11 Febbraio 2025
Nicola Lanzetta, Direttore Italia Enel, in occasione della presentazione del primo rapporto dell'Osservatorio sulle Agroenergie di Confagricoltura con il supporto di Enel, ha dichiarato:
"Quando si parla di energia, e fortunatamente non è questo il caso, spesso si finisce per fare una questione ideologica e non di idee. Invece, quando si discute di energia, bisogna concentrarsi sulle idee e sulla loro realizzabilità. Un argomento cruciale è proprio la modalità con cui viene generata energia elettrica e come potete immaginare, si tratta di un tema che riguarda molto di più: nuove tecnologie, nucleare, rinnovabili, fonti fossili. Un aspetto che però spesso mettiamo in secondo piano è quello della rete.
Perché è importante? Perché questo è un Paese che, ormai da qualche anno, ha fatto una scelta molto importante sulla generazione distribuita. Significa che tutti, cittadini, imprenditori, agricoltori in primis, si sono resi conto che dotarsi di un sistema di autoproduzione è utile. Questo, infatti, consente di avere energia direttamente in loco a costi molto vantaggiosi. Questo fenomeno è così sviluppato in Italia che vi fornisco un dato: oggi, noi andremo a casa, e avremo connesso alla rete elettrica circa 1000 nuovi impianti.
Vi rendete conto che avere una rete in grado di supportare questa capacità di ricezione degli impianti è cruciale. La rete, infatti, già oggi ospita circa 1.000.007 impianti e si prevede che dovrà arrivare a circa 3 milioni. Questo significa che stiamo chiedendo alla rete di fare un lavoro nuovo. Prima, la rete aveva il compito di prelevare energia dalle grandi centrali e distribuirla ai consumatori; ora, deve anche ricevere energia che viene prodotta nelle aziende agricole, nei capannoni, nelle stalle, e metterla a disposizione della comunità. Questo ci porta a un piano che stiamo attuando con ENEL. Vi do un altro dato: la rete di distribuzione di ENEL rappresenta circa l'85% della rete di distribuzione di questo Paese. Questo significa che la gran parte degli investimenti di ENEL in Italia, nei trienni 2025-2027, è destinata proprio alla rete. In Italia investiremo circa 22 miliardi di euro, di cui 16 milioni saranno dedicati alla rete, per permettere questa abilitazione.
Un altro aspetto altrettanto importante è la necessità di adeguare la rete per fronteggiare i cambiamenti climatici. Mediamente, ogni anno, gli eventi che i meteorologi definiscono estremi (ondate di calore, alluvioni) aumentano del 20%. Se questo è vero, è evidente che la rete progettata venti o trenta anni fa deve essere adeguata. Vi faccio due esempi per rendere l'idea: un tempo, le cabine di distribuzione erano progettate per il nostro clima, che non aveva le caratteristiche di oggi. Pensate che in Emilia-Romagna stiamo progettando infrastrutture per gestire anche grandissime ondate di pioggia, ma dobbiamo anche affrontare le ondate di calore. L’esempio di Catania lo scorso anno è un caso emblematico, con temperature da zona nord-africana. Le reti, quindi, devono essere progettate per affrontare queste nuove sfide. Ciò implica che un terzo di quei 16 miliardi saranno destinati alla resilienza delle reti.
Per quanto riguarda le sinergie con il settore agricolo, in sostanza, operiamo su due grandi linee: la condivisione di tecnologie e la messa a disposizione delle capacità di ENEL per supportare le attività agricole. Per esempio, in Toscana, dove l’Italia è leader nella produzione geotermica, il calore generato dalle centrali geotermiche può essere utilizzato dalle aziende agricole per le loro lavorazioni. È un esempio di economia circolare: l’energia prodotta può essere riutilizzata per sostenere l’agricoltura. Il secondo aspetto riguarda la realizzazione di parchi agricoli. Stiamo realizzando e sperimentando nuove tecnologie per il solare, in particolare i pannelli solari sopraelevati, che non occupano spazio a terra. Agricoltura e energia, infatti, sono due asset fondamentali per l’uomo: l’uomo mangia e ha bisogno di energia. Non sono in antitesi, ma sono complementari.
Infine, cito un'ultima iniziativa: una collaborazione finanziaria che stiamo sperimentando su alcuni territori, dove i cittadini prestano dei soldi a ENEL per finanziare progetti di generazione elettrica. In questo modo, non solo avranno a disposizione capacità elettrica, ma riceveranno anche un ritorno finanziario per essere stati i finanziatori di questi progetti. Tutto ciò dimostra quanto la partnership tra elettricità e agricoltura sia veramente stretta."
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia