20 Gennaio 2025
Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE, in occasione dell'evento ‘Il mondo nel 2025: time to deliver’ di ISPI, Intesa Sanpaolo in collaborazione con Assolombarda e SACE è stata intervistata da Il Giornale d'Italia.
Quali sono le principali sfide geopolitiche e geoeconomiche del 2025?
"Le sfide geopolitiche del 2025 probabilmente le capiremo un po' meglio dopo che Trump avrà emesso i suoi 100 decreti e in base a come cercherà di affrontare le tematiche delle guerre in corso e dei dazi. Ma al di là di quello, noi crediamo che il tessuto produttivo dell'Italia, qualunque sia il contesto, sarà in grado, grazie alla capacità delle imprese italiane di innovare e di investire, di andare verso l'export, di essere in grado di gestire qualunque scenario avremo di fronte."
Che ruolo assume SACE in questo contesto?
"SACE è accanto alle imprese su due driver fondamentali: uno potenziare quella che è la capacità di esportare mettendoli in connessione con quei Paesi e quelle controparti con cui oggi ancora non abbiamo delle relazioni sviluppate al massimo del potenziale e dall'altro lato favorire gli investimenti in Italia perché se non favoriamo gli investimenti in Italia che sono investimenti in innovazione, non continueremo a crescere come abbiamo fatto sull'export negli ultimi anni."
Che atteggiamento dovrebbe assumere l'Europa in questo momento storico?
"Dovrebbe essere veloce nell'implementazione di quelle che sono le misure che ci porteranno a definire un quadro comune di competitività verso l'estero."
E quali sono i principali ostacoli che deve affrontare l'Europa per essere coesa e unita?
"Superare quelle che sono, ahimè, le differenze di visione interna che l'ha resa in qualche caso un po' più lenta nell'implementazione."
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