17 Febbraio 2025
Alfredo Pratolongo, Presidente di AssoBirra e Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali di Heineken, in occasione della Fiera di Rimini, nel contesto dell’International Horeca Meeting, si è tenuto l’evento “Fuori Casa: l’ora del cambiamento! Politiche e strategie per una ripresa sostenibile”, organizzato da Italgrob ha dichiarato:
"È emersa la necessità di lavorare insieme fra distribuzione e industria. È emerso il ruolo della birra anche nel futuro prossimo della ristorazione come alternativa leggera con le birre zero zero che possono costituire una delle risposte alla necessità dei consumatori di gusto, di leggerezza e di attenzione. Ed è emersa anche una preoccupazione degli operatori dell'Ho.Re.Ca. abbastanza importante."
Lei diceva che bisogna lavorare anche sugli operatori, ad esempio spesso le birre analcoliche non vengono proprio proposte alle persone.
"Non ancora, ma saranno proposte più probabilmente in futuro anche in ragione delle recenti necessità emerse dopo alcune modifiche legislative e sono una buonissima opportunità."
Quali sono le prospettive di crescita per il 2025 nel mercato della birra?
"Il 2023 e il 2024 hanno visto una decrescita dei volumi della birra intorno al 5%. Aspettiamo ancora alcuni dati dell'import che non sono ancora chiari, però insomma la cosa positiva è che questo calo è stato abbastanza lieve rispetto ad altri comparti ed è stato inferiore nel 2024 rispetto al 2023. Siamo ragionevolmente ottimisti sul fatto che il 2025 possa rappresentare una ripresa perché la birra è sempre stata resiliente, si è ripresa in fretta dopo i momenti di stallo, quindi siamo siamo siamo ottimisti."
E invece il dialogo con la politica in questo senso lo vede propositivo?
"Il comparto birrario ha un dialogo aperto, costruttivo e concreto con la politica da diversi anni. Recentemente sono state ridotte le accise per i piccoli birrifici sotto i 60.000 ettolitri ed è un fatto estremamente positivo. Adesso bisogna fare il secondo passaggio, cioè occuparsi del 97% del mercato, quindi ridurre le accise progressivamente per tutte le birre, perché i consumatori quando comprano una birra in promozione al supermercato pagano quasi 1/2 del prezzo fra accise e IVA e quando bevono una birra alla spina sono 0,80€. Questo per dare un'idea concreta della proporzione. Quindi è necessario, visto che le accise entrano nella formazione del prezzo, ridurre questa tassa a monte perché la birra è una bevanda da pasto e non è giusto che abbia questo tipo di tassazione così elevata."
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