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Caradonna (FNM): "Con il primo treno a idrogeno si è raggiunto un obiettivo storico, ora al lavoro su depositi e distribuzione"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Fulvio Caradonna, consigliere delegato di FNM: "Un modello innovativo per la Lombardia e oltre: l’idrogeno può rivoluzionare il trasporto senza chiusure invasive delle linee"

13 Febbraio 2025

Fulvio Caradonna, consigliere delegato di FNMin occasione dell'evento di presentazione del primo treno a idrogeno italiano e del nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno di Rovato è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Siamo all'inaugurazione di questo progetto veramente grandioso, cosa può dirci?

"È un obiettivo importantissimo raggiunto in questi anni di lavoro anche grazie all'impegno di tutte le strutture di FerrovieNord e Trenord. Siamo a metà percorso, adesso stiamo lavorando su tutta la cantieristica per creare i depositi di distribuzione e di creazione dell'idrogeno per cui ancora un po' di strada c'è da fare. Però oggi veramente si cambia passo."

Crede che questo sia un modello replicabile su altre linee della Lombardia o anche dell'Italia?

"Sicuramente so che in Italia qualcuno ci sta cominciando a pensare. Indubbiamente la decarbonizzazione e l'utilizzo di nuove tecnologie deve essere un obiettivo non solo lombardo, ma spero anche italiano."

Il costo dell'idrogeno si dice che sia molto elevato. Conviene comunque questa decisione, questa strada?

"Sicuramente in Val Camonica sì perché non solo l'obiettivo era quello appunto economico, ma anche mettere un servizio altamente ecologico e portare l'elettricità su questa tratta. Avrebbe voluto dire tre anni di chiusura della tratta, interventi molto invasivi rispetto alla bellezza del paesaggio per cui direi di sì, ne vale la pena assolutamente."

Quando è previsto il primo treno in partenza?

"Questo è un po' difficile dirlo perché dobbiamo aspettare tutti gli iter adesso che sono molto importanti, che sono quelli autorizzativi."

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