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Purcaro (DEKRA): "L'azienda da 100 anni investe in nuove tecnologie e competenze per una ricerca mirata a migliorare la sicurezza stradale"

Il Giornale D'Italia ha intervistato Toni Purcaro, Presidente di DEKRA Italia e Head of DEKRA Region Central East Europe & Middle East: "Bisogna guardare le nuove generazioni ma anche gli adulti; il nuovo codice della strada è un sensibile passo in avanti che può ancora migliorare"

18 Marzo 2025

Toni Purcaro, Presidente di DEKRA Italia e Head of DEKRA Region Central East Europe & Middle East, in occasione della decima edizione di #FORUMAutoMotive tenutasi a Milano, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Quali sono le principali sfide che le aziende del settore automobilistico devono affrontare quando si parla di garantire standard di sicurezza elevata?

"La tecnologia che ad oggi impatta sui veicoli è sicuramente molto evoluta rispetto al passato, parliamo di sistemi di assistenza alla guida, i cosiddetti ADAS, che oggi sono in buona parte obbligatori per i veicoli di nuova immatricolazione. Sono dei sistemi che possono ridurre del 50% l'incidentalità e quindi anche il numero dei morti sulle strade, ma è fondamentale da parte del guidatore la conoscenza di come funzionano questi sistemi, quindi, potrebbe essere interessante inserirli anche per tutto il percorso che si fa nelle scuole guida per conseguire la patente."

Come DEKRA affronta le nuove sfide in termini di sicurezza stradale?

"DEKRA da 100 anni esiste per migliorare la sicurezza sulle strade, attraverso investimenti in nuova tecnologia, investimenti in nuove competenze. Oggi c'è la frontiera della cyber sicurezza legata al software e all'intelligenza artificiale e la nostra è una continua ricerca di nuove competenze e tecnologie per migliorare la sicurezza."

DEKRA come collabora con le istituzioni pubbliche per migliorare la sicurezza stradale e sensibilizzare anche i cittadini sui temi della guida responsabile?

"La collaborazione con le istituzioni è fondamentale sia per mettere a disposizione quelle che sono le nostre informazioni e quelli che sono i dati che derivano dai nostri test, anche perché sono le istituzioni che lavorano in ambito legislativo e in ambito esecutivo. Dal nostro punto di vista la collaborazione è strettissima, sia per divulgare la consapevolezza di cosa significa guidare con attenzione sia per migliorare sicuramente le nuove normative."

In termini di educazione secondo lei dove bisognerebbe intervenire e soprattutto in che modo?

"Bisogna guardare sicuramente i ragazzi, le nuove generazioni, ma anche gli adulti. Non dimentichiamo che la causa primaria di morte per quanto riguarda la fascia di età tra 14 e 25 anni sono gli incidenti stradali e sotto i 14 anni parliamo di ragazzi trasportati, quindi sono gli adulti che devono essere molto concentrati e consapevoli del rischio che hanno."

Il nuovo codice della strada secondo lei è un aiuto?

"Il nuovo codice della strada è un sensibile passo in avanti, finalmente abbiamo una nuova legislazione che si potrà migliorare nel futuro, ma adesso partiamo da qui."

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