marzo 2025
Paolo Grandi, di Intesa Sanpaolo, in occasione dell’evento “Cultura ed Economia: Milano e il suo genio per la civitas di domani” organizzato da Gallerie d’Italia in partnership con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana è stato intervistato da Il Giornale d’Italia
Che importanza hanno le collaborazioni di Intesa Sanpaolo con le istituzioni culturali milanesi nel contesto della responsabilità sociale e della sostenibilità economica?
“Io credo che sia un impegno che sin dall'inizio ha dimostrato che non è mecenatismo fine a se stesso. Si tratta della volontà, attraverso investimenti in iniziative di carattere culturale, di promuovere una crescita del tessuto sociale, del livello di civiltà della comunità in cui siamo inseriti. Quindi, su Milano è particolarmente amplificato, date le caratteristiche della città e l'importanza delle iniziative, ma posso confermare che in ciascuna delle sedi in cui noi operiamo e abbiamo iniziative culturali, l'obiettivo rimane il medesimo: far crescere la comunità locale, aiutare la società civile”.
Come vede il futuro della città di Milano in termini di sinergia tra cultura ed economia? E quali progetti e iniziative potrebbero rafforzare ulteriormente questa connessione?
“Obiettivamente la cultura è un vettore formidabile di crescita sotto tutti i punti di vista e il fatto che il privato abbia ingenti risorse, vuol dire che ha maggiori responsabilità nel far sì che queste vengano investite in cultura, in una nozione di cultura che deve riuscire ad arricchire tutta la comunità che riceve e che è destinataria di questi investimenti”.
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