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Beraldo (OVS): "Con OVS offriamo diversi lifestyle, da Piombo a Les Copains attraendo nuovi clienti e rafforzando l’immagine del brand"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Stefano Beraldo, Amministratore Delegato di OVS: "Les Copains sarà introdotto in 150 negozi con un assortimento completo, per poi espandersi in oltre 500 store entro 2-3 stagioni"

25 Febbraio 2025

Stefano Beraldo, Amministratore Delegato di OVS è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

OVS ha acquisito Les Copains nel 2022, e oggi stiamo vedendo il rilancio con la collezione Primavera Estate 2025. Cosa ha motivato questa acquisizione e come avete pensato di integrare il brand nel portafoglio OVS?

"Questa cosa fa parte di un disegno strategico che consiste nell'offrire ai clienti di OVS una scelta fra diversi lifestyle, a ognuno dei quali è abbinata una marca. Con Piombo abbiamo iniziato questa strategia che ci ha portato ottimi risultati perché siamo riusciti a dialogare con clienti nuovi, offrendo a loro un impianto, un assortimento, una storia che li ha convinti, incuriositi e alla quale hanno abbinato un maggiore interesse a visitare i nostri negozi. Con Les Copains vogliamo replicare questa esperienza offrendo al pubblico, questa volta solo femminile, mentre Piombo è maschile e femminile, una marca che, a differenza di Piombo, esiste già, perchè Piombo era conosciuto dagli addetti ai lavori ma non era ancora entrato nel vissuto quotidiano della nostra popolazione. Oggi credo lo sia ormai diventato grazie al lavoro che abbiamo fatto anche in termini di mezzi di comunicazione. Con Les Copains abbiamo un marchio che è già molto conosciuto da chi non ha più trent'anni e che ha una storia importante alle spalle, vogliamo rilanciarlo non tanto per replicare il DNA di una marca che purtroppo poi si è dovuta spegnere. Noi abbiamo riacquisito da un tribunale, era quindi il residuo quello che rimaneva di una lunga storia che ha avuto periodi anche di grande successo che però purtroppo si è spenta. Per noi significa offrire alle clienti italiane un'alternativa a quello che già a loro offriamo con le nostre collezioni più di primo prezzo con Piombo, con B.Angel, che è invece dedicato a un pubblico più giovane e con Utopia, che è dedicato a un pubblico di Generation Zed, e adesso con Les Copains ci dedichiamo a una clientela più larga perché andiamo dai 25 in su, con un obiettivo che non è quello di replicare la storia e l'archivio di Les Copains, che comunque abbiamo ovviamente esaminato, ma di replicare di Les Copains quella capacità che ha avuto negli anni d'oro di essere sempre al passo con i tempi, quindi sempre leggera, contemporanea ma di gusto e di stile e vorremmo provare a riuscire a replicare questo ruolo di essere molto vicini al passo coi tempi ma su prezzi ovviamente molto diversi e molto più bassi da quelli della Les Copains di un tempo."

Le tendenze di consumo stanno cambiando, soprattutto in un contesto globale. Quali sfide vi aspettate di affrontare?

"Le sfide le affrontiamo già, sono già nel quotidiano. La sua domanda sottende ovviamente alla perdita di potere d'acquisto che ha avuto il consumatore europeo, direi quasi mondiale ma soprattutto europeo, che in Italia si è tradotta in un'inflazione del 15% almeno, che è stata solo in minima parte recuperata dagli incrementi salariali. Quindi qui abbiamo degli italiani che hanno perso quasi 15% di potere d'acquisto e che trovano sempre più difficile combinare i loro gusti e le loro abitudini con dei prezzi che sono in qualche caso anche lievitati molto. Non mi riferisco solo al lusso, ma in generale nell'abbigliamento e quindi sono anche costretti a cercare un'alternativa. Credo che oggi OVS rappresenti una eccellente alternativa, perché se l'ascensore sociale purtroppo ha spostato verso il basso il posizionamento di una borghesia che sta impoverendosi, il lavoro che abbiamo fatto noi negli ultimi anni, che è stato quello di innalzare e migliorare costantemente l'immagine della nostra azienda, dalle vetrine ai negozi, con i pavimenti in legno, con le piante, con una nuova illuminazione, con un logo giallo, con le campagne di comunicazione che abbiamo fatto e soprattutto i prodotti e le marche che abbiamo introdotto secondo me abbiamo trovato un modo di incrociare queste due tendenze, l'abbassamento del potere d'acquisto da un lato e l'innalzamento del valore percepito della nostra azienda. Quindi la sfida non si può mai dire che sia vinta perché le sfide non terminano mai, però credo che siamo ben assestati per affrontare le dinamiche che lei ha implicitamente descritto nella sua domanda."

Con il rilancio di oltre 500 store, quali sono le vostre aspettative in termini di vendita e anche impatto sul mercato? Come pensate che questo brand possa evolversi nei prossimi anni?

"Les Copains verrà presentato all'interno dei negozi con una logica di shop in shop, quindi sarà uno store dentro lo store OVS. Inizialmente in 150 negozi sarà presente un assortimento completo e ben caratterizzato, nel resto della rete andremo stagione dopo stagione a ultimare, ci vorranno 2 o 3 stagioni per ultimare l'impianto di tutti questi corner e alla fine sarà presente in tutti gli oltre 500 negozi della rete OVS."

Quali sono le vostre proiezioni in termini di ricavi derivati dal rilancio di Les Copains? C’è una particolare area geografica in cui vi aspettate una risposta più positiva da parte dei clienti?

"Sulla seconda domanda rispondono no, ci auspichiamo, come è successo già con Piombo e con la generalità delle nostre collezioni, che non ci siano differenze rilevanti a livello geografico. Per quanto riguarda gli obiettivi di fatturato, credo che sarà ragionevole prevedere un fatturato che si avvicinerà ai 70-80 milioni."

E sempre guardando al futuro, qual è la visione di OVS nei prossimi anni parlando di sfide del mercato della moda e nuove tendenze?

"Sul tema abbigliamento credo che abbiamo raggiunto un buon bilanciamento nella nostra offerta, abbiamo una marca dedicata ai super giovani che si chiama Utopia, ne abbiamo un'altra dedicata a una giovane donna, anche a un giovane uomo che si chiama B.Angel che nacque molti anni fa, quando la feci partire assieme a Elio Fiorucci, l'abbiamo rilanciata adesso cambiando nome, si chiamava Baby Angel, ora si chiama B. "cuoricino" per la femminuccia, oppure "fire" per l'ometto, Angel. Quindi B.Angel è anche un vocativo. Poi abbiamo una marca che è appunto Les Copains, una marca che è Piombo, e con questo abbiamo completato, secondo me, il posizionamento verso diverse fasce di clienti. Poi abbiamo una base di prodotto che è più continuativa, più funzionale, che magari è meno dedicata a uno stile ma più ad una funzione d'uso uomo donna, abbiamo dei prodotti iconici come il jeans dove lavoriamo per funzione. Abbiamo un'offerta nello sport con il marchio Altavia che si è visto alla Rai perché ogni gara del campionato del mondo di sci è preceduta e intervallata da uno piccolo spot di Altavia con Deborah Compagnoni come testimonial e compagna di viaggio, e ci rivolgiamo allo sport, dal fitness al tennis, ma soprattutto lo sci e il trekking, e con questo abbiamo un buon equilibrio. Stiamo anche lavorando sulla cosmetica, abbiamo sviluppato un concetto estremamente interessante che funziona benissimo, dove la pubblicità ci viene regalata da influencer che invitano le proprie follower a scoprire quanto prodotto di ricerca c'è all'interno di OVS Beauty. Lo chiamiamo un concetto innovative beauty molto basato su prodotti poco presenti nel mercato, come le maschere coreane, piuttosto che prodotti per i capelli che provengono da essenze della foresta amazzonica, ognuna quindi con un forte verticale sviluppato su concetti di contenuti più che di marca. Quindi, anziché la pubblicità della tv, quello che vale è il contenuto e il valore aggiunto del prodotto, questa cosa sta funzionando molto bene. E poi l'altro grande progetto è il rilancio di Golden Point, che stiamo acquisendo con dei passaggi societari in questi mesi e che ci vedrà impegnati a partire dall'autunno inverno, con un contenuto di prodotto fortemente innovativo e un'inizio di ristrutturazione della numerosa rete di bellissime location ma un po' vecchie come immagine e quindi lavoreremo molto anche sulla qualità dei negozi."

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