13 Marzo 2025
Il Giornale d'Italia ha intervistato Matteo Lorito, Rettore dell'Università degli Studi Federico II di Napoli che ospita l'edizione 2025 del Feuromed, il Festival euromediterraneo dell'economia. Giunto alla 3a edizione, il Feuromed è promosso dal quotidiano l’Altravoce in collaborazione con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e con il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania, e quest’anno ha come tema principale la ricerca di un modello mediterraneo per l’Intelligenza Artificiale.
10 le sessioni tematiche su come l'IA possa essere governata per favorire innovazione e sviluppo economico con la partecipazione prevista di oltre 30 relatori tra cui
Al Rettore della Federico II Matteo Lorito Il Giornale d'Italia ha chiesto quale ruolo può avere nel Mezzogiorno l'intelligenza artificiale, anche in termini di ricadute occupazionali
"L'Intelligenza Artificiale è un acceleratore. Noi per adesso lo vediamo come tale. È un acceleratore, un amplificatore di processi che ovviamente le università abbracciano perché sono innovazioni che sono nate nelle università già da diversi anni.
Per il Sud questo può essere una grande opportunità perché c'è un sistema universitario straordinario, perché nelle università si possono individuare anche i campi di applicazione più interessanti e più importanti, quelli in grado di regalarci una transizione più attenta alle necessità della comunità piuttosto che magari a quelle di una grande azienda. E anche le grandi aziende stanno utilizzando tantissimo Intelligenza Artificiale, e quindi diventa un'opportunità per il Sud perché c'è, come dicevo, un sistema della formazione, della conoscenza e della ricerca molto forte e molto strutturato".
"Intelligenza artificiale significa che noi tra un po' avremo più tempo per fare altre cose e significa sostanzialmente anche più spazio per la creatività umana. Sembra quasi un controsenso, ma è esattamente così, perché quando diciamo c'è la possibilità di liberarsi di alcune attività che magari sono ripetitive o che non richiedono particolari condizioni di creatività, che possono essere svolte da questi sistemi nei vari campi di applicazione e limiti, questo vuol dire che c'è più spazio e anche più valore per la creatività umana che è il valore più complicato da raggiungere con l'intelligenza artificiale".
"Quello che succederà è che alcune attività che oggi sono svolte in maniera come dire anche molto carica di lavoro e di tempo, di tempo-uomo, come mi chiedeva ad esempio, nel settore della giurisprudenza e nel settore della medicina, saranno svolte con l'aiuto di questi sistemi.
Senza il medico e senza l'avvocato, che sono due figure alle quali prima o poi tutti dobbiamo ricorrere in un modo o nell'altro, sicuramente non ci sarà una medicina né una giurisprudenza utile alle comunità: dovremo essere assolutamente positivi da questo punto di vista".
"Bisogna inquadrare però i principi etici che devono regolare questa funzione, e anche in questo ancora una volta le università sono fondamentali, sono centrali, ma soprattutto è una grande opportunità, una grande transizione già in atto. Quindi inutile mettersi di traverso".
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