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Gervasoni (LIUC): "Innovazione, internazionalizzazione e centralità del campus per formare i leader del futuro"

L'intervento di Anna Gervasoni, Rettore LIUC: "Il futuro dell'istruzione si basa su un equilibrio tra tradizione e innovazione, con un'attenzione crescente alla flessibilità"

03 Febbraio 2025

Anna GervasoniRettore LIUC in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2024-2025 dell'Università LIUC ha dichiarato:

"Buongiorno a tutti care studentesse, cari studenti, alunne e alunni che oggi siete qua numerosi, a partire dai pionieri della LIUC e i nostri giovani laureati, Presidente Fontana, Autorità, magnifici Rettori, Rettrici e loro delegati, cari colleghi docenti, Signore e signori, innanzitutto grazie per la vostra presenza, mi fa molto piacere, ringrazio anche quelli che sono collegati a distanza che sono in molti. Volevo innanzitutto ringraziare il Consiglio di amministrazione della IUC perché mi ha nominata, volevo ringraziare in modo particolare il Presidente Comerio il Presidente Grassi e poi fatemi ringraziare il professor Marco Vitale perché a causa sua io sono qua. Molti anni fa mi disse che stava nascendo una nuova università, allora l'Università Cattaneo era un progetto bellissimo sulla carta io sono venuta qua quindi grazie. Innanzitutto cos'è l'università, è il luogo della formazione, della ricerca, è un fulcro di sviluppo del territorio.

Le tematiche che oggi sono al centro del dibattito degli atenei si concentrano su alcuni temi chiave come le tecnologie, la responsabilità sociale, il modello educativo e la centralità del campus, la costruzione di reti, l'internazionalizzazione, la vicinanza col mondo del lavoro. Tutti questi temi sono alla base del progetto costituente della nostra Università. Oggi ci interroghiamo su questi temi innanzitutto la tecnologia, ci interroghiamo su come implementare le tecnologie esistenti, a partire dalla intelligenza artificiale, alla realtà aumentata e a tutte le tecnologie che verranno per migliorare l'insegnamento e la ricerca. Il futuro dell'istruzione si basa su un equilibrio tra tradizione e innovazione, con un'attenzione crescente alla flessibilità e alla personalizzazione dell'apprendimento che oggi ci viene richiesto. E la tecnologia va appresa, insegnata, utilizzata nel rispetto dei valori umani. Il modello educativo deve poter uscire dalle gabbie disciplinari per preparare i nostri studenti a un mondo sicuramente complesso, molto interconnesso.

Le competenze trasversali, come il pensiero critico, la creatività, la capacità di problem solving sono centrali per il futuro dei laureati, così come l'educazione alla cittadinanza globale. La vita universitaria tradizionale fisica nei campus è un elemento essenziale per una formazione completa e per la crescita personale dei giovani che devono stabilire proprio durante questi anni legami significativi, sviluppare competenze emotive e sociali. Studenti e ricercatori devono contare su infrastrutture moderne che garantiscano le migliori condizioni di lavoro, di ricerca, di apprendimento e di vita all'interno del campus. Il campus è un luogo arricchente in cui ci si confronta con una varietà di idee, di culture, di esperienze, di valori e dove si crea un senso di appartenenza ad una comunità e ci si riconosce in un sistema valoriale. La componente esperienziale, che include attività extracurricolari, laboratori, gruppi di studio, conferenze, attualità sociali, è cruciale per lo sviluppo delle soft skills come la leadership, il lavoro di squadra, la comunicazione, la gestione del tempo, la resilienza. L'attivazione in questi anni di networking per voi studenti, anche attraverso attività associative, è importante per il vostro futuro professionale e sociale. Lo sport è centrale, bisogna offrire agli studenti opportunità per coltivare questa passione sia a livello agonistico che non agonistico. Per noi docenti e ricercatori è fondamentale la collaborazione tra istituzioni accademiche con settore privato, governativi, organizzazioni internazionali, perché per affrontare le sfide di oggi dobbiamo essere tutti insieme uniti e lavorare insieme. La ricerca deve essere interdisciplinare, dobbiamo creare delle reti globali di conoscenza che sono essenziali per il progresso della nostra civiltà. E poi dobbiamo preparare i giovani che provengono da contesti culturali differenti e che frequentano, magari per periodi brevi, i nostri atenei ad essere protagonisti nella comunità economica internazionale e dobbiamo offrire ai nostri studenti la possibilità di fare esperienza di scambio o tirocinio all'estero, fondamentale per la loro preparazione.

Bisogna dare ampio spazio ai programmi di avvicinamento all'estero e in Italia, al mondo del lavoro attraverso stage e tirocini, ma anche incontri con protagonisti e mentorship. E qua si inserisce un ruolo fortissimo che noi stiamo chiedendo ai nostri alunni. La nostra università da sempre è innovativa, internazionale, aperta, vicina alle imprese. Siamo nati con una forte carica innovativa e con un modello educativo all'avanguardia. Ora occorre continuare ad innovare nella consapevolezza della nostra storia, dei nostri valori. I risultati che oggi vediamo non sono merito mio, ma di chi mi ha preceduto. E quindi volevo ringraziare anch'io Federico Visconti per avermi innanzitutto coinvolta nella sua squadra e poi per l'incredibile attività di affiancamento che abbiamo fatto in quest'ultimo anno insieme, quindi adesso avanti tutta."

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