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Pompei (Deloitte): "Le aziende devono perseguire obiettivi ESG per generare valore sostenibile nel lungo periodo, non solo per compliance"

Il Giornale D'Italia ha intervistato Fabio Pompei, CEO Italy e Central Mediterranean di Deloitte: "Governance trasparente, chiara ed efficace e investitori istituzionali sono la chiave per rispondere alle sfide di un mercato sempre più complesso e volatile"

11 Marzo 2025

Fabio Pompei, CEO Italy e Central Mediterranean di Deloitte, in occasione dell'evento "Corporate Governance and Capital Market for Competitive and Sustainable Europe" organizzata da Assonime, è stato intervistato da Il Giornale D'Italia.

Come possono le aziende bilanciare le esigenze economiche con le crescenti aspettative sociali e ambientali nella corporate governance?

"L'obiettivo delle aziende è e sarà sicuramente quello di perseguire degli obiettivi di fattori ESG, quindi di fattori ambientali climatici e sociali. Questo corrisponde a un obiettivo di creare valore aggiunto sostenibile nel tempo per le aziende stesse, non è tanto un tema di compliance alla normativa quanto un tema di perseguire degli obiettivi che creino valore per le aziende. Questo concetto le aziende, dalle più grandi alle più piccole, l'hanno capito, quindi, si stanno indirizzando e si continueranno ad indirizzare su questi temi."

Qual è il ruolo degli investitori istituzionali nel guidare le aziende verso una governance più trasparente sostenibile?

"Hanno un ruolo importante e determinante perché possono influire molto, chiaramente è nel loro interesse perché avere una governance trasparente è qualcosa che risponde alla aspettative degli stessi investitori istituzionali ma anche alle esigenze di tutti gli stakeholder delle aziende. Avere una governance che sia trasparente, chiara ed efficace risponde al meglio alle esigenze e alle richieste di tutti gli stakeholder e il livello di pressione che gli investitori istituzionali possono fare su questo versante è sicuramente importante."

Quali sono le principali sfide nell'implementare le buone pratiche di corporate governance promosse dall'OECD nelle imprese europee?

"Le sfide sono soprattutto per le aziende medio piccole, perché quando parliamo di aziende quotate, ovviamente esse sono già strutturate e allineate alle best practice dei principi di governance. Quindi, la sfida ricade soprattutto sulle aziende di piccola e media dimensione, sulle aziende a carattere familiare e, se vogliamo, il cuore della nostra economia, per loro è un processo più complesso di crescita graduale nel tempo. Per quella che è la nostra esperienza, la situazione rispetto ad alcuni anni addietro, è in costante miglioramento, ovvero c'è un'attenzione e una sensibilità sempre maggiore su questi temi anche per le piccole e medie aziende."

In uno scenario volatile come quello attuale, come si possono comportare le aziende?

"Siamo in un contesto sicuramente molto complesso e difficile per le aziende, perché c'è una concomitanza di fenomeni straordinari. Le aziende oggi si trovano ad affrontare sfide come la transizione energetica e ambientale, la transizione digitale con intelligenza artificiale, le complessità geopolitiche che fino a qualche anno fa erano sembravano sopite; quindi, uno scenario veramente difficile e quello che non devono fare è rimanere ferme. La leadership di oggi è una leadership che deve abituarsi a navigare contesti assolutamente incerti e volatili, prendere decisioni anche quando non si dispongono di tutte le informazioni necessarie perché le aziende devono agire e prendere decisioni anche in questi contesti così difficili."

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