11 Marzo 2025
Biagio Mazzotta, Presidente di Fincantieri, in occasione dell'evento "Corporate Governance and Capital Market for Competitive and Sustainable Europe" organizzata da Assonime, ha dichiarato:
"Per noi di Fincantieri l'attuazione di queste direttive non sono tanto un adempimento quanto una vera e propria opportunità. Opportunità perché noi come azienda che abbiamo una filiera veramente lunga con migliaia di imprese, avere una mappatura della nostra catena del valore è sicuramente strategico anche se le stesse direttive impongono un metodo un po' più strutturato nell'analisi dell'impatto della catena del valore. Proprio su questo abbiamo attivato dei progetti specifici di partnership per portare a bordo la nostra filiera cercando di accompagnarla nell'attuazione di tutte quelle misure a cui prima accennava Carmine Di Noia e cercando di alleviare anche quei costi amministrativi a cui prima faceva riferimento.
Fincantieri sta lavorando da qualche anno, attraverso la rilevazione e l'analisi della propria catena del valore, proprio per cercare di valutare gli impatti e i rischi che ha la sua catena sul gruppo. Quindi, sta facendo una mappatura degli attori che fanno parte di questa catena con un'analisi preliminare e ci ha consentito di individuare quelle aree di maggiore complessità. Ci è costato un notevole sforzo dal punto di vista degli oneri, ma ha portato dei grandi risultati.
La rendicontazione di cui parlano le direttive comporta una serie di difficoltà che abbiamo superato e che riguardano da un lato la raccolta dei dati soprattutto quando si ha a che fare con tanti attori e fornitori, dall'altro lato, l'aspetto della tracciabilità delle informazioni e della trasparenza che porta anche ad avere dei dati il più completi possibile. Fincantieri, come accennavo prima, è una filiera molto articolata con fornitori che sono sicuramente multilivello, con subappalti e con tantissime piccole e medie imprese. Quindi, essendo una multinazionale, la complessità è ulteriormente aumentata dal fatto che nei vari Paesi ci troviamo di fronte ad una normativa che è diversa e in qualche caso è anche in evoluzione, quindi, per quanto ci riguarda questo ha comportato una difficoltà proprio nell'adozione di un modello uniforme per riuscire a mappare tutti quanti la nostra catena del valore.
In ogni caso, quello che abbiamo fatto è questo modello di analisi della catena del lavoro con un focus particolare sui diritti umani e l'abbiamo fatto in anticipo rispetto all'attuazione e all'entrata in vigore della normativa introducendo uno specifico obiettivo pluriennale nel nostro piano di sostenibilità. Quindi, in relazione a questo, abbiamo attivato un processo di due diligence in tutti i siti italiani ed europei in linea con le linee guida ONU e quelle dell'OCSE, abbiamo preventivamente definito quelle che erano le nostre politiche, abbiamo redatto un codice etico dei fornitori e, infine, abbiamo promosso la tutela dei diritti umani proprio come responsabilità di un'azienda che è capo-filiera di migliaia rispetto a tante migliaia di aziende."
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia